Un avvenimento storico è quello che si sta svolgendo oggi a Kazan, in Russia, dove si svolge il vertice dei BRICS, il gruppo dei paesi emergenti del sud del mondo assieme a Russia e Cina
di Luciano Lago
Questo vertice del BRICS a Kazan è divenuto l’epicentro del nuovo ordine multipolare che manda in soffitta i precedenti accordi di Bretton Woods che avevano sottomesso il mondo alla supremazia del dollaro.
Tale evento significa che il mondo di prima, quello di 80 anni fa, è finito per sempre e la riunione dei BRICS dei paesi che erano denominati del sud globale, determina una svolta epocale. Questo avviene in primo luogo perchè i grandi organismi non sono stati capaci di adattarsi ai cambiamenti intervenuti nello sviluppo di una gran parte del mondo. Le regole fissate a suo tempo dai decisori occidentali oggi stanno strette ai grandi paesi emergenti, dall’India al Sud Africa, all’Arabia Saudita.
Tale inadeguatezza delle vecchie regole sta avendo varie conseguenze,
fra queste la creazione di un movimento dei paesi non allineati che si
sono riuniti non solo nel gruppo dei Brics ma anche in altri organismi
che raccolgono il sud globale che sempre più si sta allontanando
dall’Europa e dall’occidente.
I BRICS sono un gruppo dove un numero
crescente di paesi si aggregano e si sentono a loro agio visto che i
rapporti sono di parità con gli altri e la loro sovranità viene
rispettata.
Da
tutto questo processo in corso, si vanno delineando due modelli
contrapposti di ordine mondiale, quello occidentale a guida USA e quello
dei paesi emergenti riuniti attorno a Cina e Russia. Una
contrapposizione che andrà a creare molti problemi, in particolare per
l’occidente che è destinato a perdere la supremazia rispetto alle nuove
realtà emergenti.
Il G7, con la sua politica sanzionatoria
vincolante, sta sospingendo verso una interruzione dei rapporti, un
sistema in cui si affermeranno protezionismi e guerre commerciali. Uno
scontro tra più modelli economici e politici che sono in competizione
tra di loro. Risulta ormai evidente a tutti che il G7 rappresnta solo una parte minoritaria del mondo e un indice di sviluppo in forte calo.
Si sapeva che la mentalità occidentale è quella della competizione e dello scontro, visto che USA e paesi europei non rinunciano alla loro vecchia pretesa di preminenza e sfruttamento delle risorse a loro vantaggio. Tuttavia questa impostazione si andrà a ritorcere in primis contro gli stessi paesi europei che saranno prigionieri della loro subordinazione alla superpotenza egemone e ad un modello ormai superato.
Anche il segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è fatto la valigia ed è partito per Kazan, convinto di non poter mancare a una riunione dove partecipa mezzo mondo, nonostante i tentativi occidentali di bloccarlo e non farlo partecipare. Si è distinto in particolare l’ex comico ucraino Zelensky, il quale si è sentito quasi offeso della partecipazione di Guterres al vertice in Russia. Il soggetto, nella sua megalomania, crede che i grandi della terra debbano sempre interpellarlo prima di muoversi.
Tutti sono in attesa delle decisioni e delle dichiarazioni che i grandi leader del gruppo BRICS faranno in relazione alla guerra in Ucraina ed a quella in Medio Oriente, Quale che sia il tono e la sostanza delle dichiarazioni, si può indovinare che la pretesa si Stati Uniti ed Israele di applicare i doppi standard sarà sicuramente messa sotto accusa.
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