Il Congresso degli Stati Uniti ha recentemente approvato il National Defence Authorization Act per l’anno fiscale 2024. Uno degli emendamenti della legge riguarda una legislazione volta a mettere in sicurezza il Mar Nero, obbiettivo perseguito senza successo per due anni.
La strategia di sicurezza del Mar Nero
I Senatori Jeanne Shaheen del New Hampshire e Mitt Romney dello Utah hanno introdotto il Black Sea Security Act of 2022 nel dicembre 2022. La legge prevede il riconoscimento del Mar Nero come regione fondamentale per la sicurezza dell’Alleanza Atlantica e il contrasto alla politica estera revisionista della Federazione Russa. Essa includeva inoltre la creazione di una strategia di lungo termine volta a creare una presenza militare sul fianco orientale della Nato e rafforzare la resilienza democratica delle nazioni dell’area, la formazione di una presenza militare marittima a rotazione e il rafforzamento dei legami economici tra Washington e le nazioni dell’area, il supporto all’iniziativa dei Tre Mari e la stesura entro 180 giorni di una strategia da parte del Consiglio di Sicurezza Nazionale, del dipartimento di Stato, del dipartimento della Difesa e di altre agenzie rilevanti volta ad implementare le priorità della legge.
La strategia in questione prevede a sua volta quattro sezioni, la prima relativa alla sicurezza comprendente un’analisi delle capacità Usa e Nato di creare una presenza militare a rotazione, una revisione dei programmi di assistenza militare statunitensi alla regione e l’incremento di quest’ultima verso Ucraina, Romania, Bulgaria, Moldavia e Georgia. Essa include inoltre una valutazione per la formazione di un quartier generale a tre stelle nel Mar Nero che incrementi l’interoperabilità tra gli Stati Uniti ed i propri partner e la prioritizzazione delle operazioni di Intelligence Survellaissance and Reconnaisance(Isr) rivolte nei confronti della Federazione Russa.
La seconda sezione riferita alla prosperità economica risulta invece focalizzata sulla ricerca di opportunità di investimento assieme ai partner regionali, un’analisi delle possibilità di diversificazione energetica e un’analisi di potenziali soluzioni a possibili crisi alimentari nella regione. La terza sezione riguardante la resilienza democratica della regione prevede una strategia volta ad incrementare il numero di media indipendenti e al contrasto della propaganda russa. Infine l’ultima relativa alla connettività regionale è volta ad inviare alti rappresentanti presso forum regionali relativi alle infrastrutture quali la Three Seas Initiative.
Il calvario legislativo
Il provvedimento non venne tuttavia votato dal Congresso, obbligando i Senatori Shaheen e Romney a ripresentare la proposta. La necessità di dotare gli Stati Uniti di una strategia di sicurezza riferita al Mar Nero è stata sottolineata da diverse fonti. In particolare Barron’s ha asserito la necessità di adottare una strategia di questo tipo, in quanto la preservazione di un ordine di sicurezza stabile nel Mar Nero rappresenta un efficiente contrappeso all’influenza della Federazione Russa nella regione, in linea con l’obbiettivo statunitense di impedire l’ascesa di una potenza dominante sulla massa Euroasiatica perseguito da Washington sin dalla Prima Guerra Mondiale.
Anche la Heritage Foundation, noto think tank statunitense, ha espresso il proprio appoggio al provvedimento. La Heritage si è in particolare soffermata sui benefici dello sviluppare una strategia coerente volta a contrastare l’influenza russa e cinese nella regione, consentendo contestualmente agli Stati Uniti di agire liberi dall’influenza turca. La Turchia mantiene infatti il controllo degli stretti del Mar Nero ai sensi della Convenzione di Montreux, durante l’invasione russa dell’Ucraina Ankara ha sinora impiegato tale ruolo per impedire alla Federazione Russa di introdurre navi da guerra nel Mar Nero, limitando in maniera decisiva le capacità di Mosca di rimpiazzare le proprie perdite. Tuttavia la Turchia rimane un alleato estremamente problematico per gli Stati Uniti, i cui interessi non risultano sempre coincidenti con quelli di Washington. Una strategia di sicurezza del Mar Nero consentirebbe pertanto agli Stati Uniti di agire con maggiore libertà nella regione.
Il provvedimento è stato successivamente inserito all’interno del Sottotitolo C del Titolo 62 del National Defence Authorization Act (Ndaa) per l’anno fiscale 2024. L’Ndaa è stato recentemente approvato da entrambi i rami del Congresso e si attende ora la firma del Presidente Biden. L’approvazione del Black Sea Security Acttestimonia
la volontà da parte di Washington di costruire una strategia di lungo
termine volta ad incrementare la stabilità della regione al fine di
contrastare l’influenza dei competitors degli Stati Uniti sulle nazioni
dell’area, incrementando al contempo la libertà d’azione americana in un
teatro sempre più rilevante.
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