Quando il green diventa follia
Di Massimo Russo per ComeDonChisciotte.org
Il quotidiano locale di Berlino, BZ, pubblica una notizia che, se non fosse seria, avrebbe dello stravagante. Da quanto riporta il giornale, sembra che centinaia di inquilini della Kantstraße stiano rischiando di andare a vivere sotto i ponti (se non crollano).
Infatti, l’ufficio distrettuale minaccia di sfrattarli dalle loro case tramite un “divieto di utilizzo”.
Per quale ragione? Sicuramente ci sarà qualche motivazione importante, insopprimibile e non rinviabile. La risposta è assolutamente sì e, udite udite, la ragione è una pista ciclabile.
Dall’articolo si apprende infatti, che circa quattro anni fu creata la sopracitata pista ciclabile, che doveva essere temporanea; essa è stata realizzata lungo il margine destro della carreggiata con affiancata, sulla sinistra, una corsia per i veicoli parcheggiati (occhio ad aprire le portiere) ed accanto, la corsia per il traffico in movimento.
I Vigili del fuoco hanno criticato la disposizione delle tre sezioni, in quanto, da una parte la pista ciclabile risulta troppo stretta per il passaggio dei veicoli di emergenza, dall’altra la distanza dalla corsia trafficabile dagli edifici residenziali è troppo grande, rendendo inutilizzabili le scale mobili dei veicoli VVFF.
Però, il salvataggio tramite scala è, per legge, un possibile percorso di fuga obbligatorio per edifici alti fino a 22 metri.
Si pone quindi il seguente dilemma:
se scoppia un incendio, come facciamo a salvare tutti quelli che abitano dal terzo piano in su? Eliminiamo la pista ciclabile? Spostiamo le tre sezioni stradali per evitare il rischio?
Spremi e rispremi le meningi, i burocrati tedeschi, che nulla hanno da invidiare a quelli italiani, elaborano la soluzione, che definire geniale è poco:
agli inquilini non sarà più permesso vivere nelle proprie abitazioni, ed il tutto, senza uno straccio di soluzione alternativa per la sistemazione abitativa. D’altronde, hai voluto la pista ciclabile ?
Ora te la pappi con tutte le conseguenze. E’ stata fatta a capocchia? Non importa, il green va prima di tutto. E se la gente rimane per strada, pazienza direbbe qualcuno. D’altronde, anche per i tedeschi vale la regola aurea del “non ci sono i soldi”, per cui: abbiamo sbagliato l’ordine delle sezioni?
Ormai è fatta e non vorrai mica spendere dei soldi che, per la cronaca, le banche centrali creano con un clic sul computer e non certo andandoli a picconare in miniera.
Sappiamo ormai tutti che, ce lo dicono i Draghi, i soldi per risolvere i problemi dei cittadini rimangono nascosti in chissà quale miniera di bit e si trovano solo per foraggiare le industrie delle armi e farmaceutiche. Per fare queste belle cose, i soldi, come per magia – e la creazione dei denari è sì una vera magia – si trovano sempre.
Dopo aver letto l’articolo di Stefan Peter di BZ, la prima reazione di un italiano potrebbe essere quella di consolarsi e pensare che tutto il mondo è paese e farsi anche qualche risata alle spalle dei tedeschi. Ma sarebbe un grosso errore! Il fatto tragicomico riportato in questo articolo, ci dà la dimensione della dabbenaggine a cui sono arrivati i burocrati di tutti i paesi membri della UE per difendere, secondo loro, il pianeta e l’austerità.
Mentre piovono bombe in mezzo mondo (si sa che le esplosioni e gli incendi conseguenti producono aria salubre), mentre Cina e India aprono impianti a carbone a più non posso, tutta una pletora di burocrati dei paesi UE, dal sindaco dell’ultimo paesello ai ministri delle nazioni, si ingegnano in ogni modo per rendere la vita impossibile ai propri cittadini. Anche a costo di apparire a livello cognitivo dei primati (non me ne vogliano i primati).
La questione non è da poco. In nome del green, stanno deindustrializzando tutta la UE e portando avanti scelte, vedi auto elettriche e normative “verdi” per gli edifici, senza un pensiero strategico. Buttano lì delle date e sperano che le cose accadano per declamazione del verbo divino UE. E mentre i nostri declamano, gli altri, USA compresi, rastrellano quote di mercato fregandosene allegramente di CO2 e compagnia cantante.
Evidentemente, l’intenzione vera è portare al suicidio prima economico, e poi fisico, l’intera popolazione europea tramite scelte economiche scellerate e guerre sul suolo europeo.
Altrimenti, non si spiegano i proclami dei governanti del “giardino” europeo.
Che sia perchè l’Europa prese, a varie fasi, il testimone dalle culture greca, romana e cristiana? Un percorso che, nel bene e nel male, con innumerevoli inciampi, ha portato alla cultura del rispetto di tutti gli esseri umani e al benessere diffuso? Alla realizzazione degli aneliti di libertà dei popoli che ora si vogliono soggiogare ?
Il Great Reset di Klaus Schwab incombe: ci tolgono la Panda perchè inquina, mentre loro viaggiano con auto termiche (come mai non usano le elettriche?), aerei privati (perchè mischiarsi al popolino è un’esperienza che magari fa tanto cool ma poi ti lascia l’odore di normalità addosso e sia mai) e yacht privati che inquinano come migliaia di auto.
Ipotesi da complottista? Direi di no. Ricordate le parole, per la verità proferite senza un grande entusiasmo (probabilmente è stata presa da qualche dubbio sul potersi fidare dei suoi padroni e quindi di poter passare da carnefice a vittima) della parlamentare danese Ida Auken?
“Benvenuti nell’anno 2030. Benvenuti nella mia città – o dovrei dire la nostra città. Non possiedo nulla. Non possiedo un’auto. Non possiedo una casa. Non possiedo elettrodomestici né vestiti (la biancheria intima speriamo di sì)…………Il mio soggiorno viene utilizzato per riunioni di lavoro quando non sono lì………Lo shopping ? Non riesco davvero a ricordare di cosa si tratta………A volte lo trovo divertente, a volte voglio semplicemente che sia l’algoritmo a farlo per me. Conosce i miei gusti meglio di me ormai……..”
Il futuro “non avrete nulla e sarete felici” e sarete dominati dalla IA (energivora come poche altre attività, alla faccia del green) e dal controllo, sa tanto di fregatura: chissà perché siamo noi a non dover avere nulla, mentre loro si accaparrano tutto con la menzogna e la violenza.
A vedere le mancate reazioni della maggior parte della gente, viene solo da sperare nelle schegge impazzite.
Di Massimo Russo per ComeDonChisciotte.org
23.10.2024
NOTE
https://www.bz-berlin.de/berlin/radweg-irrsinn-kantstrasse-schlimmer
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