Germania: cronaca di un suicidio annunciato
di ANDRES UREÑA RODRÍGUEZ
Nel cuore dell’Europa si sta materializzando una delle situazioni socio-politiche più turbolente degli ultimi decenni. La Germania è sull’orlo di un vero terremoto. All’inizio di settembre le regioni della Turingia e della Sassonia sono diventate gli ultimi esempi dell’ascesa dell’estrema destra per mano del partito “Alternative für Deutschland”. Nel frattempo, analisti ed “esperti” discutono sulle cause, compresi temi come l’immigrazione e l’aumento del costo della vita. La ragione, credo, sia qualcosa di molto più ovvio e ironico nel paese dove tutto è perfettamente pianificato: caos e schizofrenia politica.
Per spiegare questo fenomeno non è necessario andare molto indietro; se si guarda al governo di Angela Merkel, si possono trovare alcuni indizi rivelatori sui mali che attualmente affliggono la Germania e sui sintomi estremisti che ancora una volta lo accompagnano, risvegliando vecchi fantasmi del suo passato conosciuto.
Chiave migratoria: dalla solidarietà alla schizofrenia
Forse l’esempio più eclatante si è verificato nel 2016, quando il governo conservatore della Merkel si era impegnato da tempo ad accogliere più di un milione di rifugiati, principalmente dalla Siria, a causa della guerra civile e del conseguente esodo di massa in quel paese [1]. Una scelta politica attuata in modo massiccio. Il paese ha trascurato un adeguato controllo su chi entrava nel paese, quali conoscenze possedesse e, soprattutto, quale fosse il loro passato.
La pressione migratoria e la mancata integrazione culturale di molti immigrati hanno portato al fatto che in quel 2016, circa 1.200 donne hanno subito abusi sessuali, per i quali si stima che ci fossero più di 2.000 sospettati. Nella città di Colonia, dove sono stati identificati 153 sospettati, due terzi erano di origine marocchina o algerina, il 44% erano richiedenti asilo, il 12% erano illegali e il 3% erano minori non accompagnati [2] .
Ciò che sorprende non è solo l’evento in sé, ma anche che il governo centrale tedesco abbia insabbiato i fatti, censurando la copertura mediatica e soprattutto vietando di denunciare la provenienza degli aggressori, il tutto con l’obiettivo di non generare tensioni sociali. Questo enorme insabbiamento non è stato denunciato da un miliardario con pretese di grandezza, né da giornalisti dilettanti, sono stati gli stessi media tradizionali come Kölner Stadt-Anzeiger e Süddeutsche Zeitung [3], che han denunciato la brutale pressioni a cui sono stati sottoposti con il pretesto di tutelare la convivenza civile.
Crimine: nascondo la tua identità, proclamo la mia
Insomma, un gruppo di persone che hanno cercato una vita migliore in un paese straniero commettono un atto brutalmente crudele e nascondono la propria identità, mentre se lo fa uno del posto… lo si grida ai quattro venti. Questo tipo di correttezza politica e identitaria è il terreno fertile affinché la popolazione di un paese finisca per provare veri sentimenti anti-immigrazione, dato che coprendo i crimini si genera nel paese un’isteria collettiva per aver tentato di nascondere l’elefante in una stanza.
Rivelare l’identità di chi commette un reato o ammettere problemi di adattamento culturale non è una pretesa razzista! Al contrario, si vuole separare il grano dal loglio e far capire che in una democrazia liberale tutti devono rispettare le leggi allo stesso modo e nessuno riceve un trattamento di favore. Non farlo equivale a dinamizzare letalmente la fiducia che un paese deve avere nei suoi rappresentanti politici, altrimenti cercheranno qualcuno, chiunque sia, che lo faccia.
Chiave energetica in Germania
Un altro esempio di come i governi moderati tedeschi, “degni” rappresentanti del consenso politico che portò alla Riunificazione, è stata la loro politica energetica, che, con la scusa di combattere il cambiamento climatico, è andata così avanti da chiudere tutte le sue centrali a carbone e ha concentrato le proprie fonti sul gas fornito dalla Russia (che, come tutti sanno, non ha mai avuto problemi con la Germania). La Merkel, ex ministro dell’Ambiente e instancabile combattente contro il cambiamento climatico, ha ipotecato l’indipendenza energetica tedesca facendo arrivare il 55% [4] del fabbisogno corrispondente al gas direttamente dalla Russia attraverso gasdotti come il Nord Stream 2 (approvato e sostenuto dal governo della CDU anche dopo l’invasione russa della Crimea).
Come nell’esempio precedente, si è trattato di una scelta molto pericolosa di fare politica, cedendo l’indipendenza energetica di un paese a un avversario politicamente ostile, anche se buona parte dell’economia del paese dipende da industrie che consumano grandi quantità di elettricità, come l’industria automobilistica.
Vogliono auto elettriche, città intelligenti ed energia pulita (il gas è il carburante di transizione per eccellenza)… Chi lo darà alla Germania? La Russia. Problemi? Nessuno. Qui l’errore non ha tardato ad arrivare e se nel caso degli abusi sessuali era in pericolo l’incolumità di metà della popolazione, qui sono state le tasche della gente a finire saccheggiate. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, le forniture di gas sono state limitate, i prezzi dell’energia sono saliti alle stelle e le centrali a carbone inquinanti hanno dovuto essere riaperte.
Futuro immediato
Tutto era evitabile, non era fisica quantistica o chimica nel caso della Merkel, ma si trattava di fare qualcosa di coraggioso e non così “trendy” come una transizione più ordinata senza dipendere da potenze straniere e che forse non avrebbe portato benefici ai politici diventati dirigenti .da aziende russe [5] [6]. Tuttavia, allora, i politici centristi e “pragmatici” optarono per una soluzione che ha causato problemi gravi e totalmente evitabili.
Una società democratica è forte tanto quanto la capacità delle sue istituzioni di rispondere alle richieste dei suoi cittadini in modo tempestivo e completo. Il governo tedesco non è stato in grado di farlo. Negli ultimi decenni, in due settori chiave come l’immigrazione e la politica energetica, sono caduti nelle mani di politici che hanno abdicato al loro dovere di ricercare l’uguaglianza davanti alla legge, il “bene comune” e la sicurezza, a vantaggio delle mode o dei propri interessi personali.
Questa è la vera causa del risorgere di vecchi fantasmi, che sono ancora peggiori; ma non sono risentimenti infondati, razzismo o discriminazioni, ma sono la conseguenza dell’incapacità di un sistema che spinge le popolazioni al limite. Forse i paesi europei hanno ancora tempo per rimediare ai propri errori e affinché il sistema funzioni di nuovo in modo efficace. Le conseguenze del contrario, che tutti conosciamo, spero non si ripetano.
NOTE
- [1] Rifugiati e asilo in Germania – statistiche e fatti- Statista (2024)
- [2] Il ministro tedesco “ha detto alla polizia di rimuovere la parola stupro dal rapporto sulle aggressioni sessuali di Colonia – Daily Telegraph (2016)
- [3] Le donne della stazione centrale di Colonia sono state messe all’angolo in massa. Kölner Stadt-Anzeiger
- [4] Come se la sarebbe cavata la Germania senza il gas russo? – Brookings Institute (2023)
- [5] L’ex cancelliere Gerhard Schröder è stato direttore delle società energetiche statali russe Nord Stream AG, Rosneft, Gazprom.
- [6] L’ex cancelliere che divenne l’uomo di Putin in Germania – New York Times (2022)
QUI L’ARTICOLO ORIGINALE – TRADUZIONE DI ARTURO DOILO
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