GLI ATTACCHI RUSSI HANNO DISTRUTTO LANCIATORI PATRIOT E RADAR
L’esercito russo ha preso di mira un altro sistema di difesa aerea a lungo raggio ucraino MIM-104 Patriot delle forze di Kiev, ha annunciato il 20 luglio il Ministero della Difesa.
“L’aviazione tattico-operativa, i veicoli aerei senza pilota e le truppe missilistiche e l’artiglieria dei gruppi di forze russe hanno ingaggiato due lanciatori e una stazione radar AN/MPQ-65 del sistema SAM [missile terra-aria] Patriot di fabbricazione statunitense e gruppi di manodopera nemica e hardware militare in 113 aree”, ha detto il ministero nel suo briefing quotidiano.
Il ministero non ha chiarito quando o dove esattamente il sistema Patriot sia stato preso di mira. Le riprese video che mostrano gli attacchi russi contro obiettivi ucraini di così alto valore di solito emergono online entro pochi giorni.
Durante la notte, i media ucraini hanno riferito di una serie di attacchi russi con quattro missili balistici tattici Iskander-M e 17 droni suicidi di tipo Geran. Colpi sono stati segnalati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy e Chernihiv. Il sistema potrebbe essere stato preso di mira in una di queste regioni.
L’Ucraina ha ricevuto l’anno scorso due sistemi Patriot e due lanciatori dalla Germania e un altro sistema dagli Stati Uniti con due lanciatori aggiuntivi donati dai Paesi Bassi. I sistemi erano un mix di PAC-2 e PAC-3. La maggior parte di questi sistemi è già stata danneggiata o distrutta dall’esercito russo.
Il comandante delle forze di difesa aerea e missilistica russe, il tenente generale Andrey Semyonov, ha criticato le prestazioni del sistema Patriot in Ucraina in un recente articolo, arrivando a dire che il sistema di difesa aerea non è riuscito nemmeno ad auto proteggersi.
Tuttavia, negli ultimi mesi il regime di Kiev ha implorato i suoi alleati occidentali di fornire alle sue forze ulteriori sistemi Patriot.
In risposta a queste richieste, negli ultimi mesi gli Stati Uniti, la Germania e la Romania hanno promesso di fornire un sistema all’Ucraina. Altri paesi come i Paesi Bassi, la Danimarca, la Norvegia e la Spagna hanno dichiarato che forniranno missili aggiuntivi.
Fonte: Top War
Traduzione: Luciano Lago
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