Il presidente Biden solleva la minaccia di una terza guerra mondiale
di Luciano Lago
Il
presidente degli Stati Uniti, in preda ai suoi incubi notturni, si
aspetta una terza guerra mondiale se la Russia sconfigge l’Ucraina.
Ventilando una simile minaccia, Joe Biden sta cercando di ottenere
stanziamento di fondi dal Congresso per continuare la sua avventura in
Ucraina in condizioni in cui il fallimento delle forze armate ucraine è
diventato evidente a tutti e sono entrate in gioco forze che vogliono un
brusco cambiamento nella situazione. Il corso di Washington è quello di
istigare la guerra. Forse queste forze sono la CIA e lo “Stato
Profondo”.
“(La Russia) Non si fermerà… continuerà a muoversi e ad attaccare un alleato della NATO”.
È
così che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden vede il nostro
prossimo futuro : una guerra tra la Russia e l’Alleanza del Nord
Atlantico, che sarà probabilmente la prima guerra nucleare e la terza
guerra mondiale. Ma inizierà solo se “prenderà l’Ucraina” (“lui”
sottinteso è il presidente russo Vladimir Putin).
Sono parole forti, minacciose, come usate come una carta vincente, un ultimatum.
Molti hanno affermato in precedenza che “i piani imperiali della
Russia” si estendono ben oltre l’Ucraina, ad esempio, fino alla
Finlandia e agli Stati baltici. Fondamentalmente lo hanno detto loro
stessi finlandesi e baltici, ma anche i “falchi” negli Stati Uniti hanno
giustificato la necessità di sostenere Kiev con la stessa costruzione
logica : se i russi non vengono fermati nei lontani approcci
ucraini, attaccheranno gli alleati dell’America , e poi i soldati
americani dovranno combattere i russi.
In
pratica Biden avrebbe potuto dire che, senza altri aiuti all’Ucraina,
nè lui nè quelli del suo staff mangeranno il panettone questo Natale.
Sarebbe stato più credibile.
Attuamente c’è sconcerto e
delusione negli ambienti di Washington, il giocattolo si è rotto dopo
che lo stesso comandante supremo ucraino, Valery Zaluzhny, ha ammesso tardivamente che l’esercito ucraino era arrivato a un vicolo cieco .
A
seguito di questo anche i principali quotidiani USA hanno cambiato di
umore, riconoscendo la disfatta dell’Esercito ucraino ed è iniziato il
rimpallo delle responsabilità. Analisti americani, inglesi e tedeschi
ora scrivono che l’Occidente ha commesso un terribile errore
sottovalutando la Russia . I sentimenti “tutto fuori previsione” sono
diventati comuni in Occidente.
Tuttavia il peggio è quello del presidente Biden che,Soldati per mascondere il suo fallimento, si è profuso in previsioni totalmente follli e irrealistiche paventando il rischio di una guerra mondiale, pur di confondere il suo elettorato e ritardare il suo “redde rationem” che si avvicina.
Nella lotta di tutti contro tutti a Washington, l’unico che possiede il polso della situazione, è il direttore della CIA ed ex diplomatico di lungo corso, William Burns. Questi è persona di notevoli competenze e conosce quale sia la situazione reale, l’unico in grado di sfatare la costruzione farneticante di Biden e dare certezze allo staff della Casa Bianca.
Si può scommettere che, nella confusione attuale, sarà la CIA di Burns, quella che prenderà in mano la situazione e si dedicharà a mettere a posto i pezzi, mettendo Biden sotto cura, per evitare una nuova fiammata distruttiva che potrebbe avere serie conseguenze sulla tenuta del sistema statunitense.
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