“Qui crolla l’Europa!” L’Austria segue l’esempio della Gran Bretagna e scoppia la crisi. Cosa sta succedendo
Un altro scossone arriva a disturbare il già fragilissimo equilibrio dell’Unione Europea. L’Austria, infatti, ha deciso di seguire la linea della Gran Bretagna e si appresta a introdurre un programma per trasferire in un Paese terzo i richiedenti asilo. Questo modello, infatti, è stato già varato dagli inglesi. Gli immigrati, dunque, verranno trasferiti in Ruanda.
In questo caso però, lo schema che prevede di pagare 140 milioni di
sterline l’anno al Paese ospitante per accogliere i richiedenti asilo e
gestire le loro pratiche, è sospeso. Ovviamente la mossa dell’Austria a
fatto tremare i vertici di Bruxelles, impegnati a discutere sulle Case Green, sul glitter e sulle auto elettriche.
Si attende quindi il parere della Corte suprema sulla legittimità del
provvedimento, parere che dovrebbe arrivare per metà dicembre.
E così l’Austria punta a riprendere il programma varato dalla Gran Bretagna da quando ha fatto ciao ciao all’Ue. Un programma simile, però, adottato nell’Unione europea rischia di far crollare tutto. Il ministro degli Interni austriaco Gerhard Karner, però, nello spiegare il piano e le motivazioni è stato chiaro. Intanto ha firmato con la controparte britannica, Suella Braverman, un “accordo sulle migrazioni e la sicurezza”, un patto per rafforzare la cooperazione sulla questione dei migranti. Poi ha detto: “La Gran Bretagna ha molta esperienza sul fronte di una futura gestione delle richieste di asilo fuori dall’Europa. È stato un tema importante del mio incontro con la ministra degli Interni a Vienna perché l’Austria può trarre beneficio da questa esperienza”. I richiedenti, dunque, saranno portati in Ruanda. Ma come funziona il sistema?
Immigrati deportati in Ruanda, l’Austria fa come la Gran Bretagna
Spiega ancora Gerhard Karner: “Continueremo a fare uno sforzo coerente perché la Commissione europea porti avanti e autorizzi tali procedure fuori dall’Europa”. Il Cancelliere dell’Austria Karl Nehammer aveva già anticipato la possibilità di adottare il sistema di gestione delle richieste di asilo in un Paese terzo. L’obiettivo è quello di garantire che i respinti “non saranno più in grado di nascondersi nell’Unione Europa o presentino contemporaneamente richieste di asilo in diversi Paesi europei”. A differenza del piano britannico – spiega Libero – l’Austria si impegnerebbe ad accogliere i migranti deportati in un Paese terzo, nel caso in cui la loro richiesta di asilo fosse nel frattempo accettata. In Gran Bretagna, invece, i rifugiati dovrebbero comunque continuare a risiedere in Ruanda, una volta accolta la loro richiesta. “Coloro a cui la richiesta venisse respinta, per i programmi di entrambi i Paesi, sarebbero invece costretti a tornare nel loro Paese di origine”.
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