Robert Kennedy jr: un Uomo dell’Establishment
di Laura Ru
Chi segue le vicende politiche americane probabilmente ha capito da un pezzo che Robert Kennedy jr è un uomo del sistema.
Kennedy si è accreditato come anti-sistema presso individui, movimenti, circuiti mediatici sposando di volta in volta cause care a chi, in buona fede, cerca di resistere all’oppressione di tale sistema.
Durante la pandemenza aveva sostenuto le tesi del movimento contro l’obbligo vaccinale e durante il suo tour europeo aveva arringato dalle piazze migliaia di cittadini esasperati dalle restrizioni del green pass.
A Milano c’ero anch’io all’Arco della Pace e avevo notato qualcosa di molto strano: Kennedy Jr. era arrivato con un manipolo di addetti del consolato americano, alcuni erano chiaramente agenti preposti alla sicurezza.
Tra la folla si notavano parecchie bandiere a stelle e strisce sventolate con fervore insieme a quelle italiane. Nel suo discorso arruffa-popolo aveva messo l’accento sulle libertà civili e l’inviolabilità del corpo, ma non aveva perso l’occasione di sostenere la tesi americana del laboratorio di Wuhan, esattamente come i falchi anti-cinesi del governo Trump prima e di quello Biden dopo.
Un anno più tardi, quando in dissolvenza incrociata la propaganda di regime metteva da parte il Covid e accendeva i riflettori sul nuovo nemico di turno, la Russia, molti di coloro che avevano fatto parte di quel movimento di resistenza alle misure liberticide del governo sono scomparsi dalle piazze, come prevedibile.
Il movimento anti-imperialista e anti-NATO che avrebbe dovuto riempirle di nuovo, questa volta per esprimere il proprio dissenso contro la russofobia e l’invio di armi ad un paese belligerante, l’Ucraina, è arrivato a febbraio 2021 notevolmente depotenziato, diviso da scontri interni tra pro-vax e no-vax che andavano avanti da quasi due anni e avevano minato la fiducia tra i vari collettivi, e all’interno degli stessi, creando fratture insanabili a livello sia personale che politico. Esattamente come da manuale CIA.
Robert Kennedy Jr. ha inizialmente sostenuto la causa pacifista opponendosi alla russofobia, ma solo per continuare a dividere chi sostiene le ragioni della Russia da chi ad esempio sostiene anche le ragioni della Cina, dei palestinesi e del Sud Globale.
Le sue affermazioni pubbliche in sostegno al governo di Israele impegnato nella pulizia etnica dei palestinesi dovrebbero far aprire gli occhi anche a chi non lo ha ancora fatto.
Secondo Kennedy Jr., gli abitanti palestinesi di Jenin sono coinvolti nella fabbricazione di bombe e non ci sono affatto civili lì, quindi sono tutti obiettivi legittimi.
Articolo di Laura Ru
Fonte: https://t.me/LauraRuHK
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