Benvenuti nel Blog di Claudio Martinotti Doria, blogger dal 1996


"Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam", motto dell'Ordine dei Cavalieri Templari, Pauperes commilitones Christi templique Salomonis

"Ciò che insegui ti sfugge, ciò cui sfuggi ti insegue" (aneddotica orientale, paragonabile alla nostra "chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane")

"Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell'Occidente è che perdono la salute per fare soldi. E poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere nè il presente nè il futuro. Sono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto."
(Dalai Lama)

"A l'è mei mangè pan e siuli, putòst che vendsi a quaicadun" (Primo Doria, detto "il Principe")

"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci." Mahatma Gandhi

L'Italia non è una nazione ma un continente in miniatura con una straordinaria biodiversità e pluralità antropologica (Claudio Martinotti Doria)

Il proprio punto di vista, spesso è una visuale parziale e sfocata di un pertugio che da su un vicolo dove girano una fiction ... Molti credono sia la realtà ed i più motivati si mettono pure ad insegnare qualche tecnica per meglio osservare dal pertugio (Claudio Martinotti Doria)

Lo scopo primario della vita è semplicemente di sperimentare l'amore in tutte le sue molteplici modalità di manifestazione e di evolverci spiritualmente come individui e collettivamente (È “l'Amor che move il sole e le altre stelle”, scriveva Dante Alighieri, "un'unica Forza unisce infiniti mondi e li rende vivi", scriveva Giordano Bruno. )

La leadership politica occidentale è talmente poco dotata intellettualmente, culturalmente e spiritualmente, priva di qualsiasi perspicacia e lungimiranza, che finirà per portarci alla rovina, ponendo fine alla nostra civiltà. Claudio Martinotti Doria

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Patriă Montisferrati

Patriă Montisferrati
Cliccando sullo stemma del Monferrato potrete seguire su Casale News la rubrica di Storia Locale "Patriă Montisferrati", curata da Claudio Martinotti Doria in collaborazione con Manfredi Lanza, discendente aleramico del marchesi del Vasto - Busca - Lancia, principi di Trabia

Come valorizzare il Monferrato Storico

La Storia, così come il territorio e le sue genti che l’hanno vissuta e ne sono spesso ignoti ed anonimi protagonisti, meritano il massimo rispetto, occorre pertanto accostarsi ad essa con umiltà e desiderio di apprendere e servire. In questo caso si tratta di servire il Monferrato, come priorità rispetto a qualsiasi altra istanza (personale o di campanile), riconoscendo il valore di chi ci ha preceduti e di coloro che hanno contribuito a valorizzarlo, coinvolgendo senza preclusioni tutte le comunità insediate sul territorio del Monferrato Storico, affinché ognuna faccia la sua parte con una visione d’insieme ed un’unica coesa identità storico-culturale condivisa. Se ci si limita a piccole porzioni del Monferrato, per quanto significative, si è perdenti e dispersivi in partenza.

Sarà un percorso lungo e lento ma è l’unico percorribile se si vuole agire veramente per favorire il Monferrato Storico e proporlo con successo come un’unica entità territoriale turistico culturale ed economica …

Istituto Koch: il 96% positivi Omicron in Germania sono vaccinati. Definitiva conferma inutilità green pass se non per scopi politici di regime

 TERZA DOSE VACCINO MODERNA ENTRO 12 MESI/ Pfizer: "Anche ...

 

 

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-game_over_super_green_pass_istituto_koch_il_96_positivi_omicron_in_germania_sono_vaccinati/38822_44581/

Game over Super Green Pass. Istituto Koch: il 96% positivi Omicron in Germania sono vaccinati

Il rapporto proviene dall'Istituto più prestigioso europeo - l'Istituto Koch di Berlino - redatto con la prestigiosa collaborazione dell'istituto epidemiologico Pasteur di Parigi ed è stato pubblicato oggi 30 dicembre. E' presto diventato "virale" in tutto il mondo, ma non nella stampa mainstream sempre grazie a quella rete che subisce un attacco liberticida senza precedenti in questo periodo. 

