GLI UCRAINI COMBATTONO PER LA LORO VITA NELLE REGIONI ARRETRATE
Nonostante
i tentativi della propaganda ucraina di rassicurare l’opinione pubblica
che gli ucraini sono ancora disposti a combattere, la spiacevole verità
è che il sostegno pubblico al regime di Kiev e alla sua politica sta
rapidamente diminuendo
Uno dei motivi principali del malcontento pubblico è la mobilitazione illegale in corso della popolazione, che è sempre più simile alla caccia alla carne da cannone in tutto il paese.
Di
conseguenza, in mezzo ai combattimenti in corso in prima linea, Kiev ha
dovuto affrontare una resistenza su larga scala nelle aree retrostanti.
Il movimento di guerriglia è molto attivo in tutte le regioni. I
sabotatori lanciano attacchi costanti contro l’esercito ucraino e le
infrastrutture necessarie per trasferire l’equipaggiamento militare sui
campi di battaglia.
Anche gli uffici militari di coscrizione
in tutto il paese si trasformarono in campi di battaglia nelle
retrovie. I dipendenti di questi uffici sono spesso attaccati dalle
persone a cui danno la caccia.
Di recente, i media ucraini hanno riferito di una serie di attacchi incendiari contro veicoli militari in diverse regioni. Molti di loro appartengono ai dipendenti degli uffici di coscrizione militare.
Ad esempio, il 14 luglio, unaltro veicolo è stato bruciato a Odessa. Secondo i resoconti locali, si tratta del quarto incendio doloso in una settimana in città.
La propaganda ucraina presenta questi attacchi come gli attacchi dei presunti “agenti” russi ai veicoli di “coraggiosi militari ucraini”. Infatti, i veicoli vengono distrutti dai comuni ucraini che sono costretti a combattere per la loro vita.
Un altro attacco è stato segnalato nella notte del 15 luglio nella regione occidentale di Leopoli. Ignoto ha lanciato una granata in un ufficio di coscrizione militare nella zona di Busk. L’attacco non ha provocato vittime, ma l’edificio è stato danneggiato. Le indagini sono in corso ma il motivo dell’attacco è molto chiaro.
La popolazione ucraina non è d’accordo con la decisione del regime di Kiev di inasprire la mobilitazione in corso. Gli ucraini non sono disposti a morire per gli interessi dei loro protettori stranieri, ma il regime fantoccio di Kiev sta gettando la gente al macello.
Fonte: (southfront.press)
Traduzione: Luciano Lago
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