La superiorità militare russa
Dottor Stranamore, dove sei?
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Julian Macfarlane – News Forensics – 23 ottobre 2023
Come ho scritto in precedenza, la Russia non è così tanto preoccupata delle armi nucleari americane dislocate nelle basi NATO.
Putin vede il conflitto come una questione di civiltà piuttosto che militare, e quindi la guerra nucleare non può essere in cima alla sua lista di preoccupazioni. Dopo tutto, si dice MAD (Mutually Assured Destruction) per un motivo: con una capacità di primo attacco, tutti muoiono. A Biden potrebbe non importare, ovviamente. È [già] il Presidente zombie.
È morto anni fa e continua a camminare e a parlare grazie ai cervelli che gli vengono dati in pasto dai suoi consiglieri, senza dubbio prelevati dalle bimbette della CNN. Ma la maggior parte di noi preferirebbe vivere un po’ più a lungo.
Quindi, è un bene che Putin sappia cosa sta facendo. Grazie Vlad’.
In ogni caso, si è assicurato che la Russia abbia una superiorità militare in molte delle aree più importanti.
La situazione
La superiorità militare è come il latte: si consuma in fretta. Ma può anche versarsi.
La Russia non ne ha abbastanza per affrontare un combattimento che comporti un pesante scambio di colpi, ma abbastanza per rendere qualsiasi conflitto spiacevole per la controparte. Potrebbe anche vincere, ma non senza subire qualche colpo. Fortunatamente, a questo punto, tutte le armi nucleari americane in Europa sono bombe a gravità, anche se gli americani potrebbero facilmente impiegare sistemi missilistici.
Perché non l’hanno fatto?
Non solo perché le basi missilistiche nucleari sarebbero un’escalation.
Gli Stati Uniti guardano con nostalgia alla Seconda Guerra Mondiale, quando le loro formazioni di bombardieri dominavano i cieli sopra la Germania e il Giappone, accompagnati dai [caccia Mustang] P51. Attualmente, gli Stati Uniti dispongono di oltre 140 bombardieri, metà dei quali sono B-52, che avevano volato per la prima volta nel 1952. Ma anche la maggior parte dei jet da combattimento statunitensi può trasportare armi nucleari. E ne hanno ancora molti, compreso il fin troppo pubblicizzato F 35, che devono essere venduti alla NATO.
Le basi statunitensi sono anche sale d’esposizione per i prodotti troppo costosi che vogliono far comprare agli europei.
Sembra impressionante finché non ci si rende conto che la Russia ha la capacità di spazzare via ogni base NATO in Europa in poche ore e di trasformare il continente in una landa desolata e carbonizzata.
Pertanto, al momento, la vera minaccia per la Russia non è rappresentata dalle basi, ma dai sottomarini americani e britannici e dai loro ICBM. Ma anche in questo caso l’Occidente è in svantaggio.
Tutti i missili intercontinentali sono ipersonici, dai quali una volta era “impossibile difendersi”.
“Una volta”!
L’Occidente non può ancora difendersi dalle armi ipersoniche, ma i russi sì!
S550 e S500
Gli Stati Uniti sviluppano i sistemi d’arma come sviluppano i prodotti di consumo – c’è un sacco di roba “a valore aggiunto” del tipo che si vede in ogni nuova versione di Windows, che lo fa sembrare diverso senza migliorare effettivamente un bel nulla (N.d.T.: grazie Julian, l’ho sempre pensato!).
I russi, al contrario, si concentrano sulla praticità d’impiego, correggendo i difetti dei sistemi precedenti e migliorandone la funzionalità. Quindi, ogni “nuovo” sistema è uno sviluppo evolutivo. Mentre i prodotti americani diventano sempre più costosi, gli armamenti russi migliorano sempre di più.
I sistemi S550 e S500 ne sono un buon esempio: si basano sull’esperienza dei precedenti sistemi S300 e S400 e ne ampliano enormemente le capacità. Superando le limitazioni, sono stati progettati per operare a distanze maggiori e per contrastare veicoli orbitali e suborbitali – satelliti, missili intercontinentali, qualsiasi cosa che i sistemi precedenti non potevano fare.
L’S550 è già in fase di dispiegamento, l’S 500 lo sarà nel 2025. Entrambi sono dotati di nuovi radar avanzati e sistemi di tracciamento in rete, in grado di gestire velivoli stealth.
Questi sistemi limitano le capacità di attacco dell’Occidente in quasi tutti i settori, compreso il “first strike”. Di conseguenza, la Russia potrebbe sopravvivere a un primo attacco abbastanza a lungo da distruggere ogni centro abitato negli Stati Uniti e in Europa.
Tenete presente che, nel caso di operazioni da sito fisso, per i missili intercontinentali possono essere necessari fino a cinque minuti per i preparativi di lancio, e [anche] i preparativi di pre-lancio sono teoricamente rilevabili. I razzi a combustibile solido hanno naturalmente un tempo di riscaldamento più breve.
