L’Italia ripudia la pace
di Marco Travaglio - 09/08/2024
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Fonte: Il Fatto Quotidiano
La guerra in Ucraina iniziò nel 2014 col golpe bianco di
piazza Maidan che rovesciò il presidente democraticamente eletto
Yanukovich, reo di non piacere agli Usa, e rimpiazzarlo con i loro
fantocci – prima Poroshenko, poi Zelensky – al grido della loro
emissaria Victoria Nuland “Fuck Europe!”. Dieci anni dopo, sta finendo
con gli Usa che “chiedono spiegazioni” al regime ucraino che, sfuggito
totalmente di mano e persa la guerra in casa, si abbandona a crimini di
guerra e atti di terrorismo in Russia e persino nell’Africa subsahariana
filo-russa. E i camerieri d’Europa, anziché dissociarsi, scavalcano a
destra il padrone americano, avallando ex post la deriva di Kiev. Dice
la Commissione Ue: “L’Ucraina combatte una legittima guerra di difesa
dall’aggressione illegale russa e ha il diritto di colpire ovunque
ritenga necessario, sul suo territorio e in quello nemico”. Parla
dell’incursione ucraina con truppe, carri armati e missili nella regione
russa di Kursk che ha ucciso 5 persone, causato l’evacuazione di
migliaia di persone, colpito una centrale elettrica e un antico
monastero. Obiettivi civili che nulla c’entrano con la resistenza
all’invasore e la riconquista (finora miseramente fallita) delle terre
occupate. Crimini di guerra e atti di terrorismo come l’assassinio di
Darya Dugina a Mosca con un’autobomba; la distruzione dei gasdotti Nord
Stream 1 e 2; i raid in Russia di miliziani di estrema destra detti
amabilmente “partigiani russi” anche se partono dall’Ucraina; gli
omicidi di giornalisti non allineati definiti dal capo dei Servizi
militari Budanov “propagandisti russi” da “eliminare ovunque sulla
faccia della terra”; l’assistenza, rivendicata dagli stessi 007 di Kiev,
a gruppi jihadisti e Isis in Mali e in Niger per destabilizzarne i
governi e compiere stragi di soldati indigeni e mercenari Wagner.
Ma
tutto questo l’Europa, ormai più filo-Usa degli Usa, non lo sa. O finge
di ignorarlo. E Tajani fa tenerezza quando dice che “non siamo in guerra
con la Russia” perché “abbiamo sempre detto che le nostre armi non
devono essere utilizzate in territorio russo”: l’Ucraina è fallita da
ben prima del 2022, tenuta in vita artificialmente dai miliardi Usa, Ue e
Nato, ma grazie a loro ha l’esercito più armato d’Europa. Nulla di ciò
che sta facendo sarebbe possibile senza i nostri soldi e armamenti,
anche italiani. Che, non essendo tracciati, possono benissimo essere
usati per colpire in Russia e in Africa. In guerra con la Russia ci
siamo eccome. Se non vogliamo esserci più, abbiamo una sola cosa da
fare: ricordarci dell’articolo 11 della Costituzione e smettere
immediatamente di armare Zelensky. È vero: anche Putin&C. compiono
crimini di guerra e atti di terrorismo. Ma con i loro soldi, non con
quelli di noi “buoni”.
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