Il primo ministro slovacco Robert Fico è “uscito dal pericolo di vita immediato, ma le sue condizioni rimangono gravi”, segno che non è ancora il momento di un sospiro di sollievo per dichiarare superato il brutale attentato subito dal leader di Bratislava nella giornata di mercoledì 15 maggio. A segnalarlo è stato in un punto-stampa il vicepremier slovacco Robert Kaliňák, Ministro della Difesa e esponente di Voce – Socialdemocrazia (Smer), la formazione di sinistra, populista e nazionalista che guida il governo del Paese.
Kaliňák, 53 anni, principale alleato del 59enne Fico, è attualmente pro tempore il reggente dell’esecutivo. Ha ricordato che Fico resta in terapia intensiva a Banska Bystrica, la cittadina del centro della Slovacchia ove Fico è stato ricoverato dopo che mercoledì Juraj Cintula, un 71enne che ha motivato la sua azione con ragioni politiche, gli ha sparato cinque colpi di pistola da vicino nella cittadina di Handlova. Fico è stato ricoverato inizialmente in gravissime condizioni mentre in Slovacchia divampava la polemica politica. Fico, figura oltremodo divisiva su molti dossier, è stato interprete di una svolta decisa della Slovacchia rispetto al sostegno all’Ucraina invasa dalla Russia, da lui fortemente ridimensionato, e dell’entusiasmo verso l’integrazione europea che riflette lo scetticismo crescente di un’ampia fetta della popolazione. Sotto attacco anche politiche su media e lotta alla corruzione contestate da fette della società civile.
Il Paese è da anni al centro di violenze politiche e tensioni, e l’attentato alla vita di Fico ne è stata la drammatica conseguenza. Ora le condizioni del premier spingono i suoi alleati a ostentare un velato ottimismo: “Kaliňák ha detto in precedenza che Fico aveva subito quattro ferite da arma da fuoco, due leggere, una media e una grave”, riporta il Guardian. Ad oggi ” le sue condizioni sono ancora troppo gravi per poterlo trasferire in un ospedale della capitale Bratislava” e la terapia intensiva resta obbligatoria, ma Fico risponde alle cure e appare cosciente.
Il vicepremier ha spiegato perché dopo un primo intervento d’urgenza ieri, sabato 18 maggio, Fico sia stato di nuovo operato: “Si è operato sulla cosiddetta lesione sporca” causata dai colpi di arma da fuoco “che provocano una serie di infezioni nel corpo. Anche per questo motivo è stato eseguito l’intervento di ieri, in modo che i medici potessero asportare tutti i tessuti che causano il problema e allo stesso tempo verificare gli interventi effettuati durante il primo intervento”. Il quotidiano slovacco Aktuality ricorda che nel frattempo il governo continua il suo operato in una fase in cui riunioni importanti sui fondi europei e sul futuro di politica estera della Slovacchia, chiamata a partecipare all’imminente summit svizzero sulla pace in Ucraina, sono in gioco. In attesa di ritrovare il premier, dunque, la Slovacchia prova a riprendere una parvenza di normalità. Ammesso che la vita politica possa averne una dopo i drammatici fatti dei giorni scorsi, che hanno mostrato un Paese diviso.
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