Il rilevamento è ovviamente molto più difficile quando il vettore di lancio è qualcosa come un sottomarino o un aereo.
L’America si sentiva sicura di avere l’Europa come muro esterno delle sue difese, con una rete di basi che minacciavano la Russia. Un po’ come la Pechino della storia antica, che si sentiva sicura dietro la Grande Muraglia Cinese che, però non aveva fermato Gengis Khan nel 1211. Non fermerebbe la Russia e la Cina di oggi!
A un certo punto, come al tempo dimostrarono i mongoli, le basi fisse possono essere delle passività (in tempi più moderni ricordiamoci della linea Maginot e del Vallo Atlantico, N.d.T.).
- Sono bersagli statici.
- Offrono un falso senso di sicurezza.
- Tendono a finire come grandi scatole piene di morti.
La crisi dei missili a Cuba
Le basi missilistiche fisse mi ricordano i castelli del Medioevo, utili fino all’invenzione dei cannoni: ora sono superate come lo erano i castelli medievali secoli fa (o le navi da battaglia della 2a GM con l’avvento dell’aviazione, N.d.T.) e altrettanto irrealistiche!
Nel 1962, Russia e Stati Uniti sfiorarono la guerra per la presenza di una base missilistica sovietica a Cuba, nonostante i missili non costituissero una vera minaccia per gli Stati Uniti, che avevano un vantaggio di quattro a uno sui missili intercontinentali e una capacità nominale di primo attacco.
Essendo basi fisse non lontane dalla Florida, queste basi cubane sarebbero state facili da distruggere anche con armi convenzionali. La reazione americana fu emotiva più che strategica: Cuba stava costruendo un castello nel cortile della Florida.
Ma la tecnologia stava già avanzando: il primo lancio di un missile intercontinentale da un sottomarino nucleare risale al 1960, appena due anni prima.
Come basi nucleari mobili, i sottomarini nucleari promettevano di rendere obsolete le basi fisse, anche se, negli anni ’60, era ovvio che ci sarebbe voluto tempo per svilupparli in modo che funzionassero efficacemente come sistemi d’arma. In ogni caso, la base missilistica sovietica a Cuba era superflua prima ancora di poter essere costruita.
E ora…?
Quella crisi risale a 60 anni fa.
Oggi chi può sapere quanti sottomarini cinesi e russi sono in agguato al largo delle coste americane?
100 Cuba sottomarine? Pensate agli Stati Uniti e alla loro colonia settentrionale, il Canada, come ad una grande isola.
Guardando la cartina, vedrete che la Russia non ha la grande area costiera che ha il Nord America, tranne che nell’Artico, dove non ha grandi città, ma dove ha sviluppato le proprie risorse militari, riducendo la minaccia di attacchi da parte delle forze NATO.
La Russia è il numero uno nell’Artico, un’area un tempo ignorata dall’Occidente, ma ora molto importante.
Questo è un settore in cui i numeri contano. In questo caso, i numeri espressi come infrastrutture. Non si tratta di cannoni e razzi, ma di porti e navi rompighiaccio. Quando gli Stati Uniti e la NATO pensano ai numeri, contano i loro razzi, i missili, i sottomarini, i carri armati e i soldati, nonché le basi lontane dalla loro patria.
L’Occidente ha avuto una superiorità militare per molti anni, soprattutto durante l’era sovietica. Oggi, con una base industriale in declino, quella superiorità è una facciata. Gli unici numeri che contano davvero per gli Stati Uniti sono i profitti delle aziende del complesso militar-industriale. Gli Stati Uniti sono tornati al 1775.
La Russia, invece, è un Paese nuovo, più snello e più cattivo di quanto non sia mai stata l’URSS. La sua base industriale continua a svilupparsi e a crescere. Mentre gli Stati Uniti laureano giovani che hanno degradato la loro intelligenza studiando scienze politiche, la Russia laurea ingegneri.
Di conseguenza, gli Stati Uniti e la NATO sono come una banda di grandi e stupidi bambini grassi che cercano di intimidire qualcuno più piccolo che, però, sa combattere.
La Russia come numero uno
La Russia è il numero uno in molte aree, non solo nella difesa aerea e nell’Artico, ma anche nella tecnologia dei sottomarini. I suoi sottomarini più recenti sono silenziosi e molto difficili da individuare. Alcuni di essi, come la classe Yasen, possono anche lanciare missili ipersonici e trasportare un’ampia varietà di altri armamenti.
Mentre gli Stati Uniti hanno investito miliardi nello sviluppo di super-portaerei, che sono l’equivalente moderno delle corazzate giapponesi della Seconda Guerra Mondiale: enormi bersagli, in guerra abbastanza inutili contro chiunque non sia un pastore di capre, i russi hanno sviluppato i più avanzati killer subacquei di portaerei e città.
