L'inguaribile arteriosclerosi politica di destri e sinistri
di Andrea Zhok - 24/09/2023
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/l-inguaribile-arterosclerosi-politica-di-destri-e-sinistri
Fonte: Andrea Zhok
Per riprendere un percorso virtuoso in questo paese
un'infinità di condizioni devono maturare, ma si può intanto cominciare
da quelle più elementari.
Una precondizione minimale per capire
qualcosa del mondo contemporaneo dovrebbe essere l'abbandono definitivo,
integrale, senza remore né indecisioni dell'apparato politico
oppositivo del '900.
Si assiste ad un tracollo sistematico delle
facoltà analitiche ogni qualvolta scattano i meccanismi a molla di
condanna a sinistra dei "fascisti" e a destra dei "comunisti".
Appena
qualcuno a sinistra vede profilarsi qualche tratto che evoca gli
schemini "antifa" si attiva tutto l'apparato delle relative reazioni a
molla (razzisti! xenofobi! intolleranti! oscurantisti! ecc.) ed
immediatamente compare davanti agli occhi, come nelle immagini della
Gestalt, l'intera figura del bruto squadrista, rispetto a cui per
definizione non si può discutere ma solo armarsi.
E la capacità riflessiva crolla a livelli da gibbone.
Appena
qualcuno a destra vede profilarsi qualche tratto che rammenta più o
meno lateralmente gli schemini "anticomunisti" con relative reazioni a
molla (pauperisti! mangiapreti! squallidi materialisti! espropriatori!
ecc.) immediatamente la figura della guardia rossa nel Gulag appare
all'orizzonte, le labbra si inarcano di disgusto e si auspica una dose
di topicida.
E la capacità riflessiva si riduce a quella di un pitbull.
Sembra
incredibile, ma questi riflessi condizionati funzionano ancora e fanno
danni terrificanti, consentendo la sopravvivenza di una "sinistra"
unificata solo dal più vieto antifascismo e di una destra unita solo dal
più patetico anticomunismo.
E questo vale non solo per la sinistra o destra standard, mainstream, ma anche per quelli che si reputano coscienze critiche.
Non
si può sentire gente stimabile che, davanti alle uscite della Meloni,
se ne salta fuori paventando il "pericolo fascista", perché tra una
piallata alla sovranità e uno alla cultura nazionale nostra signora
della Garbatella intercala qualche cliché decisionista.
Non si può
proprio sentire gente seria che ad un certo punto se ne salta fuori
paventando il "pericolo comunista" che sarebbe incarnato da Klaus Schwab
(sulla scorta del "non avrete nulla e sarete felici").
Sono proprio
segni di infantilismo, di regressione anale, di incapacità di togliersi
il succhiotto consolatorio del '900 di bocca.
Una regola sicura oggi
per determinare che qualcuno non sa di cosa parla o scrive è vederlo
giocarsi la carta anticomunista o antifascista.
Sono segni di arteriosclerosi politica che bloccano integralmente ogni presa di coscienza del mondo reale che abbiamo davanti.
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