L'unica differenza
di Andrea Zhok - 07/12/2023
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Fonte: Andrea Zhok
L'Italia di Giorgia Meloni è uscita ufficialmente da ieri dalla Via della Seta.
In
sostanza il governo Meloni, quello sovranista, quello che doveva avere a
cuore, nelle chiacchiere della propaganda elettorale, il benessere e
l'autonomia e la sovranità dell'Italia è riuscita nell'arco di due anni
prima a tagliare definitivamente tutti i ponti con il maggior fornitore
mondiale di energia (Russia), con cui avevamo tradizionalmente ottimi
rapporti, e poi a liquidare i rapporti commerciali privilegiati con il
paese con la più grande crescita economica mondiale (Cina).
Difficile immaginare una strategia economica più autolesionista per il paese.
Naturalmente
sappiamo tutti che il patto tacito sottoscritto dalla premier con il
padrone americano è: "Noi ti lasciamo governare senza metterti i bastoni
fra le ruote, tu fai quello che ti diciamo." Così ci troviamo
l'ennesimo governo servosterzo, con la funzione di trasmettere in
maniera agevolata l'impulso governativo d'oltreoceano.
D'altro canto
per governare così non serve una classe dirigente, non serve aver
studiato, non serve avere un' idea di paese, non serve avere un
carattere né un'integrità personale, per governare così basta il
geometra Calboni: basta tradurre in italiano i dispacci dello stato
maggiore americano e per questo c'è Google Translation.
A ridosso
delle elezioni ricordo di essere stato interpellato in un Talk Show
intorno al "rischio fascismo" rappresentato da un possibile governo
Meloni. Secondo l'usuale canone televisivo la domanda seguiva un
servizio con un collage di dichiarazioni incendiarie e foto d'epoca
della Meloni, che doveva servire ad alzare la palla per affermare che
sì, fez e orbaci stavano per essere riesumati dalla cassapanca del
nonno, tremate e rifugiatevi nel fronte antifascista.
La risposta che
diedi allora è che da tempo l'unica differenza politica rilevabile tra
centrodestra e centrosinistra è il livello di entusiasmo per il Gay
Pride (o, se vogliamo, per il Family Day).
Sovrastrutture e folclore
a parte l'Italia è governata ininterrottamente da un monocolore
neoliberale atlantista da trent'anni: i peggiori trent'anni sul piano
economico e sociale dalla nascita dello stato nazionale salvo i periodi
di guerra.
Chi continua a cadere nel giochino fittizio dell'
Alternanza, andando a votare di volta in volta uno degli schieramenti,
per fare un dispetto all'altro - gemello diverso - è complice del
disastro.
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