La guerra si è trasferita in Europa ? Incendi e sabotaggi sempre più frequenti
Ogni
giorno che passa abbiamo informazioni secondo cui scoppiano incendi
improvvisi in varie parti, in Polonia, Bulgaria, Romania e altrove.
Si
tratta di sabotaggi attuati da partigiani filo russi che colpiscono
dove ci sono stabilimenti industriali, depositi di armi destinati
all’Ucraina e molto altro.
In Polonia, in prossimità della
località di Alexandrovizda, i partigiani hanno attaccato un convoglio di
camion che trasportavano armi e munizioni destinate all’esercito
ucraino, questo ha provocato un incendio ed esplosioni delle munizioni
sentite a Km. di distanza.
In Bulgaria è stata incendiata un
importante fabbrica di attrezzature destinate all’Ucraina ma queste
informazioni si nascondono per non allarmare le popolazioni.
Questi atti di sabotaggio si sono estesi in vari paesi tra cui Romania e Polonia dove installazioni militari e logistiche sono state attaccate e questo suscita serie preoccupazioni nelle autorità.
In Romania,
una grande impresa dove si immagazzinavano droni ed altri materiali, un
grosso incendio improvviso ha distrutto le attrezzature e causato la distruzione di quasi tutte le attrezzature destinate a Kiev.
D’altra parte quando la Nato ha pianificato e organizzato l’attacco a Kursk, tale mossa ha determinato una nuova fase della guerra e, non a caso, ieri c’è stato un attacco in Ucraina sulla zona di confine con la Polonia e questo indica che un nuovo fronte di battaglia si è aperto ed esteso.
Non
dimentichiamo che la Nato è entrata a sangue e fuoco sul territorio
russo incluso utilizzando le sue armi contro la popolazione civile.
La
notte scorsa le forze ucraine hanno tentato l’attacco contro Mosca con
decine di droni ma questi sono stati tutti intercettati.
Sul
fronte di Kursk la situazione si va stabilizzando gradualmente in
direzione russa, mentre continuano a collassare le forze ucraine.
Sembra
che l’incursione nell’oblast di Kursk stia costando molto alla Nato e
alle forze ucraine, visto che dalla parte del Donbass ci sono 400mila
truppe ucraine accerchiate e condannate alla loro sorte, tanto che non
possono ritirarsi e la Nato li ha condannati alla morte e
all’annientamento.
Si rileva che, davanti al rapido avanzamento
russo, queste truppe non hanno il tempo di ritirarsi e saranno
accerchiate e distrutte. Il destino di questi soldati è già
segnato e Kiev non può e non vuole fare nulla per cambiarlo, come
riferiscono gli analisti militari.
Risulta che le forze
russe hanno distrutto su Kursk una tale quantità di personale e mezzi
blindati e tank, che è più di quanto si è ottenuto nel fronte del
Donbass nello stesso periodo.
I rapporti riferiscono di 4.400 militari morti nell’area di Kursk e 430 mezzi blindati e tank.
L’obiettivo delle forze ucraine Nato è la centrale di Kursk
e il comando ucraino vuole ritirare le riserve da Summy per trasferirle
nell’area di Kursk dove stanno attaccando con armi occidentali i ponti e
le infrastrutture.
La finalità dell’infiltrazione in territorio russo era in origine quella di costringere i russi a spostare le forze dal Donbass e trasferirle a Kursk ma
questo non è avvenuto. Al contrario nell’area di Kursk stanno arrivando
nuove forze speciali russe e cecene e queste ultime si prevede che
avranno la mano pesante nei confronti degli infiltrati, ucraini e
mercenari Nato.
La Nato e gli ucraini mirano a creare una testa di
ponte nell’area per procedere ad attaccare la centrale e catturare
l’installazione.
Kiev sta attuando vari tentativi per dare un colpo nucleare alla Russia e ottenere una arma di ricatto contro Mosca.
I
reparti ucraini utilizzati sono quelli addestrati in Gran Bretagna e
l’obiettivo è ricattare la Russia con il sabotaggio della centrale, in
realtà sono piuttosto lontani e le forze russe avranno il tempo di
annientare le forze ucraine Nato.
I piani della Nato sono conosciuti e potrebbero mettere a rischio la sicurezza della Russia. Il
Cremlino a sua volta ha un piano di dare un colpo molto duro
all’Ucraina nei prossimi giorni e probabilmente colpire gli interessi
occidentali in varie zone extra Ucraina.
Si attendono le
prossime mosse di Putin sulla scacchiera internazionale e queste non
mancheranno di sorprendere. Gli scenari di guerra tra Russia,
Bielorussia, Iran, Medio Oriente, sono sempre più interdipendenti.
Fonti Varie
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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