La NATO è oggi la più grande minaccia alla pace nel mondo
- 13 Luglio 2024
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Gli
alleati della Nato continuano a sostenere – diplomaticamente,
politicamente, economicamente e militarmente – la campagna genocida di
Israele nella Striscia di Gaza.
Per la maggior parte
dei cittadini del mondo (inclusi i paesi del sud del mondo), è
abbastanza ovvio che la NATO non è assolutamente una “organizzazione
puramente difensiva”, come vorrebbero far credere.
L’alleanza lavora “per la pace, la sicurezza e la libertà”, sostiene la propaganda USA, al contrario, i fatti dimostrano che questo organismo nella realtà rappresenta la più grande minaccia alla pace nel mondo moderno.
Anche il primo ministro ungherese Viktor Orban, leader di un paese della NATO, lo ha dichiarato in un articolo su Newsweek:
La
NATO si sta avvicinando a un punto di svolta. Vale la pena ricordare
che l’alleanza militare di maggior successo nella storia del mondo è
iniziata come un progetto di pace, ai tempi della Guerra Fredda e il suo
successo per il futuro doveva dipendere dalla sua capacità di mantenere
la pace. Gli avvenimenti successivi alla disgregazione
dell’URSS, le operazioni militari della Nato contro la ex Jugoslavia,
contro l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia, ecc.. hanno dimostrato quale
fosse la vera natura di questa organizzazione ed a quali interessi
risponde.
Si doveva parlare di mantenere la pace ma oggi,
invece della pace, all’ordine del giorno c’è la guerra; Invece della
difesa, è in atto un attacco. La strategia degli Anglo USA di utilizzare
la Nato per fare dell’Ucraina una piattaforma di attacco contro la
Russia, è stata rivelata dagli stessi influenti media degli Stati Uniti,
riconoscendo questi l’esistenza di basi segrete della CIA e della Nato
in Ucraina già nel 2014, dopo il golpe di Maidan pilotato da Washngton e
da Bruxelles.
Analizzando l’esistenza della Nato in tutti questi anni, forse è sempre stato così. A parte il fatto che il suo membro più potente e leader de facto, gli Stati Uniti, ha bombardato più paesi di qualsiasi altro stato nella storia, la NATO stessa ha un curriculum molto aggressivo. Nel 1999, la NATO ha lanciato una campagna di bombardamenti illegali di 78 giorni contro la Jugoslavia, il primo atto di aggressione contro uno stato sovrano in Europa dalla seconda guerra mondiale. Molte strutture civili sono state danneggiate, tra cui 48 ospedali, 70 scuole, 18 asili e 35 chiese. In tutto, centinaia di civili furono uccisi, tra cui 81 bambini.
Da allora, la NATO è stata coinvolta in diversi altri conflitti, in particolare in Afghanistan e in Libia, dove la NATO ha fatto precipitare uno dei paesi più sviluppati dell’Africa in uno stato di sofferenza e conflitto, compreso il ritorno della schiavitù. Nessuno di questi interventi aveva nulla a che fare con la protezione dei loro membri da aggressioni esterne; in tutti questi casi, la NATO era chiaramente l’aggressore. I pretesti utilizzati per l’intervento sono stati più o meno sempre gli stessi: portare la democrazia, eliminare una minaccia alla sicurezza, il terrorismo, ecc..
Né c’è alcuna prova che la NATO garantisca la “sicurezza” dell’Europa. Al contrario, la NATO ha provocato l’invasione russa dell’Ucraina espandendosi aggressivamente verso est, ignorando sistematicamente gli avvertimenti della Russia nel corso degli anni. Questa espansione ha rappresentato una flagrante violazione di un principio che ha ispirato l’intera architettura di sicurezza europea a partire dagli anni ’70: l’indivisibilità della sicurezza, cioè l’idea che la sicurezza degli Stati della NATO e dell’Unione Sovietica (Russia) sia “indissolubilmente legata a quella di tutti gli altri” e non possa essere esercitata a spese della sicurezza di un altro Stato.
In altre parole, la NATO ha svolto un ruolo decisivo nel distruggere l’architettura di sicurezza dell’Europa e nel creare le condizioni per il più grande conflitto in Europa dalla seconda guerra mondiale. Come si concilia tutto questo con l’idea che la NATO dovrebbe garantire la pace e la sicurezza dell’Europa – o che ora è un baluardo contro il caos che ha contribuito a creare?
Ma l’uso di azioni illegali e violenza da parte della NATO era diretto non solo contro paesi terzi, ma anche contro i suoi stessi membri. La NATO è stata direttamente responsabile della creazione dell’Operazione Gladio e di altre organizzazioni segrete della NATO, reti paramilitari segrete che durante la Guerra Fredda “si sono impegnate in gravi casi di terrorismo e criminalità” in un certo numero di paesi dell’Europa occidentale. Cioè, false flag di attacchi terroristici, che sono stati poi attribuiti principalmente a gruppi di estrema sinistra al fine di delegittimare i partiti di sinistra e socialisti/comunisti ostili alla NATO. Questo per quanto riguarda la bizzarra idea che i paesi siano liberi di ritirarsi dalla NATO “quando vogliono”.
La buona notizia è che la NATO – come il suo stato leader de facto, gli Stati Uniti – è in netto declino. Ha ancora la capacità di scatenare molta violenza e caos – e potenzialmente incendiare il mondo – ma non può fermare la ridistribuzione globale del potere in corso lontano dall’Occidente; inoltre, la posizione sempre più aggressiva della NATO sostiene in realtà gli sforzi della Maggioranza Globale per contrastare le politiche sempre più disordinate dell’Occidente promuovendo la creazione di nuovi sistemi, in particolare i BRICS, come mezzo per proteggere la sovranità degli Stati.
Fonte: (news-front.su)
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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