Un paese non ha futuro…
di LEONARDO FACCO
Una delle massime che uso da anni, e spesso vedo rilanciata anche dagli amici sui social, è la seguente: “I parassiti o li stermini o ti sterminano”.
Non ho mai inteso la frase di cui sopra come una battuta. Ogni singola parola ha, per il sottoscritto, il significato che deve avere e che non è altro che un riassunto estremo della lezione che ho appreso quando ho letto, e riletto, “For Good and Evil”, il libro di Charles Adams.
Ci sono alcuni indicatori che la storia economica mondiale ci ha tramandato nel tempo, ma che pochi studiosi del regime hanno seriamente approfondito. Uno degli emeriti intellettuali che, invece, ce lo ha segnalato è appunto Adams, che nel suo corposo libro mostra al lettore un sacco di evidenze – tutte conseguenza degli eccessi della tassazione e della regolamentazione – che spiegano perché gli Imperi, i Regni e i Governi – oggi possiamo aggiungere le Democrazie – son miseramente caduti. Tra queste, ci sono alcuni fenomeni sociali che stiamo rivivendo:
- 1) Un paese non ha futuro quando scappano i capitali;
- 2) Un paese non ha futuro quando non ci investono gli stranieri;
- 3) Un paese non ha futuro quando fuggono le menti migliori;
- 4) Un paese non ha futuro quando prendono il largo anche gli imprenditori, ovvero gli unici produttori di ricchezza che la società conosca;
- 5) Un paese non ha futuro quando l’emigrazione comincia a trasformarsi in un fenomeno di massa;
- 6) Un paese non ha futuro quando ad azione (sopruso) non corrisponde un’adeguata reazione (legittima difesa).
- 7) Un paese non ha futuro quando l’immigrazione diventa invasione a spese del welfare state.
- 8) Un paese non ha futuro quando è irriformabile.
Per ciascuna di queste ragioni potrei addurvi una quantità di esempi sterminata, ma questo non è un articolo di cronaca, ma una riflessione sullo stato dell’arte politica italiana (ma non solo).
Inoltre, «la fraudolenta “pandemia virale” ha aperto la strada all’agenda reale e più importante del futuro ricercata dai globalisti, che è la legislazione sui cambiamenti climatici e la politica climatica obbligatoria utilizzata per distruggere i sistemi economici e monetari, per distruggere l’agricoltura, per eliminare l’individuo e rimodellare il mondo in una società mondiale controllata tecnocraticamente che consoliderà il completamento dell’Agenda 2030. Siamo solo all’inizio dell’inferno sulla terra». Un inferno lastricato di guerre peraltro.
L’Occidente non ha futuro se va avanti così! I prossimi mesi faranno la storia e temo che verrà tentata ogni forma di tirannia possibile.
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