Israele è definitivamente dentro Gaza City
Intanto che a Gaza proseguono le operazioni in superficie, l’esercito ha anche lanciato due massicci attacchi dentro infrastrutture sotterranee in cui si nascondevano dirigenti di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.””L’effetto delle deflagrazioni è stato devastante”, ha precisato Hagari. Hamas ha preferito finora tenere segreta la cosa.
Intanto che a Gaza proseguono le operazioni in superficie, l’esercito
ha anche lanciato due massicci attacchi dentro infrastrutture
sotterranee in cui si nascondevano dirigenti di Hamas. Lo ha detto il
portavoce militare Daniel Hagari.””L’effetto delle deflagrazioni è stato
devastante”, ha precisato Hagari. Hamas ha preferito finora tenere
segreta la cosa.
Il 15 novembre l’aviazione di Israele ha lanciato
migliaia di volantini nelle zone orientali di Khan Yunis, una delle tre
principali città nel sud della Striscia di Gaza. Sui fogli di carta,
scritto in arabo, un ordine di evacuazione per tutti i palestinesi. È
così che Tel Aviv ha annunciato l’inizio della seconda fase
dell’invasione di Gaza e l’imminente avanzata delle sue truppe verso
sud.
Khan Yunis è situata a soli 8 chilometri dal confine meridionale dalla Striscia, oltre il quale si vede l’Egitto. Nella città si trova l’ospedale Nasser, uno degli ultimi ancora in funzione, e un ampio campo profughi. Dall’inizio dell’invasione israeliana, decine di migliaia di persone sono già fuggite in questa zona dalle città del nord, andando ad aumentarne il sovraffollamento intanto che cibo e acqua scarseggiano sempre di più.
Attraverso Israele nei campi profughi hanno trovato rifugio anche i miliziani di Hamas, tra cui importanti membri della sua leadership.
L’obiettivo strategico principale di Israele sono ancora i campi profughi, situati nella zona occidentale della città, e il centro di Khan Yunis. I quartieri segnalati come rifugio si trovano invece in una striscia di 7 chilometri tra il nord e l’est della città, dove Tel Aviv vuole per forza si spostino in fretta centinaia di migliaia di persone, senza che esistano strutture o piani per riceverle.
Il Consiglio di sicurezza Onu adotta una bozza immediata di risoluzione che chiede “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi districati in tutta Gaza”. Russia, Usa e Regno Unito si astengono; disapprovazione da parte di Israele. Posizione abbastanza negativa, nel frattempo continuano le trattative con Hamas per il rilascio degli ostaggi. Ordinata l’evacuazione anche del sud della Striscia. Il leader dell’opposizione Lapid chiede la destituzione e le dimissioni di Netanyahu. L’operazione di Israele cesserà quando Hamas sarà neutralizzata, afferma Biden. La Cina “renderà possibile” la riunificazione con Taiwan: “è una crescita fortissima”, ha detto Xi a Biden nel summit con Biden di San Francisco. Il presidente Usa ha ripetuto di riconoscere il principio di una sola Cina ma anche come Washington si aspetti che Pechino non interferisca nelle elezioni di Taiwan.
Qualsiasi potere: sia che si presenti vestito con le uniformi della tirannia sia che si presenti con abiti del perbenismo. Nell’uno e nell’altro caso.
Guai a illudersi, come don Chisciotte, di ottenere qualcosa facendo l’eroe.
Giuseppe Basilico
(da “Avanti Online”)
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