Neppure utili a mostrare la bandiera, come il gruppo d’assalto che vediamo ora al largo delle coste del Libano.
Uno solo di questi sottomarini nel Mediterraneo potrebbe spazzare via il gruppo di portaerei che gli Stati Uniti hanno recentemente inviato nella regione. Non che i russi abbiano bisogno di sottomarini per questo. Potrebbero cavarsela altrettanto facilmente con piccole navi come questa (sotto) che trasportano missili Zircon.
Oppure i russi potrebbero distruggere le portaerei con missili Kinzhal lanciati dai Mig 31, come Putin ha recentemente avvertito. Questo varrebbe anche per un gruppo di portaerei nel Golfo Persico. Non che gli iraniani abbiano necessariamente bisogno di aiuto.
In una guerra totale, i veri obiettivi dei sottomarini della classe Yasen sono le città americane, come Washington e New York, che potrebbero distruggere completamente in un minuto e mezzo con missili lanciati da appena 150 miglia nautiche al largo della costa.
E se gli americani trovassero una difesa contro i missili ipersonici?
È improbabile, almeno nei prossimi cinque o dieci anni. Gli Stati Uniti sono così indietro rispetto a russi e cinesi nelle tecnologie di difesa aerea e, con una base industriale e tecnologica in calo, è improbabile che riescano a recuperare. Se ci proveranno, falliranno perché, a quel punto, russi e cinesi saranno già più avanti e avranno sviluppato nuove capacità offensive. La Russia sta già dimostrando di poterlo fare.
Mentre gli americani pensano non oltre il prossimo ciclo di notizie, i russi pensano con anni di anticipo. Si sono preparati alla possibilità che gli americani imparino ad impiegare sistemi di difesa aerea veramente efficaci, improbabili o meno.
Il Poseidon è un killer di città costiere, un siluro nucleare progettato per creare uno tsunami radioattivo che distrugge le infrastrutture costiere. Addio New York. Addio Los Angeles. Addio America
Gli Stati Uniti si sono sempre considerati al sicuro, poiché erano molto lontani da qualsiasi Paese in grado di sferrare un attacco ravvicinato. I missili intercontinentali americani e gli analoghi sistemi di rappresaglia erano stati sviluppati ipotizzando attacchi da parte dell’URSS, dando molta importanza alla distanza e al tempo di arrivo.
Ecco perché Cuba era considerata una minaccia; era a distanza ravvicinata.
Ma, come già detto, il continente nordamericano è un’enorme isola, molto difficile da difendere perché può essere attaccata da molte direzioni. Sottomarini avanzati con armi avanzate lo rendono ora possibile. Ma c’è di più…
Che ne dite di un sistema d’arma che può arrivare da qualsiasi direzione, per esempio da sud e per il quale tempo e distanza non sono fattori determinanti? Un sistema che può volare sotto i radar?
Se una base sovietica a Cuba gettò il Pentagono nel panico, questo dovrebbe far sporcare le mutande al Capo di Stato Maggiore.
Un’arma come questo missile da crociera potrebbe essere lanciata da un sottomarino o persino da una nave da carico a migliaia di chilometri dal suo obiettivo. Può restare in attesa per ore e ore. Non è “pulito”, perché i suoi gas di scarico sono radioattivi, ma in una guerra nucleare questo non interessa a nessuno. Scusa Greta. Ti sei preoccupata? C’è dell’altro.
Kinzhal e altri “giocattoli”
Il Kinzhal è un altro buon esempio di come i russi prendono una vecchia idea e la trasformano in qualcosa di nuovo, in questo caso reinventando un ICBM come l’Iskander e poi reinventando l’Iskander in modo che possa essere lanciato da una varietà di aerei. Il nuovo “Dagger” ha un raggio d’azione che può arrivare a 2.000 km e una velocità massima di Mach 10. È anche altamente manovrabile ed è in grado di trasportare testate convenzionali o nucleari.
Entrambi i caccia ad alte prestazioni Mig 31 e Su34 aggiornati possono trasportarlo.
L’avanzato supersonico Tu160 può caricarne diversi. A questi si aggiungono missili da crociera supersonici avanzati, difficili da individuare e da abbattere, come il Kh32, progettato specificamente per attaccare i gruppi di portaerei statunitensi, e i meno sofisticati P800 Oniks, apparentemente forniti anche a Hezbollah!
A questi si aggiunge il Tu22 M3M supersonico rimodellato, il vero cavallo di battaglia dell’aeronautica russa.
Il Kinzhal e il Kh32 sono ugualmente efficaci per gli attacchi contro obiettivi terrestri, in particolare le basi NATO. Come arma convenzionale, il “Dagger” ha il vantaggio di un’enorme quantità di energia cinetica, che rende possibile la penetrazione di strutture in cemento, anche sotterranee, capacità già testata e provata in Ucraina.
