"Deterrenza nucleare". Le parole esatte di Putin e cosa cambia ora
di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico
Mercoledì a Mosca, durante la “Riunione costante sulla deterrenza
nucleare”, che si tiene due volte l'anno, è stato annunciato un
avvenimento molto atteso. “All’ordine del giorno di oggi, ha detto
Putin, abbiamo la questione relativa all’aggiornamento dei “Fondamenti
della Politica Statale nel campo della Deterrenza Nucleare”.
Si
tratta di un documento, che insieme alla Dottrina Militare, definisce
ufficialmente e nei dettagli la strategia nucleare della Russia.
Di seguito le parole di Putin:
Innanzitutto
è stato fissato il principio fondamentale dell'impiego delle armi
nucleari, e precisamente che l'uso delle forze nucleari è una misura
estrema per proteggere la sovranità del paese. Sottolineo che abbiamo
sempre affrontato tali questioni con la massima responsabilità. Ben
consapevoli del potere colossale che possiedono queste armi, abbiamo
cercato di rafforzare la base giuridico-internazionale della stabilità
globale e di non permettere la “proliferazione” delle armi nucleari e
dei loro componenti.
Oggi la triade nucleare rimane la
più importante garanzia della sicurezza del nostro Stato e dei nostri
cittadini, uno strumento per mantenere la parità strategica e il
bilancio delle forze nel mondo. Insieme a ciò, vediamo che l'odierna
situazione politico-militare sta cambiando dinamicamente e di questo
siamo obbligati a tenerne conto. Compreso l’emergere di nuove fonti di
minacce militari e rischi per la Russia e i nostri alleati. È importante
prevedere lo sviluppo della situazione e cambiare di conseguenza le
posizioni del documento di pianificazione strategica, adattandole alle
realtà attuali. Nell’ultimo anno, gli specialisti del Ministero della
Difesa, del Ministero degli Affari Esteri, dell’Apparato del Consiglio
di Sicurezza e di altri dipartimenti, hanno condotto un’analisi profonda
e completa e hanno valutato l’indispensabilità di adeguare i nostri
approcci al possibile utilizzo delle forze nucleari.
Sulla
base dei risultati di questo lavoro, è stato proposto di apportare una
serie di modifiche riguardo la determinazione delle condizioni per l'uso
delle armi nucleari. Pertanto, nella bozza dei “Fondamenti” è stata
ampliata la categoria degli Stati e delle alleanze militari contro cui
viene attuata la deterrenza nucleare, è stato integrato l’elenco delle
minacce militari, per neutralizzare le quali vengono eseguite le misure
di deterrenza nucleare. Su cosa vorrei ancora attirare la vostra
attenzione in particolare: nella versione aggiornata del documento, si
propone che l'aggressione contro la Russia da parte di qualsiasi stato
non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di uno stato
nucleare, sia considerata come il loro attacco congiunto alla
Federazione Russa. Vengono anche indicate chiaramente le condizioni per
cui la Russia passa a impiegare le armi nucleari. Considereremo questa
possibilità non appena riceveremo informazioni attendibili sull’inizio
di attacco massiccio con armi aerospaziali e sul loro attraversamento
del nostro confine statale. Intendo: aerei strategici e tattici, missili
da crociera, droni, aerei ipersonici e altri aerei. Ci riserviamo il
diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione contro la
Russia e la Bielorussia, come membro dello Stato dell'Unione. Tutte
queste questioni sono state concordate con la parte bielorussa, con il
Presidente della Bielorussia. Compreso anche se il nemico, utilizzando
armi convenzionali, crea una minaccia critica per la nostra sovranità.
In conclusione, vorrei sottolineare che tutte le modifiche sono state
soppesate a fondo e commisurate alle minacce militari moderne e ai
rischi per la Federazione Russa”.
(Trad. M.M.) http://kremlin.ru/events/president/news/75182
Questo è quanto reso pubblico da Vladimir Putin, poi la riunione è
proseguita a porte chiuse. La proposta di Putin di apportare le
modifiche che i tempi hanno reso necessario ai “Fondamenti” e alla
“Dottrina” per l’uso delle armi nucleari, avrà una sua materializzazione
nell’”Ukaz”, nel Decreto che prossimamente verrà pubblicato.
E
allora sicuramente sapremo a quali paesi sarà “dedicato” l’impiego di
queste armi, figureranno i paesi nemici: gli Usa, la Gran Bretagna, la
Ue, in primis la “jena d’Europa” e la “tigre baltica”, ovviamente e
purtroppo, non ne sarà esente l’Italia. Insomma la decisione è
importantissima per i destini del mondo intero. Prima di tutto perché
d’ora in poi la risposta nucleare la riceveranno non solo gli Stati che
minacciano la sovranità e l’integrità della Russia, ma anche i loro
curatori che posseggono le armi nucleari, in altre parole, gli Stati
Uniti saranno considerati “aggressori”, ciò mi sembra molto chiaro.
