“PAIN KILLER”, l’Epopea Machiavellica del Commercio di Ossicodone. L’Orrore Nascosto dietro l’Industria Farmaceutica e la Negligenza della FDA”
SERIE – In onda dal 10 agosto su Netflix, la miniserie in 6 episodi Pain Killer , ispirata a fatti realmente accaduti, mostra il volto inquietante dell’industria farmaceutica. Ripercorre l’epopea machiavellica della vendita di OxyContin, l’oppioide che ha reso dipendente l’America.
La serie di Netflix getta luce sul marcio dell’industria farmaceutica e sottolinea la scarsa supervisione della FDA. “Painkiller”, il titolo su Netflix, si configura come un racconto inquietante del complesso intreccio di vendita dell’OxyContin (Ossicodone), un oppioide che ha inchiodato l’America alla schiavitù della dipendenza. La narrazione si dipana seguendo la cronaca vera dell’epidemia di oppiacei che ha dilaniato gli Stati Uniti, mietendo innumerevoli vite. Tuttavia, ciò che distingue in modo straordinario questa serie è l’abile enfasi posta sulla corruzione che permea l’ambiente della produzione farmaceutica e sul vuoto in termini di regolamentazione e controllo da parte della FDA.
La serie ricostruisce la saga dei Sackler, famiglia guida di Purdue Pharma, la società che nell’ultimo scorcio degli anni ’90 lanciò l’OxyContin sul mercato statunitense. Questo medicinale, spacciato come antidolorifico a lunga durata senza effetti di assuefazione, si è invece rivelato estremamente tossico, causando la morte di decine di migliaia di individui. Painkiller scava nell’oscura modalità con cui Purdue Pharma ha corrotto medici, farmacisti e funzionari della FDA per spingere l’OxyContin e occultarne i devastanti effetti avversi. Emerge anche il coinvolgimento finanziario dell’azienda in organizzazioni che favoreggiavano la diffusione degli oppiacei nel trattamento del dolore cronico.
Non è solo Purdue Pharma ad essere colpevole. La serie proietta un focus illuminante sul comportamento di altre case farmaceutiche che, seguendo lo stesso triste schema, hanno propagandato i loro oppiacei come antidolorifici sicuri. Riafferma altresì la grave mancanza di sorveglianza e regolamentazione da parte della FDA, ciò che ha concesso alle industrie farmaceutiche di sponsorizzare sostanze pericolose, nascondendo i rischi connessi.
“Pain Killer” emerge come eloquente testimonianza dell’insidiosa corruzione che infetta il cuore dell’industria farmaceutica e dell’inefficienza delle politiche di regolamentazione a cura della FDA. Questa serie denuncia l’operato spietato delle case farmaceutiche che, sotto la maschera dell’innocuo antidolorifico, hanno causato la prematura morte di migliaia di individui. Al contempo, mette in rilievo l’incapacità della FDA di stabilire un limite al dosaggio dell’OxyContin, malgrado l’agente incaricato dell’approvazione fosse vincolato alla Purdue Pharma.
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