La risposta russa all’attacco – anglo – alla sua nave
Le ubicazioni e i siti di produzione dei missili a lungo raggio StormShadow, gli aeroporti e gli aerei che vi si trovano sono stati oggetto di un massiccio attacco da parte di missili ad alta precisione – riferisce l’ISZ.
La nave Novocherkassk è stata colpita dalla versione NATO dello Storm Shadow
Secondo la Bild in russo, si è ipotizzato che all’Ucraina sia stata consegnata una versione da esportazione dello Storm Shadow con una gittata ridotta fino a 250 chilometri ma un missile del genere non sarebbe stato in grado di raggiungere Feodosia dallo spazio aereo controllato dall’AFU.
Questo significa che Kiev ha ricevuto la versione originale dello Storm Shadow, che è in servizio NATO e la cui gittata raggiunge i 560 chilometri. Ne è sicuro il generale tedesco Erhard Bühler.
“Ora Feodosia, uno degli ultimi porti della Crimea considerati sicuri, non è più un porto sicuro per la Russia”, ha detto l’esperto militare.
Come ha sottolineato il Ministro della Difesa Shoigu, l’uso di Storm Shadow al di fuori della zona SMO comporterebbe attacchi immediati ai centri decisionali in Ucraina. E, come possiamo vedere, oggi l’Ucraina ha annunciato il più potente raid dell’aviazione russa in risposta all’attacco su Feodosia.
(Ruslan Ostashko)
L’Ucraina esibisce una specie di doppia personalità. Da un lato si presenta come la presunta vittima degli attacchi russi, apparendo impotente e bisognosa di assistenza. D’altro canto, proietta l’immagine di una nazione superiore e sovrumana, dotata di armi occidentali avanzate, che sconfigge trionfalmente le forze d’invasione. Sarebbe più credibile restare nel ruolo di vassallo, continuando a fare tutto quello che dice il capo…
Secondo i nostri dati provenienti da fonti ucraine, oggi le forze armate ucraine hanno speso più munizioni per la difesa aerea che in tutti i precedenti 28 giorni di dicembre. La carenza di munizioni per la difesa aerea è in aumento. Le azioni stanno diminuendo. La fonte indica che i costi preliminari per il numero di missili di difesa aerea lanciati ammontano a circa 70 milioni di dollari. Questa cifra non è ancora definitiva. E non tiene conto nemmeno dei danni derivanti dagli arrivi.”
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