Thales UK, filiale britannica del conglomerato francese della Difesa, è pronta in estate a testare il sistema d’arma a energia diretta studiata per colpire con impulsi elettronici gli sciami di droni nemici, preparandosi a consegnarlo nel 2025 alle forze armate britanniche. Lo ha dichiarato di recente il Ceo di Thales UK, Alex Casswell, annunciando l’avanzamento degli studi sul progetto della Radio Frequency Directed Energy Weapon (RFDEW) che l’azienda sta portando avanti assieme al Defence Science and Technology Laboratory del ministero della Difesa di Londra.
Il sistema utilizzerà, come detto, la possibilità di utilizzare come arma gli impulsi elettromagnetici e sarà montabile su mezzi di combattimento e operativo in ogni contesto. La RFDEW avrà un raggio operativo per i suoi impulsi pari a circa un chilometro di distanza. Operativamente, il suo obiettivo sarà quello di colpire con le onde radio emesse l’elettronica nemica consentendo il danneggiamento o, nel migliore dei casi, l’abbattimento dei velivoli nemici senza pilota che minacciano le forze sul campo. Ogni colpo, secondo il ministero della Difesa, costerà solo l’equivalente di 13 centesimi di euro, garantendo dunque una capacità di gestione delle risorse molto meno onerosa dell’intercettazione basata sulla difesa missilistica.
La lezione di recente appresa dal Regno Unito e dagli alleati nella gestione della crisi geopolitica del Mar Rosso, ove i droni sono l’arma preferita assieme ai missili dei ribelli yemeniti Houthi per interdire il traffico marittimo, ha chiamato i Paesi dell’Alleanza Atlantica a crescenti sforzi per ottimizzare la tutela in tal senso. Non a caso, ricorda Breaking Defence, “dall’altra parte dell’Atlantico, gli sforzi della Marina americana per sviluppare soluzioni più convenienti per abbattere droni economici o missili antinave invece di utilizzare munizioni convenzionali costose stanno aumentando allo stesso modo”.
Dal 2021, a tal proposito, Thales lavora anche alla Laser Direct Energy Weapon (LDEW) funzionale all’intercettazione specifica per il dominio navale. E nel frattempo, se il RFDEW sarà realtà, gli stabilimenti Thales di Belfast, capoluogo dell’Irlanda del Nord, saranno chiamati a uno sforzo operativo sempre più ampio dopo aver aumentato del 10% nel 2023 la produzione di missili anticarro NLAW e antiaerea tipo Starstreak destinati all’Ucraina. Il mondo si riarma e cerca nuove soluzioni operative per le forze armate. Il Regno Unito dimostra di possedere ancora capacità innovativa e di sviluppo. Aprendo la frontiera su un dominio poco esplorato ma fondamentale.
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