Benvenuti nel Blog di Claudio Martinotti Doria, blogger dal 1996


"Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam", motto dell'Ordine dei Cavalieri Templari, Pauperes commilitones Christi templique Salomonis

"Ciò che insegui ti sfugge, ciò cui sfuggi ti insegue" (aneddotica orientale, paragonabile alla nostra "chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane")

"Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell'Occidente è che perdono la salute per fare soldi. E poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere nè il presente nè il futuro. Sono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto."
(Dalai Lama)

"A l'è mei mangè pan e siuli, putòst che vendsi a quaicadun" (Primo Doria, detto "il Principe")

"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci." Mahatma Gandhi

L'Italia non è una nazione ma un continente in miniatura con una straordinaria biodiversità e pluralità antropologica (Claudio Martinotti Doria)

Il proprio punto di vista, spesso è una visuale parziale e sfocata di un pertugio che da su un vicolo dove girano una fiction ... Molti credono sia la realtà ed i più motivati si mettono pure ad insegnare qualche tecnica per meglio osservare dal pertugio (Claudio Martinotti Doria)

Lo scopo primario della vita è semplicemente di sperimentare l'amore in tutte le sue molteplici modalità di manifestazione e di evolverci spiritualmente come individui e collettivamente (È “l'Amor che move il sole e le altre stelle”, scriveva Dante Alighieri, "un'unica Forza unisce infiniti mondi e li rende vivi", scriveva Giordano Bruno. )

La leadership politica occidentale è talmente poco dotata intellettualmente, culturalmente e spiritualmente, priva di qualsiasi perspicacia e lungimiranza, che finirà per portarci alla rovina, ponendo fine alla nostra civiltà. Claudio Martinotti Doria

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Patriă Montisferrati

Patriă Montisferrati
Cliccando sullo stemma del Monferrato potrete seguire su Casale News la rubrica di Storia Locale "Patriă Montisferrati", curata da Claudio Martinotti Doria in collaborazione con Manfredi Lanza, discendente aleramico del marchesi del Vasto - Busca - Lancia, principi di Trabia

Come valorizzare il Monferrato Storico

La Storia, così come il territorio e le sue genti che l’hanno vissuta e ne sono spesso ignoti ed anonimi protagonisti, meritano il massimo rispetto, occorre pertanto accostarsi ad essa con umiltà e desiderio di apprendere e servire. In questo caso si tratta di servire il Monferrato, come priorità rispetto a qualsiasi altra istanza (personale o di campanile), riconoscendo il valore di chi ci ha preceduti e di coloro che hanno contribuito a valorizzarlo, coinvolgendo senza preclusioni tutte le comunità insediate sul territorio del Monferrato Storico, affinché ognuna faccia la sua parte con una visione d’insieme ed un’unica coesa identità storico-culturale condivisa. Se ci si limita a piccole porzioni del Monferrato, per quanto significative, si è perdenti e dispersivi in partenza.

Sarà un percorso lungo e lento ma è l’unico percorribile se si vuole agire veramente per favorire il Monferrato Storico e proporlo con successo come un’unica entità territoriale turistico culturale ed economica …

Gli USA si innervosiscono per la stretta cooperazione fra Mosca e Pechino, e sono stati loro a provocarla cone le loro pessime strategie di politica estera e bellica

 

 

A Washington si innervosiscono per la stretta cooperazione fra Mosca e Pechino

Fonte: Contro

https://www.controinformazione.info/a-whashington-si-innervosiscono-per-la-stretta-cooperazione-fra-mosca-e-pechino/

 

Il rappresentante del Dipartimento di Stato ha affermato della preoccupazione degli Stati Uniti in relazione ai negoziati tra il Presidente della Federazione Russa e il Presidente della Repubblica popolare cinese

I colloqui tenuti alla vigilia del formato video tra il presidente della Russia e il presidente della Cina, a quanto pare, hanno destato preoccupazione tra le autorità statunitensi. Lo ha affermato direttamente il Dipartimento di Stato americano. Un portavoce della politica estera degli Stati Uniti ha dichiarato che “Washington è preoccupata per il fatto che Pechino stia violando il suo proclamato principio di neutralità politica negoziando e fornendo sostegno alla Russia”.
Dal Dipartimento di Stato USA:

Pechino ha ripetutamente affermato di aderire al principio della neutralità politica. Ma il suo comportamento dimostra chiaramente che non è così e che è coinvolta e mantiene stretti legami con la Russia.