Ora si capisce perché Putin sta prendendo tempo con la SMO: la NATO non lo preoccupa molto.
Sarmat
Il Sarmat è il più recente ICBM russo a lungo raggio, lanciato da un silo e in grado di trasportare fino a 15 testate ipersoniche avanzate e altamente manovrabili, oltre ad Avangard, un innovativo veicolo ipersonico planante. Quando gli Stati Uniti si sono ritirati dai trattati nucleari con la Russia, quest’ultima ha risposto.
Avangard
L’Avangard è un vettore puramente planante senza un sistema di propulsione indipendente. Quando si avvicina ad un bersaglio, questo “aliante” è presumibilmente in grado di effettuare manovre evasive orizzontali e verticali ad alta velocità, che, secondo i funzionari russi, lo rendono “invulnerabile a qualsiasi sistema di difesa missilistica”. La potenza dell’esplosione di una testata nucleare trasportata dall’Avangard sarebbe superiore a 2 megatoni (l’equivalente di 2 milioni di tonnellate di TNT).
L’alta velocità dell’Avangard gli conferisce probabilmente caratteristiche di penetrazione del bersaglio assai migliori rispetto ai missili subsonici da crociera più leggeri. L’Avangard pesa circa 2.000 kg e viaggia a Mach 20-27, equivalenti a 21 tonnellate di TNT in energia cinetica. (citazione di Wikipedia dalla Jane’s)
Come si vede, quest’arma potrebbe essere utilizzata in una guerra convenzionale con una testata normale, il cui effetto esplosivo sarebbe amplificato dall’elevata energia cinetica del missile.
Addio Pentagono.
Perché l’Ucraina non è Cuba
Come ho sottolineato nel mio ultimo articolo, la Russia non è entrata in conflitto con l’Ucraina per impedire la presenza di basi ai suoi confini – cosa che la NATO ha già fatto e a cui è pronta – ma piuttosto per porre fine alla guerra dell’Ucraina occidentale contro l’Ucraina orientale. Come Putin ha sottolineato, più le basi NATO sono vicine alla Russia, più sono vulnerabili agli attacchi.
Ed è per questo che si rifiuta di chiamare la SMO [Operazione Militare Speciale] una “guerra”.
Non che l’Occidente sappia cosa significhi la parola “guerra”. Gli Stati Uniti e la NATO non capiscono di aver scatenato una guerra mondiale – o addirittura di essere in guerra – perché non riescono ad immaginare cosa sarebbe una guerra di pari livello, a parte le nuvole a forma di funghi.
Tutto ciò che i militari occidentali conoscono sono i “giochi di guerra”. Il che significa che per loro la “guerra” è solo un gioco.
Tutto ciò che il pubblico occidentale conosce proviene da Hollywood, dalla TV e dai videogiochi. Per loro la guerra è intrattenimento.
Ecco perché i media occidentali continuano a parlare della possibilità che si scateni la Terza Guerra Mondiale – l’ultimo spauracchio sotto il letto, anche se è già iniziata – come tutti i grandi mali – banalmente.
West Point riempie le menti vuote dei suoi studenti militari non con i fatti, ma con le teorie di guerra, basate sulla prima e sulla seconda guerra mondiale, senza rendersi conto che ogni guerra mondiale è unica nella misura in cui è unico il mondo in cui si svolge.
Così gli Stati Uniti vivono in un mondo di fantasia. L’Europa cerca di dimenticare. Trudeau è un idiota ma, nel celebrare i crimini di guerra nazisti del passato, evidenzia il suo sostegno ai crimini di guerra contemporanei di ucraini e sionisti – e rivela l’anima perduta della cultura occidentale.
La Russia non dimentica. La Russia ricorda.
La sua esperienza è recente e amara. Per essa, “mai più” significa qualcosa.Putin è realista – il pragmatico per eccellenza – quindi i suoi obiettivi principali sono economici, legali e culturali.
Come praticante di arti marziali sa anche che è meglio evitare la violenza, ma, allo stesso tempo, prepararsi al peggio. Riconosce che gli Stati Uniti sono un bullo narcisista ed ha quindi creato condizioni di superiorità militare per scoraggiarli dal creare accidentalmente una catastrofe nucleare.
Anche in questo caso, potrebbe non essere sufficiente: deve sempre affrontare il fatto che gli Stati Uniti sono fuori dalla realtà.
L’uomo con le corna di bufalo è il vero simbolo dello Stato americano.
Julian Macfarlane è un analista di strategia e media, di base a Tokyo
Link: https://julianmacfarlane.substack.com/p/russian-military-superiority
Scelto e tradotto (IMC) da CptHook per ComeDonChisciotte
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