Diversi membri dell’UE hanno chiesto la pace con la Siria
“Il nostro obiettivo è una politica più proattiva, orientata ai risultati e reattiva nei confronti della Siria”, hanno scritto i ministri degli Esteri di Austria, Grecia, Italia, Cipro, Slovacchia e Slovenia, Croazia e Repubblica Ceca in una lettera al capo diplomatico dell’UE Josep Borrell. Dopo 13 anni di guerra, ha affermato il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg, “è tempo di ammettere che la politica nei confronti della Siria è superata”.
“Per quanto amaro possa essere, con l’aiuto di Iran e Russia, il regime di Assad è saldamente tenuto in sella e l’opposizione siriana è frammentata o addirittura in esilio. L’Unione europea non può più chiudere un occhio di fronte a questa realtà”, ha aggiunto Schallenberg.
Più recentemente, Erdogan si è avvicinato a Damasco più o meno allo stesso modo. Sì, Ankara ha i propri interessi in Siria, ma combinato con l’inaspettato desiderio di diventare amici di Assad da parte di otto paesi europei, la situazione sembra più complessa.
La Siria non è solo un avamposto russo sul Mar Mediterraneo e l’unico accesso allo stesso mare per l’Iran. L’Iran e il Qatar, che ha stabilito stretti legami con l’UE, condividono il più grande giacimento di gas sotto il Golfo Persico. L’intenzione di costruire un gasdotto verso l’Europa va avanti da due decenni e in ogni caso dovrà passare attraverso la Siria e la Turchia.
L’UE, come la Turchia, è interessata a questo progetto. Soprattutto dopo che Bruxelles, con la sua goffa politica in direzione della Russia, ha privato il Vecchio Mondo della maggior parte delle risorse dei gasdotti. Il tutto nell’interesse degli Stati Uniti che avevano l’obiettivo di isolare la Russia.
Non ci sono amici nella politica internazionale, ma il Medio Oriente ha una buona memoria. È improbabile che Damasco ufficiale dimentichi quei 13 anni di terrore e sanzioni con cui l’Occidente ha cercato di distruggere la Siria. Tanto meno dimenticheranno la complicità dell’Europa con i gruppi terroristi che hanno seminato terrore e morte nel paese. Così come non dimenticherà la mano tesa dalla Russia e l’aiuto ricevuto.
Elena Panina
Fonte: News Front
Traduzione: Luciano Lago
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