I miliardari hanno sempre più soldi da spendere: opere d’arte, boom di compravendite a sei zeri
In questa epoca che somiglia sempre più a un nuovo feudalesimo, con la gente che non arriva a fine mese e vede erodere potere d’acquisto e salari, c’è chi se la passa molto bene. Sono i miliardari, che a quanto pare hanno sempre più soldi da spendere. Frutto di una società dove la speculazione va a gonfie vele, mentre chi lavora resta al palo. Un dato conferma questo assunto. A New York, le vendite all’asta di opere d’arte hanno raggiunto e superato una cifra iperbolica. Più di due miliardi di dollari nella “settimana dei saldi autunnali”. Grandi affari per, fra gli altri, Sotheby’s, Christie’s, Tom Thumb Phillips. Mentre le crisi internazionali affossano l’economia reale e i musei in crisi chiudono, le case del settore vedono aumentare i loro profitti. (continua dopo la foto)
I nomi degli artisti trattati sono illustrissimi: si va da Picasso a Monet, a Basquiat e a Rothko. L’Afp ha calcolato che durante le serate di gala svolte a New York, collezionisti e compratori rigorosamente facoltosi e anonimi riempivano le sale di vendita registrando un volume d’affari di 2,1 miliardi di dollari. Oppure si attaccavano al telefono per concludere qualche acquisto pregiato. Un altro dato significativo arriva direttamente da Jean-Paul Engelen, presidente di Phillips per le Americhe, notissima agenzia con sede a Washington. Che ha segnato il secondo miglior risultato nella storia della sua azienda. Ben 155 milioni di dollari di vendite, con un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. Così va il mondo.
Mentre l’inflazione galoppante ha trasformato i supermercati in gioiellerie, almeno dal punto di vista dei prezzi. Mentre le famiglie si sforzano di far quadrare conti sempre più ingestibili, Phillips ha venduto un’opera d’arte contemporanea per 34,8 milioni di dollari. Si tratta di “Abstraktes Bild (636) dell’artista tedesco Gerhard Richter. Restando alle opere vendute nel 2023, c’è chi ha fatto di meglio. La palma dell’acquisto più caro se l’aggiudica l’acquirente della splendida “Dama con ventaglio” di Klimt: costo 108,4 milioni di dollari. Niente male anche “El Gran Espectaculo” di un artista maledetto, allievo di Andy Wharol: John-Michael Basquiat. Il suo “El Gran Espectaculo” è stato ceduto per più di 67 milioni di dollari. Chiude questo fantasmagorico trittico un’altra opera di Klimt, “Insel Im Attersee”, che ha fruttato più di 53 milioni di dollari. Che dire? Viva l’arte e beato chi si può permettere questo genere di affari.
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