Lapid: Gli incendi successivi agli attacchi di Hezbollah bruceranno la deterrenza israeliana
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid critica il governo estremista israeliano per la sua cattiva gestione della guerra e lo incolpa per aver distrutto il deterrente israeliano.
“Il Nord è in fiamme e il deterrente israeliano brucerà con esso”, ha avvertito lunedì l’ex primo ministro israeliano (da luglio a dicembre 2022), alludendo ai massicci incendi che stanno devastando diverse città nel nord dei territori palestinesi occupati. , dopo gli attacchi con razzi e droni compiuti dal Movimento di resistenza islamica del Libano (Hezbollah).
Il politico israeliano ha criticato l’attuale gabinetto israeliano, guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, per non avere un piano attuabile per il dopoguerra nella Striscia di Gaza. Loro, ha aggiunto, non hanno nemmeno un piano per il ritorno dei residenti del nord dei territori occupati, evacuati da mesi a causa degli attacchi di Hezbollah.
Il leader dell’opposizione ha anche criticato il ministro della sicurezza interna di estrema destra Itamar Ben-Gvir, il cui ministero supervisiona i vigili del fuoco, per aver partecipato a un evento ad Al-Quds (Gerusalemme) mentre gli incendi infuriavano nel nord.
Ha accusato il gabinetto di Netanyahu di essere il più “sconsiderato” nella storia dell’entità sionista. “A loro semplicemente non importa. Non riguardo al nord, al sud o agli ostaggi [gli israeliani trattenuti dalla Resistenza a Gaza]”, ha denunciato Lapid.
Da parte sua, l’ex primo ministro israeliano Naftali Bennett ha denunciato che Israele “non viene gestito” e manca di leadership, invitando le autorità a “salvare il Nord”.
Secondo i media israeliani, le fiamme
si sono estese a Kiryat Shmona, al monte Adir e ad Amiad e ad Al-Jalil
(Galilea), consumando alcune case e carbonizzando strade. La polizia ha
evacuato i residenti di molti comuni come Kiryat Shmona e le squadre dei
vigili del fuoco sono state dispiegate in tutte le aree colpite,
cercando di spegnere l’incendio.
Le fiamme hanno interessato
anche le zone del Monte Adir e del Kibbutz Amiad, e hanno causato la
chiusura del traffico sulle principali strade della regione della
Galilea.
Hezbollah: Non fermeremo gli attacchi finché Israele non porrà fine ai suoi crimini a Gaza
I
rapporti indicano inoltre che gli incendi hanno devastato alcune basi
militari situate nella regione di Margaliot, nel nord della Palestina
occupata, e fonti locali affermano che almeno sei persone sono rimaste
ferite, tra cui quattro vigili del fuoco, a seguito dell’incidente.
Dallo scorso ottobre, Hezbollah ha iniziato i suoi attacchi contro le basi e gli interessi israeliani nel nord della Palestina occupata, come rappresaglia per gli attacchi del regime occupante nella Striscia di Gaza, dove Israele ha ucciso almeno 36.479 palestinesi.
Fonte: Hispan Tv
Traduzione: Luciano Lago
Nessun commento:
Posta un commento