Un’altra manifestazione del tono di mentoring da parte degli Stati Uniti, che, a quanto pare, si sono già finalmente convinti di dover agire come un arbitro globale, o meglio, un gendarme, che determina anche come, a chi e in base a quali principi in il mondo moderno può cooperare. – Le “regole” le stabiliscono loro, i padroni del globo (N.d.R.).
Da una dichiarazione di un portavoce del Dipartimento di Stato americano:
Esprimiamo preoccupazione per il fatto che la leadership cinese sia impegnata in contatti di questo tipo con la leadership russa. Noi e l’Unione europea abbiamo avvertito Pechino delle conseguenze se la Russia fornisce assistenza militare contro l’Ucraina, oltre ad aiutare a eludere le sanzioni.
Il rappresentante del dipartimento americano ha annunciato che gli Stati Uniti stanno monitorando da vicino le azioni di Pechino.

Ricordiamo che alla vigilia di Vladimir Putin e Xi Jinping hanno deciso di incontrarsi di persona. L’incontro si svolgerà nell’ambito della prossima visita del leader cinese in Russia nel 2023.

Fonte: Top War

Traduzione: Luciano Lago

Grossolani errori tattici del comando ucraino concentrano le forze armate in aree ristrette sottoponendole al fuoco devastante dell’artiglieria russa

 

 

Gli errori tattici del comando ucraino lasciano le forze ucraine sotto il fuoco devastante dell’artiglieria russa

Fonte: Contro

https://www.controinformazione.info/gli-errori-tattici-del-comando-ucraino-lasciano-le-forze-ucraine-sotto-il-fuoco-devastante-dellartiglieria-russa/
 
 
Il generale ucraino Valeriy Zalouzhny ha creato una vulnerabilità che il generale Sergei Surovikin sfrutta appieno

di Valentin Vasiliscu

L’attacco di missili e droni russi del 29 dicembre è iniziato come l’ultima volta, con i droni E-95M usati come “esche”. Questi consentono alle forze russe di individuare le posizioni dei lanciamissili e dell’artiglieria ucraina.
Le batterie AA ucraine sono state nuovamente intrappolate e gli aerei russi Su-30 hanno esplorato le loro posizioni e hanno lanciato contro di loro missili anti-radar Kh-58 dalle aree di pattugliamento aereo.

La differenza questa volta sta nella distribuzione dei bersagli per missili da crociera, missili Iskander e droni Geran. Solo il 20% erano obiettivi per le infrastrutture energetiche. Questa volta è stata data preferenza all’ulteriore neutralizzazione dei lanciamissili di difesa contraerea ucraini, le cui coordinate sono state scoperte dai sistemi di ricerca spaziale russi la scorsa settimana (a Odessa, Kiev e da Poltava). Anche la base di addestramento Nato a Yavoriv, ​​dove vengono addestrati mercenari stranieri, è stata attaccata. Tuttavia, oltre il 50% degli attacchi si è concentrato con la massima precisione sui depositi di munizioni e nelle aree di concentrazione tecnica di combattimento di 10 brigate territoriali, costituite da riservisti ucraini.

Gli oltre 25.000 riservisti ucraini delle brigate territoriali sono appena stati schierati dietro le linee difensive di Bahmut (nel distretto di Sloviansk-Kramatorsk-Konstantinivka). Va notato che le linee di difesa fortificate di Bahmut-Soledar, dove l’intensità dei combattimenti è molto alta, sono difese da altre 17 brigate ucraine di alpini, meccanizzati, artiglieria, carri armati e aviotrasportati. Ciò rappresenta 38.000 soldati in più.

A causa dell’enorme densità di equipaggiamento da combattimento e soldati nello spazio limitato della sezione Slovansk-Kramatorsk-Konstantinivka, che il generale Valeriy Zaluzhny ha creato come un principiante, credo che il generale Sergei Surovikin non perderà questa opportunità offerta su un piatto d’argento dall’esercito ucraino . Vale a dire colpire con missili e droni di ogni tipo e con sempre maggiore frequenza questo accumulo di forze ucraine non protette.

Fonte: Reseau International

Traduzione: Gerard Trousson

Incontri trilaterali tra Mosca, Ankara e Damasco: uno degli esiti dell’incontro è stato il consenso della Turchia al completo ritiro delle truppe dalla Siria.


