I prossimi passi nell’allargamento dei BRICS
di Mikhail Gamandiy-Egorov
Il vertice BRICS di quest’anno in Russia sarà decisivo per quanto riguarda le prossime fasi dell’allargamento. Una delle principali organizzazioni internazionali nel mondo multipolare continua ad essere un’enorme fonte di attrazione per molte nazioni a livello globale. Una cosa è certa: il ruolo dei BRICS sulla scena mondiale continuerà a crescere.
La città russa di Kazan ospiterà il vertice BRICS 2024 dal 22 al 24 ottobre, in un momento in cui la Russia presiederà l’organizzazione internazionale pro-multipolare. Se il programma del vertice si preannuncia già intenso, uno dei temi chiave riguarda ovviamente le future tappe dell’allargamento del blocco, in un momento in cui l’interesse per i BRICS su scala globale continua a spostarsi verso l’alto, confermando ulteriormente l’alleanza che si sta formando tra l’organizzazione e i paesi del Sud del mondo.
Dopo il vertice BRICS del 2023 in Sud Africa, considerato davvero storico e a seguito del quale è stata raggiunta la prima fase di espansione dell’organizzazione, ora altre nazioni aspettano il loro turno, che oggi costituisce una fonte di molte discussioni e analisi. Oltre ai paesi già candidati in precedenza, in particolare Bielorussia, Kazakistan, Cuba, Bolivia, Venezuela, tra gli altri, si aggiungono ora nuove nazioni che hanno formalizzato la loro domanda di adesione, tra cui Malesia, Azerbaigian e Turchia.
Numerosi altri paesi hanno espresso il loro interesse ad essere invitati, compresi i pesi massimi regionali e continentali, come la Nigeria e il Pakistan ( che fa già parte dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai). In generale, i candidati ufficiali e non ufficiali per le prossime fasi dell’allargamento dei BRICS si trovano ai quattro angoli del mondo, Eurasia, Africa, America Latina, in altre parole all’interno dell’ovvia maggioranza globale dell’umanità.
Ciò che è interessante oggi è che i BRICS si stanno aprendo a tutte le nazioni interessate o in procinto di esserlo attraverso vari programmi di interazione nel formato BRICS+. Si noti ad esempio che il presidente russo Vladimir Putin, durante la sua recente visita ufficiale in Mongolia, ha invitato il presidente di questo paese, Ukhnaagiin Khürelsükh, a unirsi ai lavori del vertice BRICS di quest’anno in Russia. Un invito già accettato.
Ultimo vertice dei BRICS nel 2023
Una cosa è certa, se il vertice BRICS 2024 a Kazan manterrà tutta la sua riservatezza riguardo alla possibile accettazione di nuovi membri a partire dalla fine di quest’anno e dall’inizio del prossimo anno, sapendo tanto più che la decisione finale su ciascuna delle candidature sarà essere adottate solo su base coordinata da tutti gli Stati membri del blocco, una cosa è tuttavia ovvia. Che le prossime fasi dell’allargamento, e per di più non solo la seconda, avranno luogo presto, con sorprese forse anche molto interessanti.
Oggi i BRICS non hanno più bisogno di pubblicità. L’attrazione per una struttura veramente internazionale è reale, i numeri e le statistiche parlano chiaro. Sapendo tanto più che i BRICS ancor prima della prima fase di allargamento decisa l’anno scorso sul suolo sudafricano, e solo sulla base dei primi cinque membri (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), avevano già superato in termini di Pil combinato il club occidentale+Giappone del G7, considerato in passato come il raggruppamento dei paesi più ricchi e industrializzati del pianeta. In altre parole, solo i primi cinque membri dei BRICS erano riusciti a superare il club dei “7”, un club che oggi rappresenta un’evidente minoranza globale e nostalgici dell’unipolarismo.
E tutto questo accade in un momento in cui il peso economico dell’Occidente nel mondo continua a diminuire,
e le posizioni a lungo detenute dai paesi occidentali nella top 10
economica mondiale vengono, passo dopo passo, conquistate da potenze non
occidentali. e che i BRICS continuano ad aumentare la loro interazione
con le nazioni del Sud del mondo, in particolare quelle africane .
Rafforzare
ulteriormente la direzione strategica dell’alleanza tra tutti i
sostenitori dell’ordine multipolare internazionale. Geopoliticamente,
geoeconomicamente, geostrategicamente, parlando. Ciò senza dimenticare
anche che l’umanità assiste oggi ad un aumento dell’interazione tra
tutte le strutture importanti del mondo multipolare, siano esse di
importanza internazionale, continentale o regionale.
Pertanto, i BRICS, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, l’Unione Economica Eurasiatica e l’Alleanza degli Stati del Sahel (AES), rappresentano tutti insieme coloro che rafforzano attraverso l’interazione congiunta questo ordine mondiale multipolare che è diventato realtà e che deve sferrare il colpo finale a coloro che, oltre a rappresentare una piccola minoranza planetaria, cercano con tutti i mezzi di costringere la maggioranza mondiale a vivere nuovamente sotto la dittatura occidentale. Qualcosa che ovviamente non accadrà.
Mikhail Gamandiy-Egorov
Fonte: Observateur continental
Traduzione: Gerard Trousson
Nessun commento:
Posta un commento