Le ultime notizie che si sono avute di Ebrahim Raisi, presidente dell’Iran dal 2021, sono giunte dall’Azerbaijan. E, in particolare, dalla cittadina di confine di Khoda Afarin. Qui, in compagnia del suo omologo azero Ilhan Aliyev, ha inaugurato un nuovo impianto idroelettrico destinato a servire entrambi i Paesi confinanti. Una visita, quella di Raisi, molto sentita soprattutto perché tra Teheran e Baku da anni non corrono buoni rapporti. Subito dopo la cerimonia, il presidente iraniano è salito a bordo dell’elicottero per tornare nella capitale. Del mezzo attualmente si hanno informazioni contrastanti: nel primo pomeriggio di questa domenica, si è diffusa in primis la notizia che il velivolo è caduto e che le sorti di Raisi sono quindi sconosciute.
Ma, tanto da Teheran quanto dal luogo del possibile impatto, da alcune ore è un susseguirsi di conferme e smentite. L’agenzia iraniana Tasmin ha effettivamente confermato un incidente, ma ha specificato che le ricerche sono attualmente in corso. L’altra importante agenzia del Paese, Irna, ha invece parlato di “atterraggio complicato” per uno dei tre elicotteri del convoglio presidenziale, senza quindi specificare se il velivolo coinvolto fosse quello con a bordo il presidente oppure uno dei due destinati alla scorta. L’unica cosa certa è che qualcosa a uno degli elicotteri è successo e ora è l’intero Iran ad aspettare notizie dai soccorritori.
Il luogo dell’incidente
La tv di Stato ha ufficialmente parlato di un incidente occorso nell’area di Julfa. Quest’ultima è una cittadina situata molto vicina al confine con l’Azerbaijan, si tratta a tutti gli effetti del primo lembo di terra iraniano una volta attraversato lo spazio aereo azero. O, per meglio specificare, lo spazio aereo della Repubblica autonoma di Naxçivan, la regione della repubblica azera staccata dal resto del territorio di Baku e divisa da esso dall’Armenia.
L’elicottero di Raisi sarebbe quindi caduto o avrebbe comunque subito un incidente una volta rientrato in territorio iraniano. Subito dopo la diffusione dell’Sos, lanciato probabilmente da uno degli altri due elicotteri del convoglio, sono partite le ricerche. Tuttavia, è la stessa televisione iraniana a sottolineare la difficoltà dei soccorritori: nell’area di Julfa infatti le condizioni metereologiche non sono ottimali e inoltre, a complicare il quadro, è presente un’intensa nebbia che limita la visibilità. I cittadini iraniani sono stati informati dell’accaduto tramite anche le notizie comparse in sovrimpressione durante le trasmissioni.
Tra le “breaking news” delle tv di Teheran, sono comparse poco dopo le 15:30 ora italiana anche delle dichiarazioni da parte del ministro dell’Interno iraniano: “Confermiamo – si legge in una sua nota – che l’elicottero con Raisi a bordo ha subito un brusco atterraggio. Non possiamo metterci in comunicazione con l’equipaggio per via delle complicate condizioni climatiche“. Nessuna informazione è stata fatta trapelare, almeno tramite i canali ufficiali, sulle condizioni del presidente. Anche perché, secondo quanto scritto da un cronista dell’agenzia Fars, le squadre di soccorso per il momento non hanno ancora localizzato con precisione il punto in cui l’elicottero ha subito il brusco atterraggio di cui ha parlato il ministro dell’Interno.
L’incidente subito dopo la visita in Azerbaijan
Quella di oggi per l’Iran doveva essere una giornata di svolta a livello diplomatico. Al di là dell’inaugurazione di un’importante infrastruttura, la visita in territorio azero da parte del presidente Raisi metteva parzialmente la parola fine a mesi di discordia tra Teheran e Baku. Diverse infatti le divergenze tra le parti, a partire dai timori iraniani di una strumentalizzazione da parte del governo di Aliyev della presenza di una folta minoranza azera nel nord della Repubblica Islamica. Ma soprattutto, i due Paesi sono stati molto distanti soprattutto perché l’Azerbaijan negli anni ha stretto rapporti molti intensi con Israele.
Sono ad esempio di fabbricazione israeliana molti dei droni con cui Baku ha sconfitto gli armeni dell’Artsakh nella recente guerra combattuta nel Nagorno. E potrebbero essere partiti dal territorio azero, o da quello abitato dalla minoranza azera in Iran, i droni caduti nella base militare di Isfahan pochi giorni dopo l’attacco portato avanti da Teheran contro Israele. L’incidente al rientro in Iran che ha visto coinvolto l’elicottero con Raisi a bordo, ovviamente ha messo tutto questo in secondo piano. E adesso non solo nello stesso Iran ma in tutta la regione si aspettano aggiornamenti.
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