Una volta erano (almeno) fascisti
di Giorgio Bianchi - 02/09/2024
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/una-volta-erano-almeno-fascisti
Fonte: Giorgio Bianchi
All’indomani delle dichiarazioni rilasciate dal ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich (che aveva definito «giustificata e morale» l’eventualità che Israele «faccia morire di fame 2 milioni di civili» fino alla «restituzione degli ostaggi») e del ministro per la Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir (che lo scorso 13 agosto ha provocatoriamente marciato sulla Spianata delle Moschee, iniziativa fortemente criticata e condannata da molte organizzazioni internazionali), l’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’UE ha suggerito che i ministri israeliani che diffondessero questo tipo di messaggi fossero colpiti da sanzioni europee. «L’affamamento deliberato dei civili è un crimine di guerra» aveva sottolineato Borrell, che aveva sottolineato come le frasi del ministro Smotrich «dimostrino, ancora una volta, il suo disprezzo per il diritto internazionale e per i principi fondamentali dell’umanità».In risposta alla proposta di Borrell, il ministro Tajani ha commentato che «Non è questo il modo di persuadere Israele a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco al Cairo». «Credo sia un grave errore – ha commentato il ministro – Una cosa è sanzionare i coloni che hanno compiuto violenze, altra i ministri di un governo in carica. Vorrebbe dire rompere le relazioni diplomatiche con Israele. A chi gioverebbe? (Fonte L'indipendente)
Quindi per il Governo italiano, sanzionare la Russia e armare l’Ucraina avvicina alla pace, mentre sanzionare Israele e favorire la sua politica genocida inviando armi e soldi, senza armare i palestinesi anzi affamandoli, allontana dalla pace.
Abbiate il coraggio di ammettere che siete dei servi della peggior specie!
I partiti occidentali, come del resto tutti gli altri gangli delle nostre società, sono stati hackerati. E ciò che non è sotto il controllo diretto dei poteri transizionali, è sotto l'effetto dell'ipnosi collettiva generata dal pervasivo apparato propagandistico.
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