Il rapporto, in estrema sintesi, rileva come il 95,58% dei casi di Omicron in Germania abbia completato il ciclo sperimentale vaccinale - e il 28% abbia addirittura la "terza dose". Solo il 4,42% con positività da variante omicron non è vaccinato. In Germania è stato vaccinato ben il 73,9% della popolazione con prima dose, il 70,9 % con seconda dose e il 37,3 % ha già ricevuto la terza dose.

In pratica tutte le misure come il Super Green Pass dei "migliori" che voleva contenere i casi obbligando la vaccinazione in modo surrettizio crollano in modo miserrimo.

La narrazione a supporto della folle gestione del Draghistan implode con i numeri del più prestigioso istituto di epidemiologia d'Europa. 

Il nuovo rapporto settimanale di RKI, privo della consueta panoramica tabellare sull'efficacia della campagna di vaccinazione, riguarda una popolazione di 4206 casi testati con variante omicron.

Di questi, ben 2.883  sono vaccinati con seconda dose, 1137 hanno già fatto il booster (il 95,58 %). 186 solamente sono i casi di positivi a omicron non vaccinati.

Mentre Draghistan, totalmente nel pallone, con la popolazione vaccinata in quarantena, il tracciamento saltato, i tamponi che rilevano solo Delta, i siti regionali in tilt, non sa fare altro che imporre quarantene differenziate tra stratificazione vaccinale e divieto ai non vaccinati dai 12 anni in su di utilizzare i mezzi pubblici, andare a scuola o al lavoro, in palestra, mangiare all'aperto e persino giocare a calcetto, gli studi più avanzati evidenziano la totale illogicità di misure discriminatorie e incostituzionali, totalmente inefficaci.

Pfizer ha annunciato che fino ad aprile non avrà un siero neanche sperimentale per arginare questa variante. E qual è la soluzione propagandata da tutti i media? Vaccinare con una terza dose Pfizer. Mentre Draghi manda con il nuovo assurdo decreto in corsia medici con terza dose senza alcuna precauzione, una domanda ci sorge spontanea: i fact checkers di Facebook, i guardiani della "verità" censureranno anche il più prestigioso istituto di epidemiologia europeo?

 

Ci hanno obbligati a partecipare al Gioco dell’Oca ma ora è giunto il momento di smettere di giocare.


Articolo pubblicato con l’autorizzazione ad libitum dell’editore della testata.

 

Per accedere alle fonti originali, agli approfondimenti, vedere grafici, foto e video. linkate direttamente sul link che troverete a inizio articolo.

 

Fonte: DATABASE ITALIA

https://www.databaseitalia.it/il-gioco-delloca/

 

Il Gioco dell'Oca. La più grande collezione di giochi dell'oca

Il Gioco dell’Oca


Così dopo ormai due anni spesi in una sorta di grottesco Gioco dell’Oca, tutti indistintamente ricchi, poveri, vaccinati o non vaccinati, siamo tornati al punto di partenza.

Il Gioco dell’Oca ha origini antiche. Senza andare nella preistoria, possiamo affermare che nella seconda metà del XVI secolo in epoca più moderna, fu Francesco de’ Medici a far dono del “Nuovo gioco dell’Oca” a Filippo, l’allora Re di Spagna. Come tutti i giochi di percorso anche questo, si presta ad una lettura simbolica che rappresenta difficoltà fisiche e morali della vita. L’Oca in sé in epoca rinascimentale, aveva proprietà divinatorie ed era consultata per il Fato (il destino). Gli elementi rappresentati lungo il percorso (fatto a spirale) il ponte, il labirinto, la morte, il pozzo e la prigione, sono nel gioco delle costanti. Il gioco non si presta a inganni e non si lascia ammaliare dai sotterfugi. È basato sulla pura fortuna. Difatti per avanzare o retrocedere si tirano due dadi la cui somma, definisce la casella che la sorte ti ha riservato.

Il Gioco dell’Oca a cui invece noi popolo stiamo giocando, è una versione un po’ più sofisticata.