 

La politica analfabeta degli Stati Uniti alla fine riunisce altri giocatori

Fonte: Contro  

https://www.controinformazione.info/la-politica-analfabeta-degli-stati-uniti-alla-fine-riunisce-altri-giocatori/

 

A metà dicembre, R. Erdogan ha annunciato che era necessaria una serie di incontri trilaterali tra Mosca, Ankara e Damasco. In meno di due settimane si sono svolti i colloqui tra i capi dei ministeri della difesa, nonostante questo incontro sia il primo contatto tra Ankara e Damasco in 11 anni a un livello simile.
Lo scopo dell’incontro, ovviamente, è risolvere la crisi siriana.

Ankara ha lanciato un’operazione aerea a novembre contro l’ala siriana del PKK bandito in Turchia. R. Erdogan non ha escluso che sarà seguito da quella di terra, annunciando “una notte 2.0”. Tuttavia, la Turchia comprende che le forze di Ankara da sole non sono chiaramente sufficienti per risolvere i compiti fissati: è necessaria la partecipazione di Mosca e Damasco.
Hulusi Akar, ministro della Difesa turco, non ha escluso azioni congiunte con la Siria per ripulire le sue regioni settentrionali dai terroristi se le parti “riusciranno a superare i problemi relativi alla difesa e alla sicurezza”.

Secondo fonti siriane, uno degli esiti dell’incontro è stato il consenso della Turchia al completo ritiro delle truppe dalla Siria. Una decisione inaspettata, viste le numerose dichiarazioni dei rappresentanti turchi secondo cui l’unico obiettivo di Ankara è la lotta al terrorismo ei militari turchi sono sul territorio del Paese solo perché un terzo del Paese è controllato dai terroristi. È importante capire che la Repubblica turca non sarebbe così flessibile se non le si offrissero termini favorevoli dell’accordo. Ed è probabile che Ankara abbia ricevuto bonus sotto forma di
a) un meccanismo congiunto per il ritorno dei profughi in Siria, perché è così che l’amministrazione Erdogan toglie una delle carte vincenti all’opposizione subito prima delle elezioni, b) l’apertura di strade internazionali, in particolare la strada M-4 Latakia-Aleppo, insieme alla Russia, c) il riconoscimento del PKK come principale minaccia alla sicurezza di Siria e Turchia.

Truppe turche in Siria

Tutti arrivano alla conclusione, di chi è il problema principale e cosa fare. Così, in Siria, i giacimenti petroliferi controllati e devastati dagli Stati Uniti sono già bruciati. E ieri, tra l’altro, la base militare statunitense nella provincia siriana di Deir ez-Zor è stata colpita da razzi.
La politica analfabeta degli Stati Uniti alla fine riunisce il resto degli attori che combattono attivamente il separatismo e il terrorismo e unisce coloro che prima erano inimmaginabili allo stesso tavolo: Damasco e Ankara. Subito dopo l’incontro di Mosca, H. Akar ha affermato che è possibile tenere un incontro trilaterale a livello di capi di Stato se si creano le condizioni necessarie. Secondo lui, dopo l’incontro, Ankara ha accettato di continuare i contatti con Damasco, che potrebbero avviare la costruzione di un’architettura di sicurezza radicalmente nuova nella regione.

Vladimir Avatkov

Fonte: RT

Traduzione: Mirko Vlobodic

BlackRock porta l’accattonaggio di Zelenskyy ad un livello superiore. Zelenskyy e Larry Fink si preparano a trarre profitto dalla distruzione dell'Ucraina

 La lettera annuale ai Ceo di Larry Fink lancia nuove sfide - Formiche.net

BlackRock porta l’accattonaggio di Zelenskyy ad un livello superiore

Volodymyr Zelenskyy e Larry Fink si preparano a trarre profitto dalla distruzione dell'Ucraina

kurtnimmo.substack.com

BlackRock è la più grande società di gestione patrimoniale e di investimento del mondo. Ha in gestione più di 10.000 miliardi di dollari in fondi dei clienti, una montagna di denaro che getta un’ombra sul PIL di molti Paesi, tra cui la Germania, il quarto PIL più grande del mondo. È lecito affermare che controlla, o ha un’influenza spropositata, sulla Federal Reserve, sulle banche di Wall Street, tra cui Goldman Sachs e Vanguard, sugli incontri del WEF a Davos (e sul suo maniaco del controllo, il Grande Reset) e su tutto ciò che ne consegue, compresi il Presidente Biden e il Congresso.

Larry Fink, fondatore e CEO di BlackRock, si è alleato con l‘Uomo Sempre in Verde, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. “Gli specialisti di questa società stanno già aiutando l’Ucraina a strutturare il fondo per la ricostruzione del nostro Stato,” ha dichiarato l’Uomo in Verde dopo una videochiamata con Fink, secondo Bloomberg.

