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Gli Stati Uniti richiamano gli alleati a serrare le file, mentre Putin riunisce il Consiglio di guerra
di Luciano Lago
Nel
panorama politico di ieri ci sono state 3/4 notizie importanti relative
alla guerra in cui si evidenzia il modo ostinato e compulsivo con cui
gli USA si stanno muovendo per captare alleati con i quali serrare le
file in caso di guerra con Cina.
E’ stata indetta
una riunione a Camp David con i premier del Giappone e della Corea del
Sud, nella stessa sede, Camp David, dove si tennero le riunioni
precedenti in relazione alle guerre sostenute dagli USA, nel Vietnam, a
Cuba con la tentata invasione della baia dei Porci, contro l’Iraq di
Saddam Hussein nel 2023, contro la Siria ed altre occasioni delle storia
recente.
Dalla parte russa si è registrata una
nuova dichiarazione del cancelliere Sergey Lavrov il quale ha detto che
persone con indole razzista dirigono i paesi occidentali come l’alto
rappresentante dell’UE, Josep Borrell il quale divide il mondo in 2
Habitat, quello del giardino fiorito (l’Europa) e della Jungla (il resto
del mondo), con una visione del mondo così razzista da considerarsi
superiori ed in diritto di imporre le proprie regole agli altri.
Una
nuova notizia viene da Biden il quale dichiara di volersi riunire con
il leader della Corea del Nord dove il tema principale sarebbe la
denuclearizzazione della penisola coreana senza condizione previa,
tuttavia non si conosce ancora la risposta.
Siamo disposti a sederci al tavolo dei negoziati senza precondizioni preliminari, ha fatto seguito il segretario Antony Blinken.
La
notizia ha suscitato una attacco di risate da parte di tutti i
principali diplomatici del mondo. Si aspetta la reazione di Kim Jong, il
premier nord coreano.
Altra riunione
importante a Minsk, in Bielorussia, dove si celebra il congresso
internazionale antinazista. In questo convegno si è discusso sugli
sviluppi della guerra e il premier Lukashenko ha denunciato le minacce
che sono pervenute dalla Nato contro la Bielorussia che fu la parte più
sacrificata durante la grande guerra patriottica contro il nazismo. Nel
documento si fa riferimento agli avvenimenti in Ucraina dove, dal golpe
del 2014, la Nato ha creato una fonte di pericolo militare costante
contro il mondo russo per creare in Ucraina una piattaforma anti russa e
si è voluta destabilizzare la sicurezza della regione, della Russia,
dalla Bielorussia e dei paesi dell’est Europa.
Le élite politiche
occidentali moderne stanno impiantando un sistema totalitario celato
sotto una apparente cortina retorica di democrazia e liberismo. Questa
retorica viene utilizzata per accusare la Russia, la Bielorussia e i
paesi che non si piegano al dominio anglo USA come autoritari e
revisionisti ma in realtà il totalitarismo, il razzismo e l’intolleranza
sono una caratteristica delle società dominate dai nuovi nazisti, come
l’Ucraina e le Repubbliche Baltiche. Sono loro che glorificano i
criminali nazisti del III Reich, come Bandera e sono loro che
demoliscono i monumenti degli eroi della grande guerra patriottica.
Lukashenko
ha promesso di combattere assieme alla Russia qualora ci sia una
minaccia contro la sicurezza di entrambi i paesi ed ha fatto riferimento
alle armi nucleari presenti sul proprio territorio che sono da
considerare un deterrente contro le minacce aggressive della Nato, della
Polonia e dell’Ucraina.
Il messaggio è arrivato alle cancellerie di Bruxelles e dei paesi della Nato,
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