I due motivi per cui i liberal promuovono Onlyfans
di Riccardo Paccosi - 31/08/2024
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Fonte: Riccardo Paccosi
Prima di entrare nel merito dell'oggi, c'è un dato storico
da chiarire: la campagna per il riconoscimento della prostituzione come
lavoro, è sorta in Nord Europa nella seconda metà degli anni '70.
Ebbene,
salvo i moralisti volti alla rimozione ipocrita del mestiere più antico
del mondo, penso che ogni persona ragionevole possa concordare sul
fatto che, nei paesi europei dove la prostituzione è legalizzata e non
si svolge in mezzo alla strada, le prostitute operino in contesti
decisamente più puliti, più sicuri e, soprattutto, tendenti se non ad
azzerare perlomeno a ridurre il mercato della schiavitù sessuale dai
paesi del terzo mondo e non solo.
L'apertura a Onlyfans messa in atto
prima dalla stampa progressista e ora dalla Festa dell'Unità, però,
c'entra assai poco con la storica campagna volta a riconoscere come
sexworking la prostituzione.
Va specificato, infatti, che il
riconoscere l'esistenza della prostituzione e il normarla per limitarne
la valenza di sfruttamento, sono cose ben diverse dal promuovere e
magnificare tale mestiere.
I numerosi articoli di giornale degli
ultimi anni riportanti le testimonianze di giovani donne vantanti
emancipazione economica ed elevazione di stato sociale grazie a
Onlyfans, invece, rispondono a due direttive ideologico-filosofiche che
non riguardano affatto il contrasto allo sfruttamento bensì riguardano
l'apologia del sistema capitalista occidentale.
In primo luogo,
l'esaltazione di Onlyfans implica l'apologia neoliberista
dell'auto-imprenditorialità: in un contesto di degradazione generale del
lavoro dipendente, infatti, molte persone non hanno altra scelta che
imprendere.
La stampa liberale esalta quindi l'avvenuta
precarizzazione di massa, raccontando ed esaltando le singole e
minoritarie storie di successo autoimprenditoriale.
Queste storie
vengono erette a modello, vengono poste come esempio confermante la
bontà del mercato che inghiotte la società nonché della competizione
individuale che sostituisce i legami comunitari e famigliari.
In
secondo luogo, l'esaltazione di Onlyfans avviene in un contesto
storico-culturale in cui pari esaltazione viene riservata alla
condizione di single, al crescente fenomeno delle persone che si sposano
con loro stesse, al cybersex in cui l'interazione viene sussunta dalle
macchine.
Questo, unitamente alla contestazione del corteggiamento
uomo-donna bollato come "sessista", è un ulteriore tassello di quel
processo di de-erotizzazione dell'essere umano di cui, in tutto
l'Occidente, danno conferma le statistiche indicanti un calo drastico
dell'attività sessuale soprattuto presso le giovani generazioni.
Entro
siffatto contesto, dunque, la rete Onlyfans materializza un paradigma
che promuove la digitalizzazione dell'eros e dunque il distanziamento
fra i corpi e che, soprattutto, istruisce la donna a esprimere la
propria sensualità e la propria tensione erotica esclusivamente sotto
forma di merce.
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