Zelenskyy ha portato la sua attività di accattonaggio mondiale ad un livello superiore. Secondo la pagina web del governo di Zelenskyy, attiva e funzionante anche se gli Ucraini stanno congelando e sono al buio, Larry Fink aiuterà a raccogliere i fondi per ricostruire ciò che verrà fatto saltare in aria di nuovo. (Quanto al sito web di Zelenskyy, per il momento è al sicuro, ospitato a Santa Clara, in California).

In conformità con gli accordi preliminari stipulati all’inizio di quest’anno tra il capo di Stato e Larry Fink, il team di BlackRock sta lavorando da diversi mesi ad un progetto per consigliare il governo ucraino su come strutturare i fondi per la ricostruzione del Paese.

Zelenskyy e Fink “hanno concordato di concentrarsi nel breve termine sul coordinamento degli sforzi di tutti i potenziali investitori e dei partecipanti alla ricostruzione del nostro Paese, incanalando gli investimenti nei settori più rilevanti e significativi per l’economia ucraina,” riporta la CNBC.

Buona fortuna. Magari potrebbe essere una buona idea dare un’occhiata all’enorme corruzione esistente in Ucraina prima di investire un centesimo in quel buco nero. Secondo Transparency International, l’Ucraina è il secondo Paese più corrotto d’Europa e si colloca al 120° posto su 182 tra i Paesi più corrotti del mondo.

Secondo Dragon Capital, nel 2016, due anni dopo il colpo di stato orchestrato dal governo statunitense a Kiev, gli oligarchi ucraini più ricchi avevano accumulato oltre 11 miliardi di dollari, quasi il 13% del PIL dell’Ucraina.

Gran parte del denaro accumulato da Rinat Akhmetov, Ihor Kolomoyskyi, Victor Pinchuk e dall’ex presidente e magnate del settore dolciario/automotive Petro Poroshenko, era arrivato dal furto organizzato di stampo neoliberale di beni pubblici, noto come privatizzazione. Kolomoyskyi è uno dei principali finanziatori del gruppo neonazista Settore Destro. È considerato il burattinaio dell’ex comico e attuale presidente Zelenskyy. Possiede inoltre numerose proprietà negli Stati Uniti.

L’Ucraina è il sogno che si avvera dei riciclatori di denaro sporco. Il suo settore bancario prospera grazie agli schemi Ponzi. Gli oligarchi raccolgono fortune facendo la cresta su miliardi di euro provenienti dai prezzi del gas sovvenzionati dal governo. I funzionari corrotti collaborano con gli oligarchi per monopolizzare gli affari. Nel 2015, era stato accertato che meno del 50% delle imprese in Ucraina produceva profitti e che il 9,8% di tutte le operazioni commerciali erano controllate da funzionari governativi corrotti e dagli oligarchi per i quali lavoravano.

A luglio, l‘Associated Press aveva riferito che,

Il licenziamento di alti funzionari da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy sta gettando una scomoda luce su una questione che l’amministrazione Biden ha ampiamente ignorato fin dallo scoppio della guerra con la Russia: la storia dell’Ucraina, caratterizzata da una corruzione dilagante e da una governance traballante.

Naturalmente, a Biden – o meglio, dato che ha un evidente deficit cognitivo, ai suoi “consiglieri” neocon – non importa nulla delle sofferenze degli Ucraini, vittime di oligarchi senza freni e di funzionari governativi corrotti. Tutto ruota intorno alla Russia, alla Cina e al ruolo di egemone mondiale.

All’inizio di quest’anno, Larry Fink aveva dichiarato agli azionisti: “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta invertendo la tendenza di lungo corso della globalizzazione.” Stranamente, Fink sembra credere che lo sforzo della Russia di tenere la NATO fuori dall’Ucraina e dal suo confine occidentale abbia “esacerbato la polarizzazione e il comportamento estremista che vediamo oggi in tutta la società.” Dategli ragione, a meno che non vogliate essere impeciati e impiumati come “estremisti polarizzatori.”

Ora sembra che la globalizzazione tanto cara a Fink sia destinata a crollare, mentre la crescita dei mercati dei capitali rallenta e l’economia a gestione centralizzata si dirige verso la recessione (in realtà una vera e propria depressione, ma questo argomento spaventoso viene raramente affrontato dai rispettabili media mainstream che fanno disinformazione e che si attengono alla narrativa ufficiale).

