Tutto volge verso una grande guerra ed il fronte ucraino risulta sempre più collegato con quello del Medio Oriente
di Luciano Lago
Nonostante la disastrosa situazione dell’esercito ucraino, la Nato non ha abbandonato il suo piano di infliggere una sconfitta alla Russia e provocare una destabilizzazione dall’interno adottando tattiche di terrorismo.
Per tale motivo è in corso un attacco massiccio contro la Russia in varie direzioni, in particolare utilizzando i missili a lunga gittata ATCMS (Army Tactical Missile System) che sono armi attualmente in dotazione all’esercito USA prodotte dalla Lockheed Martin. Queste armi servono per colpire obiettivi sul territorio russo in profondità, oltre che sulla Crimea e le regioni di confine come Belgorod che sono in continuazione attaccate con la collaborazione degli aerei di avvistamento della Nato. Sono questi che sorvolano a distanza, individuando gli obiettivi e fornendo le coordinate ai lanciamissili.
Si registra inoltre l’arrivo in
Romania dei primi caccia F16 destinati a rimpiazzare i tanti aerei persi
dall’aviazione ucraina. Si parla anche di un sottomarino russo
affondato nel Mar Nero, anche se l’informazione non è stata confermata
dal Ministero russo.
Il comando Nato vuole far radunare il maggior numero possibile di riserve ucraine per tentare una controffensiva alla disperata contro le forze russe in Donbass, prima delle elezioni negli Stati Uniti.
Questo indica che la guerra è entrata in una nuova fase.
La
Russia dal canto suo sta trasferendo armi poderose ai suoi alleati in
Medio Oriente, come promesso da Putin, per ricambiare la “cortesia”
degli USA con l’Ucraina, rifornita di armi USA e occidentali. Non sarà
un caso se all’aeroporto di Teheran sono atterrati gli aerei da
trasporto russo con un carico presumibile di missili Iskander. Ormai i giochi sono fatti e la Russia appoggia apertamente l’asse della Resistenza in Medio Oriente,
quello che si batte contro il gruppo Israele-USA Nato che opera per
distruggere i paesi che si oppongono al dominio anglo USA (Iran,
Libano/Hezbollah, Siria, Palestina, Yemen).
Missili Iraniani
Risulta
tra l’altro che sono stati installati in Iran sistemi da guerra
elettronica, sembra il complesso Murmansk BN in grado di intercettare i
segnali radio e bloccare le comunicazioni fino a 5.000 Km. In varie
parti del paese questi complessi sono destinati alla difesa aerea e sono
di fabbricazione russa, utilizzati con successo nel Mar Baltico e nel
Mar Nero, sono stati dislocati in varie zone del paese persiano.
Tutto
indica che l’attacco dell’Iran contro Israele sarà a grande scala e
questo si ricava anche dall’enorme dispositivo aeronavale trasferito
dagli USA in Medio Oriente, con due portaerei (la Rooswelt e la
Lincoln) e con vari aerei da guerra supersonici B.1, oltre a quelli già
presenti, per offrire una difesa credibile ad Israele contro il
presunto attacco dell’Iran che si prevede molto prossimo.
Nel frattempo, come al loro solito, gli statunitensi fanno il consueto gioco delle parti,
nel sostenere di essere all’oscuro dei piani di Israele di assassinare
il capo di Hamas Haniyeh a Teheran, che questo non era il loro
obiettivo, loro sono contro l’escalation (sic!) ecc. ecc.
Sembra
chiaro invece che il governo Netanyahu, con l’omicidio del leader di
Hamas, ha voluto distruggere ogni possibilità di tregua per assicurarsi,
con la continuazione della guerra, la sua sopravvivenza politica. Che
Washington non fosse informata di questo lo possono raccontare soltanto
i propagandisti del New York Times e del Washinton Post.
Tutto il mondo ha ormai imparato a conoscere le tattiche utilizzate da Israele e dagli Stati Uniti e sempre più paesi ne prendono le distanze.
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