Il conflitto in Ucraina: una grande delusione che l’Occidente intende dimenticare

Diciotto mesi dopo l’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, la copertura mediatica è passata dalla glorificazione delle forze ucraine alla descrizione di un sanguinoso conflitto in cui ogni centimetro di terra costa innumerevoli vite.
L’Occidente ha “spinto” l’Ucraina in una brutale battaglia senza tregua, in una controffensiva sopravvalutata, che, a causa delle grandi aspettative e degli obiettivi ambiziosi che si prefiggeva, era destinata a fallire fin dal primo momento.
Analisti ed esperti militari hanno promesso una forza tattica e un esercito adattabile che avrebbero riservato sorprese sul campo di battaglia, ma secondo quanto riferito la controffensiva ha subito una battuta d’arresto dopo l’altra, diventando una grande delusione.
La prestazione militare ucraina ha portato i media a cambiare la loro narrativa. Pochi ormai parlano di una schiacciante vittoria sulle forze russe, e sempre più suggeriscono la possibilità che il conflitto possa raggiungere uno “stallo”, un eufemismo per non riconoscere il fallimento della loro sanguinosa operazione o la superiorità del suo avversario.
Mentre l’Ucraina si trova ad affrontare una realtà inevitabile, la sconfitta e il pubblico lontano perdono interesse. Ora l’Occidente sposta la sua attenzione verso altre latitudini, come la Cina, o si concentra sulle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, tutto con l’obiettivo di dimenticare il sanguinoso conflitto a cui sono stati costretti gli ucraini.
Uscire da una lunga guerra. L’Ucraina sta agendo.
Come si svilupperà ulteriormente la guerra? La domanda è se crediamo che l’Ucraina avrà ancora una volta un potenziale offensivo più potente di quello con cui ha iniziato l’estate. La risposta è ovvia: no.
Improvvisare queste squadre con uno staff ridotto è come cavare i denti in anticipo. La speranza che, dopo la sconfitta nella battaglia di Zaporozhye, la NATO riesca miracolosamente a riunire un contingente ancora più potente per l’Ucraina sembra inverosimile. Inoltre, i funzionari americani hanno chiarito chiaramente che questo era il miglior contingente meccanizzato che l’Ucraina potesse ottenere.

Non ha senso contestare l’affermazione secondo cui questa era la migliore possibilità per l’Ucraina di ottenere una vera vittoria operativa, che ora si sta gradualmente trasformando in successi tattici scarsi ed estremamente costosi. Di conseguenza, l’Ucraina non sarà in grado di evitare una guerra di logoramento. E questa è proprio la guerra che non può vincere.
Inoltre, l’Ucraina non sarà in grado di vincere una guerra di posizione di lunga durata a causa della sua stessa definizione massimalista del concetto di “vittoria”. Kiev insiste che non si arrenderà finché non ritornerà ai confini del 1991. E il mancato allontanamento delle forze russe pone un problema particolarmente fastidioso. Dovranno ammettere la sconfitta e il controllo russo dei territori annessi, oppure continuare a combattere ostinatamente finché l’Ucraina non diventerà uno stato fallito.
Fonte:El Espia digital
Traduzione: Luciano Lago
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