Ospedali e guerra
di Pino Cabras - 09/07/2024
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Fonte: Pino Cabras
L'ospedale pediatrico di Kiev NON è stato colpito da un
missile russo ad alta precisione, bensì da un missile del sistema di
difesa aerea NASAMS AIM-120. Le caratteristiche dell'arma filmata e
fotografata non lasciano molto spazio ai dubbi.
Ovviamente la cosa
avviene nell'ambito di un attacco russo a obiettivi militari che
tuttavia sono in zona urbana: la guerra non ha mai precisione chirurgica
e sul concetto di danni collaterali ogni parte tende a minimizzare per
sé le responsabilità etiche, lo sappiamo. Nondimeno, un conto è voler
colpire terroristicamente un determinato obiettivo civile, un altro
conto è un incidente da "fuoco amico": nel prisma della verità comunque
orribile della guerra non stiamo parlando della stessa faccia. Chi vuole
confonderci su questa distinzione vuole imbrogliarci.
La commozione a
comando dei governanti e degli organi di informazione del Natostan che
espongono il caso non può minimamente essere creduta. Hanno dimostrato
per mesi (tralascio gli anni) quanto sono di manica larga con quelli che
uccidono i bambini della Striscia, che considerano come un "purtroppo"
accettabile, tanto da volersi bere ogni fandonia di Bibi e della sua
compagnia genocidiaria, cui regalano le bombe che sterminano i convogli
con il cibo e la folla affamata.
Le loro prime pagine e i loro
summit di guerra oggi invece versano lacrime, polarizzano, mentono,
nascondono dettagli e ne esaltano istericamente altri pur di violentare
le opinioni pubbliche e spingerle a farsi svuotare le tasche dal
complesso militare-industriale (al netto degli acquisti di auto di lusso
di qualche oligarca e consorte).
Più che mai apprezziamo gli sforzi
di quei politici che cercano soluzioni di pace e che in questo momento
dimostrano un coraggio anche fisico: Orbán sta agendo da uomo di pace
andando a casa di chi può trovare soluzioni. Robert Fico è impedito dai
postumi dell’attentato, altrimenti sull’aereo di Orbán ci sarebbe anche
lui. A Londra invece il neoministro della difesa laburista ha inaugurato
l’incarico promettendo più armi. Non è dunque nemmeno questione di
destra o di sinistra. È solo di pace o di guerra.
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