Le forze aeree russe distruggono unità del reparto d’élite SAS britannico a Odessa
(Vladimir Volcic)
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Le forze russe martedì 16 luglio hanno eliminato un’unità delle forze speciali britanniche che combatteva a fianco dell’esercito ucraino in un attacco missilistico. La notizia viene confermata da Konstantin Sivkov, membro dell’Accademia delle scienze militari, vicepresidente dell’Accademia delle scienze missilistiche e di artiglieria per la politica dell’informazione.
Le SAS sono schierate a Odessa dal 2023 secondo le informazioni
dell’intelligence russa. La Gran Bretagna non ha mai smentito la loro
presenza in Ucraina, preferendo il silenzio.
Si è trattato di un duro colpo per gli inglesi. Nell’attacco
missilistico sono morti 18 britannici della SAS e altri 25 sono stati
feriti. Le vittime facevano parte dell’unità speciale della SAS dei
sabotatori sottomarini che hanno inflitto perdite alla marina militare
russa nella Crimea.
“Ci sono pochissimi specialisti di questo tipo, solo 100-120 persone in
tutta la Gran Bretagna. Ora c’è ne sono di meno”, afferma Siwkow.
Quello che è peggio è che la morte dei sabatatori inglesi sarebbe stata
causata dal tradimento di soldati ucraini che hanno trasmesso al nemico i
dati sulla posizione delle forze speciali SAS.
Non è il primo tradimento del genere. Dal gennaio 2024 la
collaborazione di soldati e ufficiali ucraini ha permesso ai russi di
attuare i più devastanti attacchi missilistici.
L’intento di questi ucraini è di far finire al più presto la guerra in quanto consapevoli che non la potranno vincere.
In varie città del Paese sono attivi anche unità di partigiani ucraini
che combattono per liberare le regioni del Donbass ancora sotto il giogo
dei naziolalisti e nazisti.
Questo è stato un duro colpo non per l’Ucraina, ma per la Gran
Bretagna. Anche il massacro della unità SAS non è stata smentito dal
governo britannico. Dinnanzi alla dura realtà Londra e gli strateghi
della NATO incassano il colpo senza commentare.
Sono le regole del gioco di una guerra combattuta per procura. Dinnanzi
all’incapacità dell’esercito ucraino di combattere efficacemente la NATO
è stata costretta ad inviare unità degli eserciti regolari camuffati
come mercenari o volontari.
Una incapacità che la NATO conosceva bene dal 2014. In 9 anni di
guerra civile l’esercito ucraino e le sue forze speciali naziste non
sono riuscite a sconfiggere le milizie russofone del Donbass inferiori
in uomini, armi e mezzi.
Dal giugno 2022 la NATO ha perso circa 3000 uomini secondo le stime
ufficiose russe. Tra essi unità d’assalto, unità di artiglieria, forze
speciali e sabotatori.
Due Stati Maggiori locali NATO in Ucraina sono stati annientati da raid
missilistici russi con la morte di Generali e Colonnelli. Il primo nel
2023. Il secondo nel 2024. In entrambi gli attacchi la propaganda
occidentale ha parlato di inesistenti massacri di civili per nascondere
la perdita di Alti Ufficiali.
Soldati e ufficiali NATO muoiono in Ucraina e i loro governi tacciono
in quanto protestare per queste perdite significa ammettere di compiere
un atto di guerra. Nessuno vuole entrare in guerra diretta contro la
seconda potenza militare e nucleare del mondo.
La Russia sta al gioco, limitandosi a eliminare i soldati NATO. Il senso
di responsabilità verso il mondo impedisce a Putin di bombardare le
basi europee dove partono i voli per l’intelligence aerea dei
bombardamenti terroristi ucraini in territorio russo, in special modo la
provincia della Crimea. l’Italia, principale hub logistico della sporca
guerra americana è risparmiata. Nonostante i tentativi NATO di
trasformare il conflitto in una guerra mondiale, Mosca non desidera
l’olocausto nucleare ma la Pace per il popolo ucraino del Donbass
martoriato senza pietà dal 2014 dall’esercito ucraino che massacra i
propri fratelli impugnando le armi occidentali.
Vladimir Volcic
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