Sirmione Smart City: il Progetto “Urban Genius” di Sorveglianza Totalitaria
Il comune di Sirmione ci fa sapere che per “migliorare il turismo” la città diventerà una smart city.
Il Progetto “Genius” in Collaborazione con Tim
Nel comunicato stampa (https://visitsirmione.com/wp-content/uploads/2024/05/20240513_Sirmione_SMART-CITY-CS.pdf) del comune di Sirmione ci sono delle informazioni sul progetto “Urban Genius”: questo utilizzerebbe un software della TIM per localizzare in tempo reale tutte le persone che sono sul suolo di Sirmione.
Questo significa che usando i dati mobile saranno capaci di sapere in qualsiasi momento in quale punto della città ti trovi. La TIM infatti vende questo panopticon digitale (https://www.timenterprise.it/5g-e-iot/smart-city/tim-urban-genius) come se fosse un qualsiasi prodotto che non
prevede solo la localizzazione delle persone, ma anche un sistema di
videosorveglianza integrato basato su tecnologie di “image recognition” che consentono un monitoraggio in tempo reale di tutto il territorio. Sempre sul comunicato stampa ciò
viene presentato come un mezzo per ridurre la criminalità e gli
incidenti (prima fanno in modo che le città diventino preda di criminali
da ogni parte del globo e poi offrono la soluzione mettendo in galera i
cittadini… – nota di conoscenzealconfine)
Quindi potranno essere estratti dati sugli spostamenti nel territorio comunale e anche analizzare questi dati e avere indici statistici sul sesso, la nazionalità e la fascia d’età delle persone. Il progetto urban genius sarà anche utilizzato per gestire il traffico e per servire servizi pubblici, che saranno tutti digitalizzati e gestiti dall’IA, come raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, manutenzione delle strade. Tutte queste distopie iniziano da progetti apparentemente innocui, come quello di fornire il Wi-Fi gratuito, oppure mettere nuove lampadine a LED che vengono gestite tramite telecontrollo.
Il Comune di Sirmione Regala i Dati dei Propri Utenti a “OpenAI”
L’altro passo di Sirmione è utilizzare un “chatbot” (software progettato per simulare una conversazione con un essere umano) basato su IA, introdotto nel portale turistico per visitare la città di Sirmione su www.visitsirmione.com. L’intelligenza artificiale si può “contattare” cliccando sulla nuvoletta in basso a destra del sito, e non appena si apre la schermata per poterci parlare la prima cosa che chiede è l’autorizzazione ad esportare i propri dati negli USA.
Infatti, andando sulla privacy policy del chatbot si scopre che tra i titolari al trattamento dei dati c’è OpenAI, azienda proprietaria di “chatgpt”. Quindi alla fine non si fa che parlare con una versione di questa IA adattata per fare da infopoint. I dati che OpenAI prende non sono solo quelli relativi a indirizzo IP, browser e dispositivo, ma quelli che riguardano la chat stessa, che poi vengono trasferiti negli USA, e vengono venduti sotto forma di pacchetti aggregati di dati.
Quindi un ente pubblico come un comune dirotta i propri potenziali turisti verso un’IA closed source (https://www.lunasec.io/docs/blog/openai-not-so-open/) che lucra alle loro spalle. E il danno oltre la beffa è che i turisti di Sirmione sono anche costretti a pagare il pizzo (l’imposta) di soggiorno.
ZTL a Sirmione
Fino al 13 Ottobre 2024 il centro storico di Sirmione è una ZTL (https://www.comune.sirmione.bs.it/index.php/argomenti/polizia-locale/97-regolamentazione-della-ztl). Come si può leggere dall’allegato C (https://www.comune.sirmione.bs.it/index.php/documenti-e-dati/polizia-locale/ordinanze-ztl/anno-2024/4355-all-c/file), ci sono diversi periodi in cui è prevista la “pedonalizzazione”, cioè l’impossibilità di accedervi con dei veicoli, ad eccezione di monopattini e velocipedi elettrici.
Se risiedi nel centro storico puoi uscire con l’automobile anche durante la pedonalizzazione, tuttavia devi telefonare alla polizia locale (ma pensa che comodità, che immediatezza… – nota di conoscenzealconfine). Esiste anche la possibilità di ottenere dei permessi temporanei, ma per poterlo fare bisogna che la targa della propria auto sia inserita in un apposito sistema e compilare questo modulo (https://www.comune.sirmione.bs.it/index.php/documenti-e-dati/polizia-locale/ztl/4316-mod-05-permesso-giornaliero-e-temporaneo/file) di autocertificazione che ricorda molto quelli usati da Conte durante la farsa pandemica, perché obbliga i cittadini a dover riferire alle autorità le ragioni dei propri spostamenti. Ti vengono rilasciati fino a 5 permessi temporanei e questo solo se il tuo motivo viene considerato valido.
Conclusioni
Tutta questa robaccia è spesso finanziata usando i fondi del PNRR, e nel caso di Sirmione è probabile che sia così, perché sul sito del comune ci sono tanti progetti finanziati con questi fondi che riguardano l’acquisto di cloud e altre cose per la digitalizzazione.
I cittadini di Sirmione sono detenuti nella loro stessa città.
Riferimenti:
https://visitsirmione.com/sirmione-smart-city-intelligenza-artificiale-per-unesperienza-turistica-sempre-piu-performante-maggio-2024/
Nessun commento:
Posta un commento