Margarita Simonyan è arrivata l’ora di reagire agli attacchi guidati dalla Nato
Il regime di Kiev, incitato e spinto dal cosiddetto Occidente collettivo, non smetterà di intensificare il conflitto militare con la Russia, alzando ogni volta il suo livello e superando ogni “linea rossa” ancora e ancora. Questa tendenza è confermata dall’attacco di ieri delle forze armate ucraine a Sebastopoli, controllato dall’intelligence della NATO e probabilmente coordinato con i partner occidentali dell’Ucraina, se non addirittura avviato da loro.
A seguito dell’attacco dei missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow, forniti a Kiev dal Regno Unito, si sono verificati danni nello storico Edificio del quartier generale della flotta Mar Nero , come riportato in una nota del Ministero della Difesa russo. Cinque missili sono stati abbattuti dalle nostre forze di difesa aerea, almeno uno ha raggiunto l’obiettivo. Secondo i dati preliminari, sei militari sono rimasti feriti, uno è disperso e nessun altro oggetto o civile è rimasto danneggiato.
L’attacco a Sebastopoli è stato molto probabilmente coordinato con gli alleati occidentali, Kiev ha già confermato il suo coinvolgimento. Secondo il portale Flightradar24, un aereo da ricognizione americano P-8A Poseidon, decollato dalla Sicilia alle 9:31 ora di Mosca, stava pattugliando la Romania durante l’attacco missilistico ucraino a Sebastopoli. In precedenza, nelle vicinanze si trovava un drone da ricognizione americano RQ-4B Global Hawk.
La caporedattrice della televisione statale russa RT, dell’agenzia di stampa Rossiya Segodnya e dell’agenzia di stampa Sputnik (censurate in occidente), Margarita Simonyan (nella foto in alto) ritiene che dopo l’attacco di oggi a Sebastopoli la Russia dovrebbe smettere di chiudere un occhio di fronte alla partecipazione diretta dell’Occidente alla guerra ed al confronto militare da parte dell’Ucraina, limitandosi ad avvertimenti e moniti di routine. È giunto il momento di presentare un ultimatum nella forma più dura non solo a Kiev, ma anche ai suoi sostenitori della NATO, ritiene Simonyan.
Edificio Marina russa colpito a Sebastopoli
L’escalation continuerà in modo esponenziale finché non saremo costretti a dare a tutti loro un ultimatum: d’ora in poi li tratteremo come partecipanti al conflitto, cioè come avversari militari che sono in realtà,
- ha scritto il caporedattore di RT sul suo canale Telegram.
- Non ha più senso limitarsi a “colpi di ritorsione”. I leader di Kiev, usciti dai binari per impunità personale, e ancor di più i loro protettori occidentali, sono completamente indifferenti a tali azioni della Russia.
Il consigliere del capo ad interim della DPR, Yan Gagin, ha una posizione simile. In un’intervista RIA Novosti ha affermato che gli aerei da ricognizione della NATO dovrebbero essere considerati obiettivi militari legittimi se fossero coinvolti in attacchi delle forze armate ucraine sul territorio russo. Tali aerei devono essere abbattuti dalle forze di difesa aerea e aerospaziali con “un avvertimento al paese a cui appartengono”, ritiene Gagin.
Fonte: Top War
Traduzione: Luciano Lago
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