Come volevasi dimostrare, quel cambiamento nella mobilità che i
più avveniristici e precursori tra di noi (che inneggiavano alle auto
elettriche come panacea per rimediare sia all'inquinamento che ai costi
eccessivi d'esercizio), sta per realizzarsi, entro pochi anni, non decenni. I
notevoli passi in avanti nella ricerca lo consentirà, soprattutto grazie alla
tecnologia del grafene, la cui densità energetica sarebbe tripla rispetto a
quella delle comuni batterie al Litio. Questa innovazione tecnica consentirà
alle autovetture elettriche di disporre 800 km di autonomia (con le batterie di
Graphenano, azienda spagnola all'avanguardia nel settore), una durata in
esercizio quattro volte più lunga e un costo inferiore del 77% rispetto a
quelle al litio e si potranno ricaricare in appena 5 minuti. Risultati
complessivi decisamente superiori a qualsia auto tradizionale. Anche i costi
delle autovetture di questo tipo diverranno competitivi, non appena tali
tecnologie saranno applicate su larga scala, Cina in primis. Per quanto
riguarda le colonnine di ricarica, persino nel nostro paese si stanno
attrezzando con effetti anche paradossali, se ne trovano anche in paesi
sperduti del nostro appenino ligure piemontese, per volontà e lungimiranza di
alcuni sindaci che hanno stipulato accordi convenienti con alcune aziende del
settore.
Claudio Martinotti Doria
Il
boom dei veicoli elettrici in Cina porterà ad un crollo del petrolio?
Fonte:
I prezzi del petrolio potrebbero crollare a 10 dollari al barile
nel giro di pochi anni, mentre la rivoluzione dei veicoli elettrici spazzerà
via per sempre 8 milioni di barili al giorno.
La rapida adozione di veicoli elettrici in Cina potrebbe
provocare un calo
dei prezzi del petrolio a 10 dollari al barile. Secondo, Longview Economics,
una società inglese specializzata in analisi di mercato, è ciò che succederà in
meno di un decennio.
I veicoli
elettrici (EV)
stanno crescendo e, anche se rappresentano ancora una piccola fetta del
mercato automobilistico, sempre più analisti si stanno rendendo conto che
avranno una così rapida diffusione nel corso del prossimo decennio da impattare
enormemente sul mercato petrolifero.
Negli ultimi due anni c’è stato un brusco cambiamento e,
dall’idea che il mercato della mobilità elettrica fosse una nicchia anche nelle
previsioni a lungo termine, si è passati alla convinzione che avrà quote di
mercato maggiori dei tradizionali motori a combustione interna. I
principali motivi di questo cambiamento sono dovuti a un atteggiamento
favorevole della politica e ai progressi tecnologici del settore, che stanno
conducendo verso la rivoluzione dei veicoli elettrici.
Secondo Bloomberg,
la discesa dei costi
delle batterie ha reso molto più competitivi gli EV, che potrebbero
diventare più economici dei veicoli a benzina o diesel tra il 2025 e il 2029.
Entro il 2040 si prevede che i veicoli elettrici costituiranno la metà di tutte
le vendite di auto nuove.
Entro il 2040 si
prevede che i veicoli elettrici costituiranno la metà di tutte le vendite di
auto nuove
Ma questa tendenza potrebbero accelerare ulteriormente
grazie agli interventi dei governi. Il Regno
Unito e la Francia
hanno dichiarato la
fine del motore a combustione interna, proibendone le vendite
entro il 2040. La Cina
e l’India si
stanno muovendo nella stessa direzione e, se giocheranno d’anticipo, potrebbero
stravolgere velocemente tutto il mercato globale.
La Cina da
sola, essendo il più grande mercato automobilistico mondiale, potrebbe innescare una corsa agli
EV non appena avrà formulato le sue politiche circa la mobilità
elettrica. Il paese, che è anche il più grande importatore di petrolio al
mondo, ha diverse motivazioni per passare all’elettrico, sia economiche che
ambientali. Secondo il Financial
Times, il governo cinese prevede di produrre 7 milioni di EV all’anno entro il
2025, spendendo oltre 60 miliardi di dollari per sovvenzionare il settore tra
il 2015 e il 2020.
Inoltre, un numero crescente di produttori di
automobili ha annunciato importanti cambiamenti nelle proprie flotte
e, nei prossimi cinque anni, è in arrivo un’ondata di nuovi modelli elettrici.
Secondo Bloomberg
New Energy Finance, entro il 2040, il mercato dell’elettrico
spazzerà via per sempre 8 milioni di barili al giorno di petrolio. Una
previsione che ha fatto correre i brividi lungo la schiena ai più importanti
dirigenti delle multinazionali petrolifere.
Ecco perché le
società del petrolio stanno correndo ai ripari. Royal Dutch Shell, per
esempio, una delle più grandi compagnie petrolifere del mondo, ha
appena deciso di acquistare NewMotion,
il più grande proprietario di stazioni di ricarica EV in tutta Europa.