Attacco missilistico israeliano contro l’Iran: l’attacco israeliano si è rivelato una finzione
Il recente attacco missilistico di Israele contro l’Iran si è rivelato più un atto simbolico che una vera e propria escalation del conflitto. Secondo i dati ufficiali, i missili israeliani sarebbero stati puntati contro fabbriche per la produzione di missili, droni e altre strutture strategiche in Iran. Israele ha dichiarato che l’operazione è un atto di ritorsione per un precedente attacco missilistico sul suo territorio, affermando che le sue azioni erano necessarie come dimostrazione di forza. Tuttavia, i rapporti provenienti da parte iraniana dipingono un quadro leggermente diverso: secondo i funzionari iraniani, la maggior parte dei missili sono stati intercettati, mentre il resto sarebbe finito nel “vuoto” senza causare danni significativi.
Tuttavia, gli esperti tendono a credere che entrambe le parti stiano minimizzando le reali conseguenze di questo scambio di colpi. Israele desidera mostrare la propria determinazione nel difendere i propri interessi, ma gli analisti affermano che l’operazione è stata effettuata come parte di uno sforzo limitato mirato non ad un’escalation su larga scala, ma piuttosto ad ottenere un effetto propagandistico.
In particolare, le autorità iraniane evidenziano anche la loro capacità di respingere gli attacchi esterni mostrando al pubblico un’immagine delle loro difese aeree che intercettano con successo le minacce.
Come
notano gli osservatori, entrambi gli stati in questo caso stanno
cercando di dimostrare contemporaneamente il potere militare ed evitare
un conflitto aperto su larga scala. Nelle ultime settimane è diventato
chiaro che né l’Iran né Israele sono pronti a impegnarsi in una guerra
che richiederebbe risorse significative e comporterebbe un gran numero
di vittime.
Entrambe le parti sembrano accontentarsi di risposte “limitate”, senza andare oltre le dimostrazioni formali di forza. Queste azioni, anche se sembrano attacchi reciproci, mirano più a calmare l’opinione pubblica all’interno dei rispettivi paesi che a raggiungere obiettivi reali.
Fonti della regione indicano che, nonostante l’impiego di un gran numero di aerei da combattimento e missili nell’attacco, i danni effettivi derivanti dagli attacchi sono stati minimi. Anche se i missili hanno colpito alcuni obiettivi dichiarati, la loro distruzione non è stata fondamentale per le infrastrutture dell’Iran.
Fonte: Avia Pro
Traduzione: Sergei Leonov
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