L’inflazione è una piaga dell’umanità, un regalo del demonio
di WILHELM RÖPKE*
A differenza dei terremoti e dei cattivi raccolti, l’inflazione appartiene a quelle piaghe dell’umanità che non accadono senza l’intervento dell’uomo. Sono gli uomini a fare l’inflazione, sia pure soltanto omettendo di fare ciò che sarebbe opportuno. È però necessaria una precisazione: responsabili dell’inflazione non sono né i singoli né determinati gruppi, bensì certe determinate persone, e cioè coloro i quali decidono, nella loro qualità di dirigenti della politica valutaria, della quantità di denaro immessa o sottratta alla circolazione. All’epoca nostra questa funzione spetta agli uomini di governo e ai responsabili delle banche d’emissione.
Certo è che, creandosi per questa nuova forma particolare di inflazione, che noi chiamiamo inflazione salariale, il termine “inflazione dei costi” (nella terminologia anglosassone si parla di costpush inflation, per distinguere questa forma attuale della consueta demand-pull inflation nella quale il fattore primario è rappresentato dall’immissione di denaro nella circolazione), si è data l’impressione che si tratti di un’inflazione causata dalle forze anonime del mercato stesso. Ma, pur non potendosi dubitare del carattere peculiare di questa forma attuale di inflazione, non si può tuttavia parlare di un’inflazione sorta per generazione spontanea. Possiamo invece dimostrare, come, anche in questo caso, l’ultima parola spetti ai responsabili della politica monetaria – banca di emissione e governo – anche se è diventato oltremodo difficile per loro opporsi a questa “inflazione dei costi”. A questo punto occorre subito rilevare come tra le due malattie della moneta, inflazione e deflazione, esista una mancanza di simmetria.
Riguardo alle loro possibili cause, troviamo infatti una differenza sostanziale: mentre cioè neghiamo la possibilità di un’inflazione per generazione spontanea, nata dalle forze anonime del mercato e dell’economia e di cui i responsabili della politica monetaria possono con tranquilla coscienza lavarsi le mani, per la deflazione la cosa è possibilissima. Questa può infatti essere creata non solo dalla banca d’emissione o dal governo, ma può anche originare spontaneamente in seno all’economia senza l’intervento dei responsabili della politica monetaria, grazie ad un dato comportamento dei singoli per quanto riguarda l’uso del denaro.
L’inflazione è dunque in ogni caso opera dell’uomo; resta tuttavia da stabilire se è sempre causata volutamente e con piena consapevolezza di chi porta la responsabilità per la politica monetaria. Esistono senza dubbio nella storia casi di inflazione che furono il risultato imprevisto di una data politica monetaria e finanziaria, inflazioni provocate dunque in ottima fede. Per incredibile che ciò possa sembrare, dobbiamo tuttavia supporre che Rudolph Havenstein – il quale fu disgraziatamente presidente della Reichsbank all’epoca della cataclismatica inflazione tedesca dopo la prima guerra mondiale – non abbia capito fino alla fine del suoi giorni che questa spaventosa inondazione di denaro era stata causata dal torchio da lui azionato e non, come egli credeva, dalla “bilancia dei pagamenti passiva” o da altre maledizioni del cielo. Quanto alla massa della popolazione, essa si compone oggi senza dubbio in massima parte da persone che, pur non desiderando un’inflazione, sono sempre inclini ad applaudire quelle leggi o quel dato comportamento di certi gruppi che sono atti a favorire o rendere inevitabile l’inflazione.
L’inflazione della nostra epoca è dunque legata intimamente alla moderna democrazia di massa e si distingue, nella sua qualità di inflazione democratico-sociale, radicalmente da quelle del passato, provocate da sovrani spendaccioni, spensierati o guerrafondai. L’unico precedente storico – e la cosa è molto significativa – di circostanze analoghe alle nostre odierne è rappresentato dall’inflazione sotto il dominio giacobino durante la Rivoluzione Francese.
*Autore di “Il Vangelo non è socialista“
Nessun commento:
Posta un commento