Burattini e burattinai
di Marco Travaglio - 18/08/2024
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/burattini-e-burattinai
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Ma non si era detto che la controinvasione ucraina del
Kursk russo favorisce la pace? Agli atlantonti non ne va bene una.
Avevano appena finito di ricopiare le veline della Nato su Zelensky che,
folgorato sulla via del negoziato, si sveglia una mattina d’agosto e
invade mille kmq di Russia per scambiarli alla pari con i 130 mila kmq
di Ucraina occupati da Mosca (Crimea, Donetsk, Luhansk, Zhaporizhzhia e
Kherson). Come pensare di barattare la provincia di Pistoia per quasi
mezza Italia senza passare dal manicomio. Poi, purtroppo, il Washington
Post ha rivelato ciò che ogni essere senziente aveva capito subito. La
mossa di Zelensky (o chi per lui) serve allo scopo opposto: uccidere
nella culla i negoziati Kiev-Mosca intermediati dal Qatar per un cessate
il fuoco parziale in vista di quello totale. Ora, prima di trattare,
Putin dovrà cacciare da casa sua i soldati ucraini, le armi e imercenari
Nato e, anziché abbassare le pretese, le aumenterà vieppiù: prima
chiedeva di riconoscergli tutti i territori annessi per cederne poi
qualcuno; ora gli serve una fascia di sicurezza nell’oblast di Kharkiv,
per mettere al riparo le sue regioni limitrofe dai supermissili che la
Nato ha autorizzato Kiev a lanciare da entrambi i lati del confine.
Ma
lo scoop del WP svela molto altro. Dal 2022 anonimi “funzionari” della
Casa Bianca, del Pentagono, della Cia, dell’MI6, della Nato e del regime
ucraino usano la grande stampa (anche New York Times, Wall Street
Journal, Foreign Affairs, Politico.eu) per far sapere al mondo che, nei
palazzi che contano, c’è chi ha ben presenti i pericoli dell’escalation e
lavora a negoziati che evitino la Terza guerra mondiale; ma, ogni volta
che sta per riuscirci, c’è sempre qualcuno che fa accadere qualcosa per
mandare tutto a monte. I negoziati del marzo 2022, vicinissimi
all’intesa fra Kiev e Mosca un mese dopo l’invasione, fatti saltare da
Johnson col pretesto della strage di Bucha, spacciata per il nuovo
Olocausto del nuovo Hitler, con cui non si deve trattare. I gasdotti
Nord Stream sabotati dagli ucraini spacciati per russi per distruggere i
rapporti energetici Berlino-Mosca e poi passare dalla guerra
commerciale a quella guerreggiata. Il missile ucraino in Polonia
gabellato per russo da Zelensky e dai suoi mandanti per spingere la Nato
al conflitto diretto. E ora l’operazione Kursk per bruciare il tavolo
apparecchiato a Doha. La lunga sede vacante nella Casa Bianca di
Rimbambiden e l’inesistenza dell’Ue hanno lasciato campo libero al
partito occulto della guerra, che serve la lobby delle armi, non certo
gli ignari elettori. E continuerà a farla da padrone, tramite Zelensky e
gli altri burattini, finché a Washington e a Bruxelles non torneranno i
due desaparecidos: la Politica e la Diplomazia.
Nessun commento:
Posta un commento