I dadi sono in mano ad un manipolo di imbroglioni, che a seconda degli umori giornalieri, decidono che numeri far uscire. Interessante notare, anche se questi manigoldi da sempre sottolineino come ci sia un popolo di serie A (vaccinato) e un popolo di serie B (non vaccinato), come alla fine i dadi ci facciano tutti convergere (A e B) nelle stesse identiche caselle e, come per incanto dopo qualche tempo, ci riportino tutti al punto di partenza.

Così in questo infinito gioco che tutti ci accomuna, facciamo da ben due anni un passo avanti e due indietro. Viene in mente un vecchio brano di Bruce Springsteen: “One step up” che racconta appunto come tutti noi abbiamo avuto ultimamente “delle dure lezioni” ma non le abbiamo imparate (We’ve given each other some hard lessons lately – But we ain’t learnin).

Intanto la vita, il tempo della vita, non conosce dadi, passi indietro, ostacoli o paure. Inesorabile e senza rallentamenti corre e sottrae a tutti noi (A e B) attimi, giorni settimane e mesi da spendere su questo pianeta. In questo irrisolto conflitto tra infinito e finito, noi in ogni caso perdiamo sempre. Mentre questi “signori” che tirano i dadi e che ci sottraggono il nostro tempo finito, nei loro palazzi dorati se ne fregano di mascherine, divieti, vaccini, distanziamenti etc. etc. Loro vivono una vita “infinita” nel regno del “finito”, trattando tutti noi come dei “servi della gleba”. Schiavi a cui far fare quello che loro desiderano. Schiavi obbligati a giocare a questo ammorbante gioco.

Però, seppure esiste una parte della popolazione che venera e riconosce senza distingui o dissertazioni tutto quello che questi “signori” dicono, c’è da un po’ di tempo una grossa parte di “popolo”, che ha cominciato a prendere coscienza e che non accetta più di tornare sempre al punto di partenza. Una gran parte di popolo che si è sicuramente lasciata incantare dalle false promesse di questi “signori”. Questo popolo che prima disdegnava coloro che da subito si erano schierati contro questo assurdo “passatempo” dei “signori”, ora non solo si unisce ai “dissidenti”, ma con loro vuole discutere e capire come fermare questo lancio di dadi truccato che costringe tutti, a rinunciare a diritti, libertà e pezzi di vita

C’è una sola via d’uscita tanto facile e semplice, da sembrare addirittura ridicola: non giocare più.

Lasciare questi “signori” soli nelle loro stanze dorate, nei loro palazzi inaccessibili, lasciarli tirare inutili dadi che non muovono più niente e nessuno. Perché continuare a giocare, continuare a spostarsi sulle caselle che i dadi indicano è il modo per tenerli in vita. Ad ogni loro mossa, il popolo si sposta o torna indietro. Se da ora ad ogni loro giocata di dadi, il popolo resta fermo sulla casella che ha conquistato, se decidiamo di non più muoverci a seconda dei numeri che loro decidono, se gli togliamo di mano il “potere” del gioco, loro crolleranno in tutta la loro miserevole pochezza, inutilità e inadeguatezza. Sveleremo così i loro dadi truccati e li costringeremo a rivelarsi per quello che sono: un manipolo di farabutti asserviti al potere e al denaro, che passerebbero sopra chiunque di noi, cittadini di serie A e B, pur di non perdere il piacere di tirare quei dadi e farci tornare all’inizio del gioco.

Molti di voi, moltissimi di voi, diranno che non è così facile. Che a parole tutti siamo dei fenomeni, poi nel quotidiano accettiamo di fare il salto su di un’altra casella per sostenere e mantenere quella poca vita che abbiamo, affidandoci alla sorte. Vero e non mi sento di criticare nessuno. Tutti abbiamo paura di perdere quel poco che abbiamo, ma tutti ci siamo scordati che abbiamo già perso molto di quello che avevamo e non lo ritroveremo più.

Mi ricordo di mio nonno, che aveva un’osteria e che nascondeva i partigiani rischiando non una multa, ma la vita. È stato anche grazie a queste persone che siamo tornati ad avere una libertà così sconfinata e straziante, che alla fine ci è venuta a noia e l’abbiamo regalata a questi “signori” e ai loro dadi.

