Conflitto Globale Tra Russia e Occidente. scontro di Civiltà
di Luciano Lago
Il
conflitto tra la Russia e l’occidente in Ucraina assume sempre di più
l’aspetto di un conflitto globale che si interseca inevitabilmente anche
con le altre aree di crisi in varie parti del mondo, a partire dal
Medio Oriente, in America Latina o in l’Africa.
Ne
abbiamo avuto prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, con la spedizione
in Siria di un nutrito corpo di spedizione ucraino che si è recato a
Idlib, per addestrare i terroristi islamici sull’utilizzo dei droni per
colpire le basi russe nel paese arabo. Idlib, per chi non lo
sapesse, è la zona a nord est della Siria dove operano i terroristi filo
occidentali del gruppo “Hayat Tahrir Al-Sham”, sostenuto dagli anglo
USA ed utilizzato per fomentare il caos in Siria contro il governo di
Assad.
Un altro esempio è il tentativo della Finlandia e della Danimarca di creare un blocco alle navi russe nel Golfo di Finlandia per impedire anche l’esportazione del petrolio russo.
Si può citare tra questi esempi il Venezuela dove
le forze proxi pro USA delle destra parafascista cercano in ogni modo
di delegittimare la conferma alle elezioni del presidente Maduro,
socialista e filo russo, dopo il fallimento di un complotto per
assassinarlo.
Questi esempi dimostrano che gli Stati Uniti
e la Nato cercano occasioni in ogni parte del mondo per mettere sotto
attacco gli interessi russi e, dove occorra, utilizzano i loro
proxi per attaccare e danneggiare la presenza russa, che sia in Siria,
nel Mar Baltico, in Africa o in Venezuela.
L’area più importante dove sono in corso questi tentativi, di sicuro è quella medio orientale dove Israele, lo Stato proxi degli USA, da sempre bastione degli interessi geostrategici anglo USA, sta tentando per l’ennesima volta di attaccare, ridurre e annientare la presenza arabo palestinese in Palestina e nel Libano.
Gli espedienti sono la guerra di sterminio a Gaza, la repressione in
Cisgiordania e lo spopolamento dei territori, l’occupazione di parte del
Libano.
Accordo militare Russia Iran
La Russia è di fatto alleata dell’Iran che è il paese bastione della resistenza anti israeliana ed anti americana, sponsor dei gruppi come Hezbollah del Libano, della resistenza palestinese, degli Houthi dello Yemen e delle milizie sciite in Iraq. Tramite l’Iran o direttamente la Russia ha manifestato il suo appoggio a questi gruppi, oltre ad essere alleato e partner della Siria, che proprio dalla Russia fu salvata dall’invasione e dallo smembramento architettato da Washington e dai suoi alleati nel 2011. In Siria sono le più importanti basi russe, spesso attaccate dai proxi di Washington e della Nato.
Questo indica che il coinvolgimento della Russia nel conflitto mediorientale sarà inevitabile mano a mano che il conflitto si allarghi (come sta accadendo) al Libano ed all’Iran. La Russia ha già indicato la sua disponibilità a fornire armi ai suoi alleati, nemici degli USA, così come Washington fornisce armi all’Ucraina.
L’aspetto ideologico del conflitto Russia occidente
Tutto indica che lo scontro non è soltanto geopolitico o dettato da motivi geo strategici, lo
scontro è ormai globale tra il mondo russo, tradizionalista, ortodosso,
legato ai concetti della sua tradizione ed identità culturale, contro
l’occidente liberista, progressista, materialista, propugnatore di linee
ideologiche neoliberiste distruttive che contraddicono i tradizionali
valori spirituali e morali russi.
Per questo la Russia si
trova in sintonia con una buona parte dei paesi del mondo che non
vogliono assoggettarsi alle regole ed agli pseudo valori del mondo
occidentale a guida anglosassone che vuole imporre le sue regole e la
sua ideologia transumanista.
L’obiettivo degli Usa è duplice: distruggere o ridimensionare la potenza russa, con l’estendere sempre di più lo spettro strategico militare verso Est e far coincidere tale espansione militare della Nato con quella di un modello economico/ideologico che proprio negli Usa e nei suoi più stretti alleati vede un perno essenziale. In un simile piano, la disarticolazione del nemico storico russo – sia in senso ideologico sia in senso militare – e l’indebolimento delle sue alleanze politico-economiche vanno di pari passo e ci spiegano il coinvolgimento nella guerra direttamente del mondo europeo. In questo caso non assistiamo soltanto ad una strategia per ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, attraverso una guerra dei proxi ucraini destinati al ruolo di carne da cannone, col portare gli alleati europei nella prima fila del conflitto per ottenere il risultato strategico globale di rottura del collegamento Europa Russia e Germania Russia, di straordinaria importanza per Washington.
Una
volta attuato il coinvolgimento europeo diretto o indiretto nel
conflitto, nei fatti sarà sempre più irreversibile il distacco con
Mosca, disinnescando così quel potenziale economico-strategico
rappresentato dal collegamento economico, commerciale ed energetico tra
l’Europa e la Russia. Affossare l’Europa per indebolire la Russia, questo uno degli obiettivi della strategia USA nel conflitto.
Da
parte sua, la Russia di Putin sempre più spesso sta indirizzando
l’attenzione del popolo russo e dei suoi sostenitori verso una dinamica
di aperto scontro con l’occidente secolarizzato, liberal e materialista,
ritenuto lontanissimo dalla visione ortodossa e tradizionalista del
mondo russo. Si sta verificando un cambio di paradigma narrativo, dove
le ragioni iniziali della guerra in Ucraina vengono poste in secondo
piano. La virata sempre più evidente verso temi di scontro
globale e di civiltà con l’occidente sembra indirizzata a rendere il
conflitto di natura esistenziale, negli obiettivi
strategico-militare una nuova guerra patriottica dove la Russia reagisce
all’assedio delle potenze occidentali come avvenuto nel 1943. La
Russia incarna i valori irrinunciabili della tradizione e della
cristianità contro il mondo liberal e transumanista dell’occidente a guida USA. La
peculiarità di questo conflitto sottintende il coinvolgimento diretto e
indiretto di alleati e forze straniere e allarga la scala delle
alleanze e lo spettro di una guerra che diventa a tutto campo, sempre
più caratterizzato come un conflitto globale, uno scontro di civiltà.
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