Degli agenti dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interna dello Stato di Israele, scorteranno e sorveglieranno gli atleti della squadra israeliana che prenderà parte alle Olimpiadi di Parigi. È un provvedimento che le autorità di Israele avevano preso già in occasione delle Olimpiadi di Londra e di Rio de Janeiro e che a loro è sembrato tanto più necessario in questo momento estremamente delicato a causa del conflitto a Gaza, dei precedenti di terrorismo islamista in territorio francese e di certe pulsioni antisioniste che albergano nelle banlieu della grande immigrazione. In Israele, insomma, è vivo il timore di una ripetizione dei fatti di Monaco 1972: quando un commando di Settembre Nero, organizzazione terroristica palestinese, prese in ostaggio la squadra olimpica israeliana con le conseguenze che tutti ben conosciamo.
Il primo a rendere nota l’informazione è stato il britannico Telegraph, che nei giorni scorsi e in esclusiva, ha riportato la presenza di agenti israeliani armati che sono “stati inviati a Parigi” per preparare la “più grande operazione di sicurezza mai realizzata” per gli atleti israeliani alle Olimpiadi. La squadra olimpica israeliana conta 88 persone, tra atleti e staff, che riceveranno tutte i “dettagli di sicurezza” dall’intelligence israeliana ma non potranno tutte contare su una “guardia del corpo” personale.
Un momento di massima tensione
La notizia arriva proprio mentre la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza non si placa, e dopo che i ribelli houthi yemeniti – armati e sostenuti dall’Iran -hanno rivendicato l’attacco che ha messo nel mirino di un drone suicida il centro di Tel Aviv. L’attacco ha visto come risposta da parte di Israele un raid aereo che ha colpito depositi di carburante e una raffinerie di petrolio nella città portuale di Hodeida, in Yemen.
In questo quadro delicato, con la tensione ad altissimi livelli, (un livello elevato), il Servizio di sicurezza generale di Israele, agenzia d’intelligence responsabile della sicurezza interna più nota con il nome di Shin Bet, vuole garantire la sicurezza degli atleti israeliani che prenderanno parte dalle prossime Olimpiadi, di fronte a quella che viene percepita come una continua minaccia degli estremisti nei confronti di ebrei e israeliani in Europa. La “crescente minaccia dall’Iran, insieme a Hamas e gruppi jihadisti, che stanno promuovendo vigorosamente attacchi contro israeliani ed ebrei” è stata segnalata da diversi avvisi in Francia, ed è un avvertimento all’ordine del giorno in Israele.
Minaccia elevata e servizi segreti a Parigi
“Sappiamo che ci sono minacce ma non vogliamo parlarne”, ha confermato al Telegraph il ministro della cultura e dello sport israeliano, Miki Zohar. I dettagli del piano di sicurezza per le Olimpiadi è stato preparato un anno, e il budget per la sicurezza è raddoppiando.
“Facciamo del nostro meglio per assicurarci che gli atleti si sentano liberi ma anche al sicuro e non spaventati. Non vogliamo che notino troppo le guardie di sicurezza. Vogliamo che si sentano sicure di sé in modo che possano fare il loro lavoro”, ha spiegato un ex ufficiale dello Shin Bet, che interpellato dal giornale britannico ha spiegato come gli agenti segreti israeliane saranno “dotati di armi e nuove tecnologie” e saranno assistite dalle “forze di sicurezza locali”.
Una stretta collaborazione con le autorità francesi
Secondo quanto riportato da altre fonti che hanno servito nello Shin Bet, gli agenti inviati da Israele “molto probabilmente sono già in Francia a controllare il terreno“. Ed è molto probabile che abbiano già preso contatto da tempo con i loro specchi del Mossad e con i referenti dei servizi segreti francesi che si occuperanno della sicurezza delle Olimpiadi, le sezioni antiterrorismo della Police Nationale e il DGSI, la Direction générale de la Sécurité intérieure, il servizio informazioni francese per le questioni interne. Omologo dello Shin Bet in Israele.
La “cooperazione con le autorità francesi è fondamentale affinché il team di sicurezza israeliano svolga correttamente il proprio lavoro”, spiegano le fonti. “La minaccia contro la squadra può arrivare da qualsiasi parte. Non c’è dubbio che ci sia un pericolo”. Essa potrebbe arrivare da parte del gruppo armato Hamas, da sue falangi o altri gruppi terroristici. Ma secondo le ex fonti d’intelligence israeliane c’è sempre “l’Iran dietro quasi tutto”. Le autorità in Francia sono “particolarmente preoccupate a causa del livello di antisemitismo”. Ma è un fenomeno diffuso e radicato che si è solo accentuato con il riattivarsi del cruento confitto Israelo-palestinese .
Decine di attentati “sventati”
Israele afferma di aver sventato “decine di attacchi” contro cittadini di nazionalità israeliana all’estero negli ultimi mesi. La Francia viene considerata come Paese di “categoria 2“, ciò significa che il governo israeliano la considera una “potenziale minaccia” per gli israeliani. Le raccomandazioni che i servizi sicurezza ebraici raccomandano di adottare come “maggiori misure precauzionali”, sono ad esempio “evitare di mostrare apertamente segni della propria identità israeliana” e evitare di frequentare punti di ritrovo affollati e collegati alla comunità ebraica all’estero.
Lo Shin Bet ha dichiarato che questa sarà “una delle sfide di sicurezza più difficili” che una delegazione israeliana abbia mai dovuto affrontare.
Alla data dell’accensione del braciere Olimpico per Parigi 2024 – che avverrà il 26 di luglio dando ufficialmente inizio ai giuochi – mancano solo quattro giorni. Nel ricordo della strage di Monaco 1972 e degli atti abietti perpetrati dal terrorismo negli anni, gli apparati preposti sono dunque a lavoro per garantire la sicurezza e lasciare che lo sport trionfi sull’odio e sul fanatismo religioso che non ha alcun rispetto per la democrazia e per la vita.
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