Il Gioco dell’Oca, questo gioco dell’Oca, si protrarrà all’infinito. Nessuno ne popolo di serie A o popolo di serie B si illuda di arrivare alla fine e vincere la partita. La fortuna, lascia qualche spiraglio alla riuscita l’inganno invece no. Questi “signori” che comandano il gioco, non sono così stupidi e non affiderebbero mai alla fortuna il loro destino. Hanno comprato tutto: giornali, tv, radio, statistiche, pubblicità, medici, magistratura e tutto quello che potevano. Ci raccontano le loro storie, il loro mondo, ci offrono la loro pubblicità e i loro cieli azzurri. Ma ormai noi sappiamo che non è così. Le cronache, quelle vere, riportano ogni giorno una realtà ben diversa da quella che loro ci somministrano continuamente. Ogni giorno, ragazzi, giovani, adulti, bambini, donne e uomini sono assaliti da terribili reazioni avverse che si porteranno dietro tutta la vita. Alcuni i più sfortunati, muoiono. Molti l’hanno scampata certo e molti altri sono ancora in bilico. Ma il ponte, il labirinto, il pozzo, la prigione e la morte, come nel gioco dell’Oca, sono dietro l’angolo e nessuno si senta escluso dall’incubo della prossima giocata, della prossima mossa della prossima casella che ci toccherà.

Avvolti dalla fitta nebbia del terrore sparsa dai “signori” padroni del gioco, convinti di essere nel giusto molti di noi si sono addormentati. “Il sonno della ragione, genera mostri” scrive all’interno della sua opera *Francisco Goya e niente oggi è più veritiero di quel quadro pieno di mostri e incubi. Siamo stati pervasi dalla menzogna che giorno dopo giorno, è diventata realtà per gran parte del nostro popolo, permettendo a coloro che ci manovrano come pedine, di dividerci gli uni contro gli altri. Siamo stati costretti a giocare tutti allo stesso gioco. Molti di noi ci sono cascati ma ora, molti di coloro che si sono addormentati, si stanno risvegliando.

Ora tutti noi popolo di serie A e serie B, possiamo tutti indistintamente scegliere continuare a giocare all’infinito, chi avvalorando la pandemia, chi protestando nelle strade. Ma c’è un solo modo per vincere. Che tutti noi insieme, tutto il popolo smetta di giocare.

Perché l’unico modo per sconfiggerli è non giocare al loro gioco.

Bruno Marro

https://brunomarro.it/

 

COME ABBATTERE UN REGIME.Come un manuale usato per innescare le primavere arabe può rivelarsi assai utile e opportuno ai nostri giorni e nel nostro Paese.

 

Articolo pubblicato con l’autorizzazione ad libitum dell’editore della testata.

 

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 Trepuzzi: "Le primavere arabe fra tradizione e rivoluzione ...

Fonte: DATABASE ITALIA

https://www.databaseitalia.it/come-abbattere-un-regime-no-taxation-without-representation/

COME ABBATTERE UN REGIME. NO TAXATION WITHOUT REPRESENTATION

Come un manuale usato per innescare le primavere arabe può rivelarsi assai utile e opportuno ai nostri giorni e nel nostro Paese.

Mai avremmo creduto che un testo d’azione come quello di Gene Sharp, usato come manuale per innescare le primavere arabe, potesse rivelarsi assai utile e opportuno anche ai nostri giorni e nel nostro Paese. Come abbattere un regime. Dalla dittatura alla democrazia è stato per molti regimi un libro pericoloso, un grimaldello usato dal Deep State per destabilizzare quegli Stati poco graditi a Washington in quanto non avrebbero rispettato i diritti dell’Uomo e i principi della democrazia e della libertà! Chi avrebbe mai potuto immaginare che l’anello di Sauron potesse diventare una minaccia contro lo stesso regno di Mordor in cui fu fabbricato? La versione italiana dell’action book di Sharp si apre con tre pretesti che mirabilmente sintetizzano l’essenza stessa dell’opera:

PRETESTO 1

“Si diceva: le masse arabe non si ribelleranno mai. Ma era solo uno stereotipo. Queste rivolte c’insegnano che ribellarsi è possibile.” Gene Sharp, “La Repubblica”, 17 febbraio 2011.

