
Blasone dei Gonzaga di Mantova
Fonte: Casalenews http://www.casalenews.it/notizia/attualita/2010/05/26/itinerari-dei-gonzaga-in-monferrato/mantova-gonzaga/52bcc1e449ce677fcd33476341bd5b90
26 Maggio 2010 – CASALE – Nei giorni scorsi si è tenuto a Giarole un convegno sui Gonzaga e sulle possibilità di inserire percorsi turistici fra Mantova e il Monferrato. L'ex presidente di Progetto Gonzaga, Massimo Iaretti, interviene con questa lettera per precisare il suo pensiero. Sintetizzando la lettera (che pubblichiamo integralmente), l’idea cardine è quella di realizzare un itinerario che tocchi tutte le località della provincia che hanno conosciuto la presenza gonzaghesca.
“Egregio direttore,
non avendo potuto intervenire al convegno organizzato a Giarole il 9 maggio, ed essendo stato trattato l'argomento dei percorsi turistici tra Mantova ed il Monferrato dall'amico Roberto Maestri, vorrei puntualizzare in alcuni punti la mia idea sull'argomento:
1) Da sempre ritengo che dopo il gemellaggio con Mantova il secondo passo da fare sia quello della creazione di un "Itinerario dei Gonzaga di Monferrato". Il che vale a dire non un percorso da Mantova a Casale ed al Monferrato, passando attraverso mille località (cosa che rischierebbe di fare perdere di vista l'obiettivo primario che è quello della promozione del territorio monferrino disperdendolo in mille rivoli) ma un itinerario che, partendo da Casale, valorizzi il cuore della presenza dei Gonzaga in Monferrato, vale a dire Casale, Crea, Moncalvo e, all'altro capo della provincia, Acqui Terme.
2) Per redigere questo itinerario non occorre chiamare in causa per l'ennesima volta ed all'ennesima potenza luminari, effettuare studi sul territorio o approfondimenti. Mi permetto di ricordare che nel 1996 la Voce di Mantova nei suoi "Itinerari attraverso le terre dei Gonzaga" gli dedicò il numero 25, frutto della collaborazione di diversi soggetti coordinati per la Voce di Mantova da Paolo Bertelli e a Casale da Progetto Gonzaga. La descrizione dei palazzi e dei monumenti casalesi fu vergata (letteralmente) dalla penna dell'attuale assessore comunale alla Cultura, Giuliana Romano Bussola. E tale pubblicazione potrebbe essere un ottimo punto di partenza.
3) L'iniziativa di promuovere tali itinerari non può che competere al Comune di Casale nella persona del sindaco che ne è legittimato in virtù del recente gemellaggio e del retaggio storico di Casale, seconda capitale dei Gonzaga. Se poi è vero che c'è una delega a "Capitale del Monferrato", allora è il caso che questa inizi a farsi valere sia pure con un atto propulsore della promozione turistica. E' ora che le iniziative del patrimonio storico casalese e monferrino partano da Casale e dal Monferrato e non da altri luoghi, Alessandria in testa che, rispetto al Monferrato, "non ci azzeccano proprio niente".
4) E' ovvio che in questo progetto i primi a crederci devono essere i casalesi ed i monferrini e, soprattutto, gli operatori del settore della cultura e del turismo. Altrimenti si correrà il rischio, per l'ennesima volta, di subire l'iniziativa degli altri, lasciandosi sfilare la sedia da sotto.
5) Infine vorrei rispondere all'obiezione che potrebbe venire fatta sul perché Mantova e perché i Gonzaga ? La risposta è semplice: se è vero che i Signori di Mantova non ebbero mano leggera in Monferrato, è altrettanto vero che sono passati più di 300 anni e siamo nell'Europa Unita e, quindi, sarebbe il caso di guardare un poco oltre il cortile della cascina. In secondo luogo avere degli itinerari dei "Gonzaga di Monferrato", fatti conoscere attraverso le iniziative mantovane vorrebbe dire rivolgersi ad un pubblico infinitamente maggiore di quello che Casale ed il Monferrato sono attualmente in grado di attrarre.
Queste sono le cose che avrei voluto dire a Giarole e che riprendo qui, grato della Sua ospitalità”.