Larry non è il solo a vivere questo incubo. Anche il fondatore di Oaktree Capital Management, Howard Marks, perde il sonno per la scomparsa della globalizzazione centralizzata, guidata dalle aziende, ispirata dai neoliberisti e imposta dai governi. In Aprile, Marks e il WEF avevano dichiarato che “la guerra sta costringendo il pendolo degli affari internazionali ad allontanarsi dalla globalizzazione, mentre le aziende e i governi ripensano alla loro interdipendenza.”

In realtà, i regimi autoritari spesso si tagliano fuori dal mercato globale per tutta una serie di ragioni – Vladimir Putin è solo un esempio.

Se non fosse per le loro menzogne, questi tizi farebbero ridere il mondo. Secondo il Forum Economico Mondiale, Putin è “autoritario” perché sa che l’élite globale vuole ucciderlo, distruggere la Russia e trasformare le sue rovine, in piccoli bantustan reciprocamente ostili, e quindi facilmente saccheggiabili e controllabili. Non ha nulla a che fare con l’interdipendenza o con quella barzelletta che è la democrazia. È solo un esercizio di pubbliche relazioni per indorare la pillola e ingannare la gente.

“Il problema di base della globalizzazione non è difficile da capire,” scrive Mike Whitney. “Le grandi aziende hanno esternalizzato in Asia milioni di posti di lavoro ad alta retribuzione in piattaforme a basso salario, lasciandosi dietro migliaia di fabbriche chiuse e comunità distrutte, un forte aumento della dipendenza da oppiacei e la costante erosione del tenore di vita.”

Putin sostiene che l’élite è ignara degli effetti della sua predazione. Non sono d’accordo. I patocrati godono di fronte alla miseria di milioni di persone, è così che si divertono. Se sono ignari di qualcosa, è del fatto che molti di loro potrebbero penzolare dai lampioni prima che tutto questo finisca.

Sembra che le élite non vedano la crescente stratificazione della società e l’erosione della classe media… (ma la situazione) crea un clima di incertezza che ha un impatto diretto sull’umore dei cittadini. Studi sociologici condotti in tutto il mondo dimostrano che le persone in diversi Paesi e in diversi continenti tendono a vedere il futuro come oscuro e tetro. Questo è triste. Il futuro non li alletta, ma li spaventa. Allo stesso tempo, le persone non vedono opportunità o mezzi reali per cambiare qualcosa, influenzare gli eventi e plasmare la politica. Per quanto riguarda l’affermazione che le frange e i populisti avrebbero sconfitto la minoranza ragionevole, sobria e responsabile, non stiamo parlando di populisti o simili, ma di gente comune, di cittadini comuni che stanno perdendo la fiducia nella classe dirigente. Questo è il problema.

Zelenskyy e Fink si stanno preparando a trarre profitto dalla distruzione dell’Ucraina. “L’ingresso di BlackRock segna l’inizio del tanto atteso passaggio dalla truffa ai contribuenti alla truffa agli investitori privati,” scrive JD Rucker.

BlackRock eserciterà la sua enorme influenza sulle aziende di tutto il mondo per convogliare la maggior quantità possibile di private equity nella nazione, e qui il denaro sarà distribuito a tutti i potenti [oligarchi] in cerca di una bustarella.

I funzionari governativi corrotti (molti dei quali ucraini) e i loro padroni, gli oligarchi psicopatici, trarranno profitto dallo schema Zelenskyy-Fink per ricostruire ciò che la Russia distruggerà di nuovo. La Russia è determinata, per il bene della sua sicurezza nazionale, a trasformare l’Ucraina in uno Stato monco, senza il nazismo e la NATO, un ex Stato dominato da oligarchi e spezzettato in piccole entità, innocue e facilmente controllabili.

Non ho la sfera di cristallo, ma credo che, alla fine, Zelenskyy lascerà il Paese con la proverbiale valigia piena di biglietti verdi fiat e di cartamoneta altrettanto svalutata dell’Unione Europea, seguendo le orme dei precedenti autocrati sconfitti e umiliati.

Larry Fink continuerà a essere Larry Fink. Spingerà il “capitalismo dei portatori di interesse,” una vetrina pulita per il neoliberismo predatorio. Larry sa su quale lato il suo pane viene imburrato, ecco perché ha abbracciato la politica “woke.” “Il capitalismo degli azionisti potrebbe costringere gli amministratori delegati a pensarci due volte prima di fare cose che danneggiano il pubblico,” ipotizza il New York Post.

Altre velenosi esercizi di pubbliche relazioni. Per “Klaus Schwab e il WEF, il quadro del capitalismo degli stakeholder deve essere globalizzato,” osserva Michael Rectenwald su Mises Wire. Schwab e il WEF nutrono grandi speranze per un neoliberismo ribattezzato e fuso con l’assurda ideologia “woke.”