PRETESTO 2 


“Su certi principi non è accettabile alcun compromesso.”
“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.” Liu Ji, da una parabola cinese del XIV secolo.

AZIONI DI RIBELLIONE NONVIOLENTA
– dileggio dei funzionari del regime
– marce, parate, cortei motorizzati
– boicottaggio da parte dei consumatori
– non collaborazione personale generalizzata
– ritiro totale dei depositi bancari
– disobbedienza civile contro leggi illegittime

PRETESTO 3 

“Perché chi è animato dall’idea di liberare la propria gente si concentra così raramente sulla progettazione di una strategia utile al conseguimento di tale obiettivo?”
“La nozione di base è semplice: se un numero sufficiente di subordinati si rifiuta di collaborare abbastanza a lungo e nonostante la repressione, il sistema oppressivo si indebolirà fino al collasso.”
“Unitevi. Rafforzate i deboli tra voi. Organizzatevi in gruppi. E vincerete.” Charles Stewart Parnell (1846-1891), deputato irlandese, guidò agitazioni e scioperi per ottenere l’indipendenza del suo paese dall’Impero britannico.

Se con il manuale di Sharp si è riusciti a far cadere i regimi arabi, allora potremmo star certi che con le medesime strategie anche i meno brillanti riusciranno a destabilizzare un regime imposto da un uomo al soldo della finanza internazionale, nominato capo del Governo da chi avrebbe dovuto farsi garante dei principi democratici e costituzionali, senza essere mai passato per libere elezioni, come si vorrebbe in uno stato democratico degno di tale nome. La democrazia è stata oltraggiata e sfigurata, assumendo le tristi sembianze di una democrazia totalitaria, cioè, un totalitarismo ricoperto da una crosta demagogica di libertà on demand che non riesce nemmeno più a coprire le vergognose azioni di un Governo spietato e superbo, volto a perseguire ostinatamente i diabolici piani dei suoi padroni, che arrivano persino a scendere dal loro iperuranio per incontrare i propri pupazzi nei loro stessi palazzi!

Quando il popolo si rende conto delle incoerenze e dell’inaffidabilità dei propri governanti, che sembrano giocare con la vita degli altri senza farsi troppi problemi, allora il Potere scricchiola paura, arrivando persino a colpire con un Daspo un privato cittadino che siede in Piazza del Popolo, in attesa di risposte da parte di un Governo, che di risposte non ne dà, perché i despoti non parlano ma semplicemente imperano per decreto legge o per DPCM con lo sconvolgente consenso di chi non dovrebbe ratificare certi atti.


In tale contesto, secondo Gene Sharp, il dileggio dei funzionari di regime è uno dei primi strumenti utili per scardinare lentamente ma minuziosamente la loro autorità, che è già flebile di per sé a causa della loro mediocrità, perché i servi, si sa, sono sempre dei mediocri accecati dal potere. Da un Paese creativo e artistico, dopo il blocco dei camionisti e le perenni manifestazioni di popolo nelle piazze italiche, ci possiamo aspettare qualcosa di più. Excōgĭtāre aude, Italia!

Che dire del NO TAX DAY proposto da Berlusconi qualche anno fa? Come potrebbe un governo senza più alcuna sovranità monetaria sostenersi senza le imposte? I coloni americani non vinsero la rivoluzione grazie all’applicazione del celebre NO TAXATION WITHOUT REPRESENTATION? Loro, però, non dovevano fare i conti con le monete digitali!

Quando, infatti, l’Euro digitale (ECBDC – European Central Bank Digital Currency) soppianterà il contante, allora nulla più potrebbe ostacolare l’instaurazione di un regime di stampo sovietico (l’EURSS), che, all’insegna di una perversa TAXATION WITHOUT REPRESENTATION, grazie a un solo click potrebbe all’istante e senza alcun preavviso ridurre il saldo della paghetta di Stato e, infine, eliminare ciò che resterebbe della proprietà privata.

Pensate che bello: non possederete nulla, non avrete più privacy (ogni transazione sarà controllata) e sarete felici!