Per
il regime ucraino, privo dei benché minimi segni di legalità, il
messaggio in linguaggio crudo e diretto è che se i soldati ucraini
rimarranno nella regione di Kursk, se i loro droni voleranno in massa
verso la Russia, la risposta sarà nucleare. Quindi verranno colpiti non
solo i suoi mandanti, ma anche l’Ucraina stessa, in particolare i suoi 5
aerodromi. Certi movimenti di truppe che in questi ultimi tempi stanno
avvenendo nella direzione di Cherson, sono un segno chiaro che il neo
nazista regime ucraino non desiste dall’intenzione di colpire la Crimea,
il suo ponte e i territori che sono entrati a far parte della Russia.
Il capo del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, il generale
Andrej Kartapolov ha affermato: “I cambiamenti apportati alla
dottrina nucleare russa le permetteranno di diventare più flessibile ed
efficace, le modifiche sono state apportate per garantire che la
dottrina corrisponda alla realtà odierna”
Il vice capo del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev ha scritto sul suo canale Telegram che
"l'aggressione contro la Russia da parte di un qualsiasi Stato, che non
possegga armi nucleari, ma con la partecipazione o il sostegno di uno
Stato che possiede le armi nucleari, viene considerata come un attacco
congiunto alla Federazione Russa. Tutti hanno ben capito di che paesi si
parla. La difesa nucleare sarà garantita alla Bielorussia come nostro
alleato più stretto. Per la felicità della Polonia e di molti altri
pigmei NATO. Il lancio massiccio e l’attraversamento del nostro confine
da parte delle armi aerospaziali nemiche, compreso aerei, missili e
droni in determinate condizioni potrebbe diventare la base per l’uso
delle armi nucleari e questo dovrebbe essere motivo di riflessione non
solo per il corrotto regime neonazista, ma anche per tutti i nemici
della Russia che stanno spingendo il mondo verso la catastrofe nucleare.
È chiaro che ogni situazione che dà luogo al ricorso alla protezione
nucleare, deve essere valutata insieme ad altri fattori e la decisione
sull’uso delle armi nucleari sarà presa dal Comandante in Capo Supremo,
tuttavia lo stesso cambiamento nelle condizioni normative per l’uso
della componente nucleare da parte del nostro Paese può raffreddare
l’ardore di quegli oppositori che non hanno ancora perso il senso
dell'autoconservazione. Ebbene, per i lenti di mente, resterà solo la massima romana: caelo tonantem credidimus Jovem Regnare...” (https://t.me/medvedev_telegram/531, trad. M.M.)
La
locuzione latina “abbiamo creduto che Giove regnava in cielo solo
quando lo abbiamo sentito tuonare” è chiaramente indirizzata a chi crede
che la Russia stia bleffando e non risponderà con le armi nucleari,
questa idea circola ancora negli ambienti di Washington. “I capi degli
Stati membri dell’UE sono ossessionati dall’idea di una guerra
nucleare”, ha affermato a maggio il ministro degli Esteri ungherese
Peter Szijjártó, e questo è un dato di fatto nella politica occidentale e
paneuropea. Il ministro si riferiva alle dichiarazioni del presidente
francese Macron sulla minaccia di un conflitto nucleare e alle sue
richieste di inviare truppe europee in Ucraina, senza specificare “chi”
esattamente i leader europei intendano combattere con le armi nucleari.
Ma è già oltremodo chiaro anche senza dirlo, che gli euro burocrati che
parlano con tanta leggerezza di guerra nucleare, quando invece Putin
dichiara che non la si dovrebbe nemmeno nominare, intendono la Russia.
L’Occidente
ha sempre avuto paura della sua “enormità”, ma è bramoso delle sue
infinite ricchezze. E quando è diventato evidente che l’esercito russo
stava sconfiggendo le forze armate ucraine, cioè la NATO con il suo
intero complesso militare-industriale internazionale, i timori, sia
dell’Europa che degli Stati Uniti, hanno raggiunto il livello del
panico. Il prezzo della questione è così alto per l’Occidente, che i
leader del mondo occidentale sono addirittura pronti ad entrare in un
conflitto nucleare con la Russia, per il loro benessere coloniale
possono minacciare l’esistenza stessa dell’umanità e se il “trucco” gli
riesce, tutta la colpa sarà attribuita alla Russia.
E proprio
ora, quando l’“eroe” dell’Occidente, e di Giorgia, si trova in tournée
pubblicitaria in America a fare l’elemosina di altri miliardi di dollari
e a premere affinché gli stati Uniti diano i missili a lungo raggio per
colpire la Russia in profondità, la Russia si trova costretta a
intraprendere questo nuovo passo per raffreddare le menti impazzite.
“Mosca spera che gli Stati Uniti abbiano abbastanza intelligenza e
raziocinio da non concedere a Kiev il consenso di bombardare la Russia
con le armi occidentali, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri
Sergej Vershinin, penso che le conseguenze siano chiare a tutti”
L’impiego delle armi nucleari, porterà il mondo a una catastrofe
globale. Ricordiamoci sempre delle parole di Vladimir Putin: “a cosa ci serve questo mondo senza la Russia?”
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