Non succederà. Il resto delle nazioni del mondo, guidate dall’esempio della Russia, alla fine getteranno il neoliberismo nella pattumiera della storia. Il problema sono gli psicopatici del WEF e i globalisti, illusi dalla malattia mentale e dall’arroganza corrosiva. Potrebbero davvero radioattivizzare il pianeta e rendere qualsiasi tipo di attività sociale e commerciale la reliquia di un passato dimenticato.

Kurt Nimmo

Fonte: kurtnimmo.substack.com
Link: https://kurtnimmo.substack.com/p/blackrock-to-take-zelenskyys-panhandling
28.12.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

Per la prima volta in Italia il contenuto dei vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna sta per essere oggetto di analisi di laboratorio per ordine del TRIBUNALE CIVILE DI PESARO


IL CONTENUTO DEI VACCINI ALL’ESAME DEL MICROSCOPIO DEL TRIBUNALE CIVILE DI PESARO

Per la prima volta in Italia il contenuto dei vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna sta per essere oggetto di analisi di laboratorio in un giudizio civile promosso dall’Avv. Nicoletta Morante del Foro di Pesaro allo scopo preciso di accertare se siano presenti eccipienti ad uso non umano o dannosi per la salute e/o enzimi.

 

https://giubberosse.news/2022/12/30/il-contenuto-dei-vaccini-allesame-del-microscopio-del-tribunale-civile-di-pesaro/

 

L’Avv. Nicoletta Morante del Foro di Pesaro, intervistata dall’Osservatorio Legale Effetti Avversi da Vaccini (E.A.V.), scrive il seguente articolo

PREMESSA ALL’ARTICOLO

Le risultanze peritali sulla composizione e quindi sull’eventuale presenza di elementi additivi non dichiarati e/o nocivi, se dovesse trovare conferma la tesi del ricorrente, potranno aprire la strada in modo eccezionale e mai visto al risarcimento danni da effetti avversi. Il lavoro e la lungimiranza giuridica dell’Avv. Nicoletta Morante potrebbero così fornire a tutti i legali la prova della culpa in vigilando del Ministero della Salute che tanto i giudici pretendono, nonché molti altri aspetti giuridici di fondamentale importanza che non ci sfuggiranno.

L’Avv. Nicoletta Morante con il seguente breve focus ci illustra i contenuti del procedimento da Lei patrocinato.

ARTICOLO

L’azione giudiziale è stata intrapresa per un ultracinquantenne, già guarito da Covid-19, con ricorso ex art 696-bis c.p.c. presentato presso il Tribunale Civile di Pesaro e con il quale si è chiesta la verifica del contenuto dei vaccini a mRNA e della legittimità del consenso informato in correlazione alla obbligatorietà. Assunto l’incarico e nominato un ausiliario, con il CTU, in contraddittorio, si è stabilito che si procederà a campionamento presso i locali dell’ASUR Marche dei vaccini Pfizer e Moderna e poi si procederà ad esami laboratoristici volti alla ricerca non solo del contenuto ma della cinetica dei sieri, quali colture cellulari.

Si procederà, inoltre, a colture degli stessi sieri su tappeto di batteri gram negativi per verificare se l’mRNA spinge la cellula a moltiplicarsi per coloni causando infezione permanente (in coltura batterica abbiamo già fatto quest’ultimo test ed è risultato positivo in tal senso).

Procederemo inoltre ad analisi di tutto con microscopio ottico e a scansione, spettrometria e metodo Raman, e, da ultimo, se non sarà troppo costoso a metodo Blast-P per verificare che tipo di enzimi contengano i detti farmaci, avendo già in mano queste ultime analisi ufficiose che ci indicano la presenza di 25 enzimi non dichiarati.

Analizzeremo, infine, in contraddittorio vetrini con sangue di vaccinato e verificheremo la presenza di RNA virale nel latte materno e nel liquido seminale. Vorremmo infine verificare se sia reperibile DNA mitocondriale nel plasma del sangue, perché se l’mRNA si comporta come il virus è già stato accertato che quest’ultimo entri nei mitocondri.

Con riferimento alle indagini aperte dalla Procura di Urbino nei confronti delle case farmaceutiche (Pfizer e Modena) aventi ad oggetto ipotesi di reato relative al funzionamento e contenuto dei vaccini immessi in commercio per il contrasto della SARS-CoV-2 a mRNA non conformi a quelli dichiarati, la Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino ha ascoltato il dott. Raffaele Ansovini già CTP nel procedimento civile sopra citato. La denuncia del dr. Raffaele Ansovini era arrivata a mani di questo difensore sulla scrivania della Compagnia di Urbino della Guardia di Finanza il 1° di marzo 2022 e sul tavolo della Procura il 7 dello stesso mese.