Mentre leggi, forse, ti starai chiedendo cosa potresti fare in questo momento. Un suggerimento, anzi due: 1) Prendi coscienza dei tuoi diritti; 2) aiuta gli altri a fare lo stesso. Condividi questo articolo con almeno tre persone e comincerai a vedere già qualche piccolo cambiamento intorno a te.

 

THE MATRIX, UNA METAFORA DELLO SFRUTTAMENTO CAPITALISTA, espressione di uno stato di sorveglianza mondiale progettato e implementato per resettare il vecchio sistema capitalistico

 

Articolo pubblicato con l’autorizzazione ad libitum dell’editore della testata.

 

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 The Matrix (1999) Watch Movie Online - 123Movies HD

Fonte: DATABASE ITALIA

https://www.databaseitalia.it/the-matrix-una-metafora-dello-sfruttamento-capitalista/

 

THE MATRIX, UNA METAFORA DELLO SFRUTTAMENTO CAPITALISTA

The Matrix è l’espressione di uno stato di sorveglianza mondiale progettato e implementato per resettare il vecchio sistema capitalistico e avviare un nuovo ordine internazionale

Per molti anni ci siamo chiesti cosa fosse davvero The Matrix e cosa significasse (QUI). Poi, all’improvviso abbiamo assistito ad un cambio di paradigma politico, economico e sociale, e abbiamo capito che gli allora fratelli Wachowski ci stavano mandando un messaggio in codice riguardo a ciò che sarebbe successo di lì a poco, cioè, un reset del capitalismo attraverso la quarta rivoluzione industriale pilotata da una pandemia su scala globale. E così, nel 2019 comincia a prendere forma il disegno: si passa dall’Internet of Things all’ Internet of Bodies e, infine, all’Internet of Emotions, dove si vorrebbe fondere l’identità biologica, psichica e digitale in un’unica entità, come ha ben illustrato Klaus Schwab nei suoi libri (QUI). Un mondo di menti e corpi interconnessi.

L’ultimo episodio della famosa trilogia si chiudeva con un’alleanza tra l’umanità e le macchine (transumanesimo?) raggiunta con il sacrificio di Neo e Trinity, alleanza, che, in The Matrix Resurrections. Return to the source, sembra essere venuta meno.

La vecchia versione di Matrix è stata aggiornata ed è stato ripreso il vecchio programma di sottomissione dell’uomo al sistema delle macchine governato dall’Analista. Mentre una parte dell’umanità è intenta a liberare le menti schiave del sistema, l’altra si è come addormentata, ha ceduto al buon vivere, nell’illusione che tutto continui ad andare come è sempre andato. Anche i due protagonisti della rivoluzione vengono reintrodotti nella Matrix e riprogrammati.

La loro vita scivola sul filo del non senso, dove la realtà è intimamente miscelata alla virtualità aumentata fino a non percepire più la differenza tra ciò che è reale e ciò che non lo è, e a non avere più alcuna chance né libertà. La loro memoria e identità diventano oggetto di un videogioco (Matrix 4) e ogni reminiscenza della vita passata è il sintomo di un disturbo mentale, fino a quando un piccolo gruppo della resistenza aiuta Neo e Trinity ad uscire da Matrix, creando uno tale sbilanciamento nel sistema da farlo ritornare alla versione precedente, dove i protagonisti si riappropriano del controllo sul sistema. Ma cosa è davvero Matrix? È lo stesso regista che ci fornisce la chiave di lettura dell’intera Quadrilogia, attraverso i suoi personaggi.

Che cos’è Matrix? È controllo. Matrix è un mondo virtuale elaborato al computer, creato per tenerci sotto controllo, al fine di convertire l’essere umano in questa [batteria]. (Morpheus, The Matrix, 1999)


Ovviamente Matrix parla di transpolitica. Cripto-fascismo. È una metafora dello sfruttamento capitalista. Questo [Matrix 4] non può essere un altro riavvio, ricostruito, rigurgitato…

Perché no? I reboot vendono…

Siamo così in fondo alla tana sbagliata del coniglio, qui… Abbiamo bisogno di un nuovo “bullet-time” … Dobbiamo rivoluzionare il gioco di nuovo … (Matrix Resurrections. Return to the source, 2021)

The Matrix è l’espressione di uno stato di sorveglianza mondiale progettato e implementato (parzialmente) per resettare il vecchio sistema capitalistico e avviare un nuovo ordine internazionale all’insegna della quarta rivoluzione industriale. Non a caso, nella definizione di Matrix 4, ritroviamo dei concetti che suonano molto familiari oggi: transpolitica, criptofascismo e sfruttamento capitalista.

