Crollano i diamanti. Rubinetti dell’offerta chiusi per salvare i prezzi
Il mercato dei diamanti grezzi ricorderà il 2023 come l’anno del crollo. Ecco cosa è accaduto e come stanno reagendo i grandi operatori del settore.
Quello che è successo negli uffici della De Beers lo scorso mese è qualcosa che nessuno ricorda sia mai accaduto. I più importanti acquirenti di diamanti del mondo, convocati come di consueto dalla multinazionale sudafricana, hanno potuto tornare a casa senza comprare nulla e senza che la De Beers li scomunicasse.
Dovete infatti sapere che, da sempre, gli invitati (i cosiddetti sightholder) alle dieci aste annuali della De Beers non possono rifiutarsi di comprare i diamanti offerti, ne tanto meno di discutere il prezzo. Ma questa volta, con i prezzi in caduta libera in tutto il mondo, la De Beers è stata costretta a concedere un po’ di flessibilità ai propri clienti.
Parola d’ordine: arginare il crollo dei prezzi
È un fatto decisamente straordinario e che evidenzia una mossa disperata per arginare il crollo dei prezzi dei diamanti di quest’anno. Infatti, il rallentamento della domanda dei consumatori ha lasciato i commercianti con le scorte che straripano.
La velocità e la gravità del crollo dei prezzi dei diamanti (badate bene che parliamo di pietre grezze) hanno colto molti di sorpresa. Il settore era stato uno dei grandi vincitori della pandemia globale, poiché gli acquirenti chiusi in casa si erano buttati sugli acquisti di gioielli con diamanti e su altri beni di lusso. Ma, non appena i lockdown sono terminati, la domanda si è rapidamente raffreddata, lasciando molti operatori del settore con in mano troppi diamanti acquistati a prezzi troppo alti.
Se all’inizio poteva sembrare che il mercato stesse soltanto rallentando, presto è risultato evidente che si trattava di un crollo. L’economia statunitense, di gran lunga il mercato più importante del settore, ha iniziato a perdere colpi sotto la crescente pressione inflazionistica, mentre la Cina è stata colpita da una crisi immobiliare che ha indebolito la fiducia dei consumatori.
Azzerare l’offerta per sostenere i prezzi
A peggiorare le cose, i diamanti sintetici hanno iniziato a far sentire la loro concorrenza.
Il risultato di tutto ciò è stato un crollo dei prezzi dei diamanti lucidati all’ingrosso di circa il 20% che a loro volta hanno provocato un calo dei prezzi delle pietre grezze fino al 35%.
Adesso, i grossi operatori del settore hanno chiuso i rubinetti dell’offerta, sperando che i prezzi possano risalire. Alcuni segnali mostrano che questa politica possa funzionare, ma molto dipenderà dal periodo cruciale delle festività natalizie, che vanno dal Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti al Capodanno Cinese. Solo dopo questo periodo capiremo se la frenata del mercato è dovuto alla debolezza macroeconomica o se, ipotesi assai più preoccupante, le scelte dei consumatori siano strutturalmente cambiate.
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