Le indagini sono state avviate col l’ascolto per più ore del dr. Ansovini e si auspicava che si potesse addivenire alla sospensione della somministrazione dei vaccini a mRNA in attesa di esami di laboratorio semplici ed a basso costo che quest’ultimo aveva caldeggiato urgentemente nell’interesse del bene comune e della salute della collettività. Lo Studio Legale del sottoscritto difensore sta, comunque, conducendo indagini difensive, tra cui anche esami di laboratorio, che ha già inviato nel fascicolo della Procura procedente.

 

Con l’augurio di arrivare presto alla verità!

Avv. Nicoletta Morante

2022 è l’anno che ha segnato la fine dell’egemonia americana. La natura nefasta del potere americano è ora chiaramente visibile nella sua cruda brutalità

 

2022 … L’anno che ha segnato la fine dell’egemonia americana


La guerra in Ucraina ha dominato lo scorso anno. Altre crisi globali di aumento dei costi energetici e alimentari sono danni collaterali del conflitto in Ucraina.

Il conflitto non è semplicemente localizzato nel centro dell’Europa alle porte della Russia e coinvolge un regime reazionario anti-russo a Kiev. Il conflitto rappresenta una resa dei conti storica tra gli Stati Uniti ei suoi alleati nell’alleanza militare della NATO che guida, e la Russia. La resa dei conti è arrivata da molto tempo.

Non doveva accadere in questo modo violento e atroce.

La Russia aveva da tempo avvertito gli Stati Uniti e i suoi partner della NATO che l’espansione dell’alleanza verso i confini della Russia rappresentava un’inaccettabile minaccia strategica alla sicurezza. Anno dopo anno, gli avvertimenti di Mosca sono rimasti inascoltati.

Quasi un anno fa, la Russia ha offerto un’ultima via diplomatica per evitare il conflitto facendo appello per un trattato di sicurezza globale, basato sul principio precedentemente accettato della “sicurezza indivisibile”. Quell’iniziativa diplomatica fu respinta a priori da Washington e dai suoi alleati europei.

Mosca aveva ripetutamente avvertito che non avrebbe accettato l’ulteriore militarizzazione del regime neonazista di Kiev. Otto anni di guerra a bassa intensità contro i russi nell’ex Ucraina sudorientale dovevano finire. La militarizzazione dell’Ucraina da parte della NATO e la sua propagandata appartenenza all’alleanza erano la linea rossa della Russia. Sono stati gli Stati Uniti e i loro partner della NATO a scegliere di oltrepassare quella linea. In tal caso, il presidente russo Vladimir Putin ha promesso di adottare misure tecnico-militari. Il risultato è stato lo smantellamento militare del regime di Kiev iniziato il 24 febbraio.

Ciò che è emerso è una quasi guerra tra NATO e Russia. L’Ucraina è stata inondata di arsenali NATO. Gli attacchi vengono perpetrati in profondità all’interno della Russia e ci sono discorsi sconsiderati e volgari da parte di politici ed esperti occidentali sull’assassinio della leadership russa e sulla spinta per un cambio di regime a Mosca.

È chiaro che l’Ucraina è stata un’opportunità per scatenare i piani imperiali di lunga data degli Stati Uniti per attaccare la Russia. La ricchezza naturale della Russia è un ambito premio per le ambizioni di egemonia globale di Washington. La guerra in Ucraina ha portato guadagni parziali a Washington. L’Europa è stata più che mai subordinata alla tutela americana. La vendita di gas e armi all’Europa ha giovato all’agitante economia capitalista americana. I russi sono stati tenuti fuori, gli americani dentro e i tedeschi (gli europei) giù, come previsto dai fondatori della NATO poco dopo la seconda guerra mondiale.

Le relazioni geopolitiche tra Stati Uniti/Occidente e Unione Sovietica/Russia sono state a lungo punteggiate da episodi di distensione, come ha notato il defunto e rispettato studioso Stephen F. Cohen nel suo ultimo libro, War With Russia?

Negli anni ’30 ci fu una distensione dopo che gli Stati Uniti finalmente acconsentirono a riconoscere la sovranità dell’Unione Sovietica. Quella distensione produsse un’opportuna alleanza per sconfiggere la Germania nazista. Ma non appena il Terzo Reich fu sconfitto, gli Stati Uniti e il suo alleato britannico si trasferirono prontamente in una nuova era di ostilità nota come Guerra Fredda.

