Il pericolo per Israele proviene dallo Yemen
Media israeliani: Il missile lanciato dallo Yemen ha percorso più di 2.000 chilometri fino alla zona di Tel Aviv, superando (almeno) due cacciatorpediniere americani e una fregata francese operanti nel Mar Rosso.
Dichiarazione delle Forze Armate Yemenite:
―
“La
forza missilistica delle Forze armate yemenite ha condotto
un’operazione militare specifica, prendendo di mira un obiettivo
militare del nemico israeliano nella zona di Yafa (Tel Aviv), nella
Palestina occupata.
L’operazione è stata condotta con un nuovo missile balistico ipersonico che è riuscito a raggiungere il suo obiettivo, ma i sistemi di difesa nemici non sono riusciti a intercettarlo e a contrastarlo.
Ha percorso una distanza di 2040 km in 11 minuti e mezzo e causato uno stato di paura e panico tra i sionisti, poiché più di due milioni di sionisti si sono diretti verso i rifugi per la prima volta nella storia del nemico israeliano.
Questa operazione rientra nella quinta fase e rappresenta il culmine degli sforzi degli eroi della forza missilistica, che hanno compiuto sforzi enormi nello sviluppo della tecnologia missilistica in modo che potesse rispondere alle esigenze della battaglia e alle sfide contro il nemico sionista e riuscire a raggiungere i suoi obiettivi e aggirare tutti gli ostacoli e i sistemi di intercettazione su terra e mare, compresi quelli americani, israeliani e altri.
Le
sfide geografiche, l’aggressione anglo-americana e i sistemi di
monitoraggio, spionaggio e intercettazione non impediranno all’amato
Yemen di svolgere il suo dovere religioso, morale e umanitario in
solidarietà con il popolo palestinese. E il nemico israeliano dovrebbe
aspettarsi altri attacchi e operazioni specifiche mentre ci avviciniamo
al primo anniversario della benedetta Operazione del 7 ottobre, inclusa
la risposta alla sua aggressione criminale sulla città di Hodeidah e le
continue operazioni di supporto per il popolo palestinese oppresso”.
Questo il comunicato delle Forze Armate Yemenite.
Rimane in Israele una forte preoccupazione per la possibilità di nuovi attacchi yemeniti su Israele, oltre a quelli di Hezbollah.
L’unica
possibilità per Israele è quella di mettere fine al “mattatoio” di
Gaza, fermando i massacri della popolazione palestinese che avvengono
tutti i giorni, nessuno escluso.
Fonte: Fronte della Resistenza (via Telegram)
Traduzione: Fadi Haddad
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