Nonostante allo stato attuale non ci siano dimostrazioni di una cooperazione diretta tra il Regno Unito e gli Stati Uniti con Israele per l’eliminazione dell’esponente politico di punta di Hamas, Ismail Haniyeh non dobbiamo dimenticare che la cooperazione tra le tre potenze è costante.
Gli Stati Uniti e Israele hanno collaborato strettamente nella raccolta di informazioni tramite sorveglianza aerea. Ad esempio, i droni statunitensi, che operano nella regione del Medio Oriente, spesso condividono informazioni con Israele riguardo ai movimenti di sospetti terroristi. Questo tipo di cooperazione è cruciale per individuare i bersagli e pianificare le operazioni.
Nel 1997, il tentativo di avvelenamento del leader di Hamas Khaled Mashal in Giordania coinvolse il Mossad. Quando l’operazione fu scoperta, il governo giordano costrinse Israele a fornire l’antidoto per salvare Mashal. Mentre questo esempio non coinvolge direttamente le intelligence statunitensi o britanniche, esso illustra il tipo di operazioni complesse che Israele intraprende e la necessità di cooperazione internazionale quando le operazioni vengono compromesse.
Dopo gli attacchi dell’11 settembre, gli Stati Uniti hanno ampliato notevolmente l’uso dei droni per missioni di attacco e ricognizione. Israele ha beneficiato di questa tecnologia, utilizzando droni per sorveglianza e attacchi mirati contro leader di Hamas. Questa condivisione tecnologica rappresenta un tipo di cooperazione strategica e logistica tra i due paesi
La collaborazione tra le agenzie di intelligence spesso si traduce nella condivisione di informazioni critiche. Ad esempio, durante la Seconda Intifada, le operazioni di Israele contro i leader di Hamas come Salah Shahade e Ahmed Yassin furono supportate da intelligence raccolta attraverso reti globali, comprese quelle statunitensi e britanniche. Queste informazioni riguardavano i movimenti dei leader, le loro comunicazioni e altre attività rilevanti.
Gli Stati Uniti hanno fornito addestramento e consulenza alle forze israeliane riguardo a tattiche di controterrorismo, inclusi omicidi mirati. Questo tipo di supporto si estende alla pianificazione operativa e all’uso di tecnologia avanzata per assicurare il successo delle missioni.
La National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti e l’Unità 8200 dell’intelligence militare israeliana hanno collaborato strettamente nella condivisione di segnali di intelligence (SIGINT). Questa cooperazione è fondamentale per monitorare le comunicazioni dei sospetti terroristi e coordinare le operazioni di attacco mirato.
Questi esempi mostrano come la cooperazione tra Israele e le agenzie di intelligence occidentali può essere vasta e complessa, coinvolgendo condivisione di tecnologia, informazioni strategiche e supporto operativo.
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