Resistenza Palestinese: “Israele cerca di espandere la guerra genocida di Gaza alla Cisgiordania”
Il
regime israeliano intende estendere la guerra genocida in corso contro
la Striscia di Gaza ai territori occupati della Cisgiordania, ha
avvertito HAMAS.
Il Movimento di Resistenza Islamico
Palestinese ha condannato in questi termini l’escalation di aggressione
da parte delle forze israeliane contro diverse aree della Cisgiordania
occupata, soprattutto nel nord dell’enclave, con intensi attacchi aerei e
terrestri che hanno lasciato un bilancio parziale della situazione. 11
civili morti.
Le truppe dell’entità sionista hanno anche intrapreso un’ampia campagna di arresti e distruzione sistematica delle infrastrutture civili nelle aree attaccate, che Hamas ha descritto come un “tentativo pratico da parte dell’esercito terrorista di occupazione di attuare i piani del governo estremista sionista”.
Personalità note del regime,
tra cui il ministro della sicurezza estremista Itamar Ben-Gvir e il
capo delle finanze Bezalel Smotrich, hanno chiesto l’annessione del
territorio occupato nel 1967 da Tel Aviv.
Da parte sua, il
cancelliere dell’entità sionista, Israel Katz, ha sottolineato
l’importanza dei social network e di ogni altra misura necessaria.
Di fronte a questo scenario, Hamas ha avvertito che il regime di occupazione cerca di espandere la sua guerra genocida contro Gaza alla Cisgiordania, che dallo scorso ottobre ha lasciato un tragico bilancio di almeno 40.534 palestinesi morti e circa 93.778 feriti.
La Resistenza Palestinese ritiene che l’aggressione contro entrambi i territori sia il prodotto del “sospetto silenzio internazionale” e dell’”assoluto sostegno politico e militare dell’amministrazione statunitense e di alcune capitali occidentali” all’entità occupante.
Hamas
ha espresso la sua certezza che la campagna israeliana in Cisgiordania
“sarà senza dubbio spezzata dalla fermezza del nostro popolo”, mentre
esorta i palestinesi di quell’enclave ad intraprendere una mobilitazione
generale e a intensificare tutte le forme di resistenza, si legge in
una dichiarazione di il Movimento.
Arrampicata “terribile e pericolosa”.
Intanto
il portavoce della presidenza dell’Autorità Palestinese, Nabil Abu
Rudeineh, ha denunciato che la nuova escalation del regime continua una
“guerra globale” contro il popolo palestinese, la sua terra e i suoi
luoghi sacri, una politica che porterà a risultati “Terribili e
pericolosi”, ha avvertito.
Il portavoce ha esortato la comunità internazionale ad adottare “misure immediate e urgenti” per fermare il regime estremista in Israele, che “rappresenta una minaccia alla stabilità della regione (Asia occidentale) e del mondo nel suo insieme”, ha affermato.
A seguito dell’escalation dell’aggressione contro la Cisgiordania settentrionale, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha interrotto mercoledì la sua visita ufficiale in Arabia Saudita ed è tornato nei territori occupati.
Dall’inizio della guerra genocida contro la Striscia di Gaza il 7 ottobre, l’esercito di occupazione ha intensificato le sue operazioni in Cisgiordania che, insieme all’aumento della violenza da parte dei coloni ebrei estremisti, hanno portato alla morte di oltre 650 palestinesi in quell’enclave.
Nota:
Dagli avvenimenti in corso si comprende come la giunta di Netanyahu
stia approfittando della situazione a Gaza per attuare il suo vecchio
piano di annessione della Palestina (inclusa Gerusalemme e Cisgiordania)
che prevede la pulizia etnica di queste terre e l’insediamento di altre
migliaia di coloni, espropriando con la forza le famiglie palestinesi
dalle loro case.
Netanyahu, in un primo tempo, aveva
mandato avanti i coloni armati, adesso invia l’esercito con il pretesto
di “combattere i terroristi”. L’Europa e gli USA sono complici del
progetto.
Fonte: Hispan tv
Traduzione e nota: Luciano Lago
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