L’amico terrorista
di Marco Travaglio - 05/10/2024
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Fonte: Il Fatto Quotidiano
Chissà se le migliori gazzette d’Occidente noteranno la
macabra comicità della nota emessa ieri dal Servizio segreto militare
ucraino Gur insieme al video di un uomo che esplode per una bomba sotto
la sua auto: “Il 4 ottobre, intorno alle 7 del mattino, nella zona
temporaneamente occupata di Energodar, un’auto che trasportava un
criminale di guerra, il ‘capo della sicurezza’ della centrale nucleare
di Zaporizhzhia, Andriy Yuriyovych Korotkyy, è esplosa… Dopo la presa
della centrale, Korotkyy ha collaborato volontariamente con gli invasori
russi, ha fornito loro gli elenchi dei dipendenti della stazione con i
loro dati personali, indicando i cittadini filoucraini. Ogni criminale
di guerra riceverà una giusta punizione”. Più che una nota, un volantino
di rivendicazione tipico delle organizzazioni terroristiche: solo che
il Gur è un pilastro della celebre “democrazia” ucraina, addestrato,
finanziato e armato da Usa, Nato e Ue per combattere al posto nostro il
regime autocratico e terroristico di Russia in difesa del mondo libero e
del diritto internazionale.
La narrazione era già piuttosto ridicola
fino all’altroieri, visti i dieci anni di guerra civile nel Donbass e
soprattutto degli atti terroristici perpetrati dai Servizi e dagli
squadroni della morte ucraini in giro per il mondo: l’esplosione dei
gasdotti russo-tedeschi Nord Stream 1 e 2 a opera di un incursore
ucraino ricercato da Berlino, fuggito in Polonia e di lì a Kiev su
un’auto diplomatica dell’ambasciata a Varsavia; gli assassinii a Mosca
di Darya Dugina, figlia di un filosofo filoputiniano (autobomba) e
dell’ex deputato socialista ucraino Ilya Kiva, espulso e condannato per
tradimento dopo aver criticato Zelensky anche per la tossicodipendenza
(colpo alla testa); l’assassinio a San Pietroburgo del blogger ucraino
filorusso Vladen Tatarsky (statuetta esplosiva); l’attentato allo
scrittore e politico nazionalista russo Zakhar Prilepin, ferito e
mandato in coma dall’esplosione della sua auto vicino Mosca; gli omicidi
di giornalisti “propagandisti”, cioè sgraditi al regime, rivendicati a
maggio dal capo del Gur Kyrylo Budanov; il sostegno a gruppi jihadisti
legati a Isis e al Qaeda in Niger, Mali e Burkina Faso, vantato a luglio
dal portavoce del Gur in funzione anti-Wagner. Ma i terroristi di Stato
ucraini avevano sempre colpito oltre confine. Ora si fanno gli
attentati in casa: anziché star lì a perder tempo per arrestare e
processare i presunti collaborazionisti, li fanno esplodere
direttamente. Fortuna che l’Ucraina sta con i Buoni e infatti entrerà
nell’Ue e nella Nato, mentre la Russia capeggia i Cattivi e infatti il
Parlamento europeo la definisce “Stato terrorista” e Putin ha un mandato
di cattura internazionale. Sennò poi uno chissà cosa va a pensare.
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