Per transpolitica si intende la convergenza dei diversi partiti verso ideali e politiche comuni. Non esiste più una destra e una sinistra, ma un appiattimento delle ideologie e l’asservimento della classe politica agli interessi dei centri di potere che hanno strutturato Matrix e che controllano l’umanità (esplicito è il riferimento ad alcune multinazionali, come Warner Bros o Wikipedia, Facebook, Zuckenberg).

Avevamo grazia. Avevamo stile! Avevamo conversazioni! Non questo … Arte, cinema, i libri erano tutti meglio! L’originalità contava! Ci avete dato “Face-Zucker-suck” e “Cock-me-climate Wiki-piscia-e-merda”! (Il Merovingio, The Matrix Resurrections. Return to the source, 2021)

Criptofascismo è, forse, la definizione più azzeccata della democrazia totalitaria. Consiste nell’instaurazione di un regime totalitario sotto le false spoglie della democrazia. Sfruttamento capitalista: l’inarrestabile processo di accumulo di capitale che, per continuare a sopravvivere, ha bisogno di depredare la ricchezza dei popoli, instaurando il controllo totale ed erodendo i diritti fondamentali (QUI e QUI). Ma come si è arrivati a tutto questo? Perché gran parte dell’umanità ha ceduto e non combatte più per la libertà e per i propri diritti?

Il gregge non va da nessuna parte. A loro piace il mio mondo [Matrix]. Non vogliono questo sentimentalismo. Non vogliono libertà o potere. Vogliono essere controllati. Bramano il conforto della certezza. (The Analyst, The Matrix Resurrections. Return to the source, 2021)

Il film si chiude con le dichiarate intenzioni di Neo e Trinity di riformare il sistema, «ricordando alla gente cosa può fare una mente libera». Chi sono Neo e Trinity? Potremmo pensare ad un nuova democrazia incentrata sui pilastri dei tre poteri indipendenti legislativo, esecutivo e giudiziario, slegati da qualsiasi assoggettamento ai poteri forti.

Ritornano in mente le parole che Keynes pronunciò il 9 febbraio 1926 presso il Manchester Reform Club:

Il problema politico dell’umanità è di riuscire a combinare tre cose: efficienza economica, giustizia sociale e libertà individuale. La prima ha bisogno di senso critico, precauzione e conoscenza tecnica; la seconda di uno spirito disinteressato ed entusiasta che ami l’uomo comune; la terza tolleranza, larghezza di vedute, apprezzamento dei valori dell’eccellenza, della diversità e dell’indipendenza, e che preferisca, sopra ogni cosa, offrire opportunità senza alcun ostacolo a ciò che è straordinario e ambizioso. Il secondo ingrediente è il bene principale del grande partito del proletariato. Ma il primo e il terzo richiedono le qualità di un partito che, per le sue tradizioni e antiche simpatie, sia stato la dimora dell’individualismo economico e della libertà sociale.[1]

Manca ancora una classe dirigente costituita da persone preparate, oneste e coraggiose, che per le proprie tradizioni e antiche simpatie, sia in grado di contemperare l’individualismo economico con la libertà sociale, senza dimenticare le radici del pensiero filosofico occidentale e il valore delle libertà acquisite in secoli di lotte. Ma per ripristinare le basi del diritto, forse, occorrerà ancora molto tempo e lavoro.



La presunta pandemia si è basata su test/tamponi farlocchi, con falsi positivi fino al 97%.

 La presunta pandemia si è basata su test/tamponi farlocchi, con falsi positivi fino al 97%.


Articolo pubblicato con l’autorizzazione ad libitum dell’editore della testata.

 

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 Le fanno il tampone nasale per il Covid ma le perforano il ...

I test diagnostici PCR del CDC erano farlocchi: 97% di falsi positivi

 https://www.miglioverde.eu/