La distensione è ripresa di nuovo durante la presidenza di John F. Kennedy negli anni ’60 a causa del timore di una distruzione reciproca assicurata dalla guerra nucleare. Diversi trattati storici sul controllo degli armamenti furono negoziati nei decenni successivi.

Tuttavia, in seguito al crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, gli Stati Uniti adottarono rapidamente una nuova spavalderia imperiale e disprezzo per la Federazione Russa. L’idea arrogante dell’unica superpotenza e del dominio a tutto campo prese piede.

Nonostante le precedenti promesse, gli Stati Uniti e il loro veicolo NATO per la potenza militare degli Stati Uniti hanno inesorabilmente invaso i confini della Russia, più che raddoppiando la loro adesione in un periodo di 30 anni. Le esercitazioni di guerra contro la Russia e le nuove installazioni missilistiche in tutta Europa, la violazione dei trattati sul controllo degli armamenti e il deliberato reclutamento delle ex repubbliche sovietiche erano tutti segni di una cosa: la Russia doveva essere conquistata in un modo che la Germania nazista nei decenni precedenti poteva non raggiungere.

Il modello on-off di distensione degli Stati Uniti nei confronti di Mosca è sempre stato un cinico gioco di opportunismo. Dopo la presunta fine della Guerra Fredda, Washington ha assunto la visione sistemica che la Russia non fosse più una potenza che doveva essere rispettata. Era un bersaglio da soggiogare.

Ma c’era un problema. La Russia ha rifiutato di ribaltare la conformità. Mosca ha affermato i propri interessi strategici di sicurezza e si è rifiutata di cedere alle ambizioni americane. L’intervento militare della Russia alla fine del 2015 per difendere il suo alleato siriano da una guerra di cambio di regime guidata dagli Stati Uniti usando delegati terroristi è stata una dimostrazione audace.

C’è stato un tempo in cui Mosca cercava seriamente la diplomazia per risolvere le ostilità. Ma ora ci si rende conto che le ambizioni di dominio globale a somma zero di Washington, il vincitore prende tutto, sono implacabili e insaziabili. Washington e i vanagloriosi media americani sono bravi nel narcisismo e nelle pretese di virtù. Quando parlano di “ordine globale basato su regole”, intendono in realtà il dominio totale sotto l’egemonia statunitense, sempre presuntuosamente presunta benigna.

Il risultato è o sei un vassallo per servire gli interessi imperiali americani o un nemico da prendere di mira con l’aggressione e infine la distruzione.

L’insistenza della Russia nel difendere i propri interessi strategici ha messo a nudo la brutta faccia del potere americano sotto la maschera geniale. Non è solo la fine di un anno, è la fine di un secolo di presunta spavalderia imperiale americana. Le pretese dell’ipocrita potenza americana sono state smascherate. La richiesta di Washington al resto del mondo è di sottomissione. È sempre stato così ma in forma latente.

La natura nefasta del potere americano è ora chiaramente visibile nella sua nuda brutalità dai rapporti sempre più maniacali con Russia e Cina.

La linea di sabbia della Russia sull’Ucraina ha messo in luce la violenza che è alla base del potere americano. Quel potere è insostenibile e inaccettabile in un mondo presumibilmente basato sulla Carta delle Nazioni Unite. Il conflitto in Ucraina è un bivio. O emerge un mondo multipolare basato sul diritto internazionale e su relazioni eque, come previsto dalle Nazioni Unite tra le ceneri della seconda guerra mondiale, oppure il mondo è condannato alla conflagrazione a causa dell’egemonia imperialista a somma zero di Washington.

Russia, Cina e un numero crescente di nazioni chiedono un mondo multipolare di parità nelle relazioni basate sul diritto internazionale. Gli Stati Uniti sono esposti più che mai come l’aspirante potenza suprematista che nutre nozioni deliranti di prerogative eccezionali. Gli Stati Uniti nelle condizioni politiche prevalenti sono incapaci e riluttanti a rispettare un mondo multipolare. Un tale mondo di relazioni pacifiche è fondamentalmente un anatema per Washington. Quindi il suo record di guerrafondaio è fuori da solo rispetto a qualsiasi altra nazione nella storia.

La posizione della Russia in Ucraina ha smascherato il guerrafondaio del mondo. E quella posizione di sfida sta segnando la fine della presunta egemonia statunitense.

Fonte: Strategic Culture